9. Give up

1.1K 58 46
                                    

Forget what I said,
it's not what I meant
and I can't take it back.
~ Harry Styles

Mi misi a camminare, quasi correre, per arrivare a casa mia prima che uno dei due potesse raggiungermi, ma non ero mai stata un asso nella velocità e poco dopo che me ne fui andata sentii dei passi starmi dietro.
Non sapevo chi fosse ma mentre mi giravo per scoprirlo mi ritrovai a sperare che non fosse nessuno dei due, magari fosse stato uno sconosciuto, in quel momento non sapevo proprio con chi sarei dovuta essere arrabbiata...

Quando mi girai trovai Finn che vedendo che mi ero voltata si era fermato sul posto a meno di un metro di distanza da me, accidenti e ora? A chi avrei dovuto credere?

«Millie...» disse facendo un altro passo avanti per accorciare lo spazio che che ci divideva, io non gli risposi ma mi girai dall'altra parte e continuai a camminare,
«no aspetta» sentii dirmi mentre mi prendeva per il braccio perchè lo guardassi,
«parlami» mi pregò senza lasciarmi andare, era pericolosamente vicino,
«cosa vuoi che ti dica? Vuoi che ti ringrazi per aver picchiato il mio ragazzo? Voi due non fate altro che confondermi! Non so a chi dovrei credere!» sputai fuori e lui mi guardò serio,
«credi che io ti mentirei?» domandò, il suo viso era ad un palmo dal mio ora,
«io non ti conosco! Come potrei esserne sicura?!» confessai e lui a quelle parole mi lasciò il braccio, aveva un espressione... delusa.

Come pesavi che ti avrei risposto Wolfhard? Cosa speravi che ti dicessi? Che ti credevo? Ma come potevo farlo?
Non eri tu il mio ragazzo... come potevo pensare di fidarmi di te?

«hai ragione, tu non mi conosci... forse è meglio così dopotutto» disse e detto questo se ne andò lasciandomi li in mezzo alla strada con il braccio che aveva stretto ancora a mezz'aria.

~•~

Passarono due settimane da quando Finn ed io parlammo per l'ultima volta.
Ci vedevamo a lezione e ci ignoravamo a vicenda.

Era stata colpa mia se il nostro minimo tentativo di amicizia era andato in frantumi. Non dovevo rinfacciargli di non conoscerlo perchè se non l'avessi fatto probabilmente me ne avrebbe dato la possibilità.

Avevo deciso di credere a Jacob e così facendo mi ritrovavo ad essere di nuovo la sua ragazza.
Non ero certa che fosse lui quello che diceva la verità ma mi aveva giurato così tante volte che non mi stava mentendo che ormai non potei fare a meno di credergli veramente.
Non avevo cercato prove da nessun altro, volevo credergli e dovevo farlo, in un rapporto dopotutto era necessaria la fiducia ed io gliene diedi.

Il professore di biologia un giorno ci aveva annunciato che avremmo esposto a breve e mi resi conto che noi non avevamo ancora finito il nostro progetto.
Mi chiesi se fosse stato il caso di terminarlo da sola ma quel giorno decisi comunque di chiederlo a lui.

Arrivai in classe in anticipo per prepararmi a parlargli ma quando entrai notai che lui era già li. Stava guardando il suo telefono con aria scocciata e neanche sembrò accorgersi quando mi sedetti al suo fianco.

Lo stetti a guardare per qualche secondo aspettando che si girasse verso di me ma visto che non dava segno di volerlo fare gli parlai per prima,
«Finn» lo chiamai, lui non si voltò ma almeno si degnò di rispondermi, o quasi,
«eh?» fece senza staccare gli occhi dal cellulare,
«dobbiamo finire la ricerca...» gli ricordai e lui annuì distratto,
«mi guardi un attimo?» gli chiesi sperando che mettesse via quel dannato telefono, fu un tempo straziante ma poi lo spense e mi guardò, mi guardò per la prima volta dopo due settimane,
«io non voglio continuare così...» dissi d'un fiato,
«così come?» mi chiese senza che la sua espressione mutasse di una virgola,
«così come se non ci conoscessimo» parlai e poi mi resi conto di cosa avevo appena detto, se ne accorse anche lui perchè ovviamente me lo rinfacciò subito,
«ma tu non mi conosci, dico bene?» disse sarcastico,
«senti, mi dispiace di avertelo detto...» cercai di scusarmi ma lui fu più veloce,
«perché? Avevi ragione» disse scuotendo la testa,
«ma non deve essere per forza così, io posso imparare a conoscerti!» gli dissi con gli occhi supplicanti e lui sorrise amaramente,
«non è facile capirmi, la maggior parte delle persone ci ha rinunciato già da tempo» parlò sottovoce, come se non volesse veramente farmi sentire quello che mi stava dicendo. Fui sconcertata da quel suo piccolo momento di sincerità, non si era mai aperto, non mi aveva mai detto cosa gli passava per la testa fino ad ora,
«io non voglio rinunciarci» gli dissi decisa e lui mi guardò cupo ma poi tornò con l'espressione neutra,
«quando vengo da te?» mi domandò ed io non capii subito così si affretto a chiarire,
«dobbiamo finire la ricerca no?» disse e io sembrai cadere dalle nuvole in quel momento,
«oh, si... puoi venire oggi pomeriggio» gli dissi cercando di far finta di niente,
«va bene» mi disse ed io gli sorrisi, ma smisi subito quando vidi entrare Jacob che ci guardava irritato, Finn se ne accorse e si voltò nella sua direzione.
Quando si rigirò mi aspettai che commentasse sul fatto che ero rimasta ancora con lui dopo quello che mi aveva detto ma a quando pare lo sapeva già e non disse niente.

«così voi due vi parlate di nuovo?» mi chiese Jacob a lezione finita,
«si... e so che non ti sta simpatico ma dobbiamo fare il compito insieme quindi sarei costretta a parlarci lo stesso no?» cercai di spiegargli... sapevo di non dover giustificarmi ma il rapporto tra me e Jake sembrava andare bene da quando io e Finn non ci rivolgevamo la parola e non volevo rovinare tutto, lui annuì poco convinto ed io apprezzai che non avesse fatto una scenata come l'ultima volta.
Gli stampai un bacio sulle labbra come saluto per poi andare a casa, sinceramente impaziente di vedere Finn...

SPAZIOSCRITTRICE
Come promesso, altro capitolo!
Wow due capitoli in due giorni, spero non sia troppo lol.

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUWhere stories live. Discover now