17. Stupid

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Millie's Pov

Fu una cosa istintiva, quasi non me ne accorsi ma lo feci.
Baciai Finn Wolfhard come avevo desiderato fare da tempo ormai ma non avevo mai ammesso a me stessa.
Durò poco, tre secondi o meno.
Perché proprio io che ero stata quella a fare la prima mossa ora mi staccai velocemente.

«non posso» farfugliai senza guardarlo e sapevo di essere arrossita violentemente,
«lo so» fu l'unica cosa che mi disse con tono cupo,
«devo andare ora» mi liquidò ed io annuii, fece per aggiungere qualcosa ma poi mi diede le spalle e se ne andò lasciandomi li ancora con lo sguardo fisso e le guance rosse dall'imbarazzo.

Stupida Millie. Stupida.

~•~

«come stai?» sentii chiedere dalla mia migliore amica il giorno dopo, avevo raccontato tutto a lei e Noah supido dopo l'accaduto, pensavo che parlarne con qualcuno mi avrebbe fatta stare meglio ma non era così,
«mi sento una persona orribile» sussurrai premendomi le mani sul viso,
«Millie...» cominciò lei,
«Millie cosa? Vuoi smentirlo per caso? Ho tradito il mio ragazzo, porca puttana!» sbottai sottovoce perchè nessuno nel cortile ci sentisse,
«dico solo che devi andare avanti, ormai è successo e non puoi farci niente! Devi capire una volta per tutte che cosa vuoi!» mi fece seria,
«cosa voglio... non lo so cosa voglio!» esclamai, il mio ragazzo mi ha detto che mi ama ed io non sono riuscita a fare lo stesso per colpa di un altro che tra l'altro ho anche baciato il giorno dopo...
«allora... partiamo da capo. Jacob dice di amarti, Finn invece? Sai per certo che prova qualcosa per te?» chiese,
«no... io non lo so» riflettei,
«e tu Millie? Tu provi qualcosa per lui oppure ne sei solo attratta?» domandò ed io la guardai sconvolta,
«non... non ne sono sicura» sussurrai scuotendo la testa, poi un rumore metallico suonò all'improvviso facendoci sbuffare entrambe,
«ne riparliamo» si raccomandò Sadie mentre entravamo...

~•~

«Chloe! Noah mi ha detto che sei stata male... come ti senti?» chiesi sedendomi al fianco della ragazza,
«già, ho avuto la febbre per tutto il weekend ma ora sto bene...» mi sorrise lei,
«giusto in tempo per la festa!» commentò Gaten sedendosi di fronte a noi,
«c'è una festa per Halloween?» domandai e tutti si guardarono complici,
«si ma, il fatto è che sarà a casa Wolfhard...» m'informò Noah,
«oh...» fu tutto quello che riuscii a dire,
«Millie io non ci vado senza di te quindi te ne freghi e vieni con noi» mi prese la mano Sadie seduta di fronte a noi,
«Sad io non credo sia una buona idea... poi posso sempre andare a fare dolcetto o scherzetto con Ava...» feci,
«oh, coraggio Brown, ci saranno una sessantina di persone, non lo vedrai neanche» mi incoraggiò Noah,
«ci... ci penserò, abbiamo ancora tre giorni no?» sorrisi timida mentre i miei amici alzavano gli occhi al cielo.

~•~

Non avevo la minima idea di che cosa dire, me ne stavo seduta al suo fianco da minuti ormai facendo finta di guardare il cellulare in silenzio mentre lui non mi aveva guardata nemmeno per un secondo da quando ero li,

«ragazzi ci siete tutti?» chiese il professore entrando in classe,
«lo prendo come un si... bene, parlando delle vostre relazioni, lunedì consegnerete i vostri progetti, poi io deciderò in che ordine verrete ad esporli» dichiarò e mi domandai se quel pomeriggio io e il mio "compagno" ci saremmo visti dopo... beh dopo l'accaduto.
«visto che dovreste essere tutti in pari, oggi andremo avanti con la spiegazione del prossimo capitolo e se avete domande, vi prego di farmele a lezione conclusa...» continuò mentre io già avevo smesso di ascoltare per tornare a guardare Finn che ancora non si era permesso di lanciarmi una sola occhiata.

«Finn! Hey!» lo rincorsi per il corridoio mentre sentivo gli occhi di tutti gli studenti addosso,
«possiamo parlare?» chiesi quando lo raggiunsi,
«dimmi» disse finalmente guardandomi negli occhi,
«ti volevo solo dire che... mi dispiace per ieri, non so proprio cosa mi sia preso...» cominciai indecisa,
«è tutto okay Brown, non è successo niente... tu stavi male ed io ero li, ti sei solo sfogata, non è significato niente» mi disse con voce ferma riprendendo a camminare.

Non è significato niente. Era proprio quello che avrei dovuto sperare di sentirmi dire, che non è significato niente. Niente per lui, niente per me... cercai di convincermi che fosse come diceva lui, avevo bisogno che fosse così.

«certo. Niente. Quindi...» feci replicando il suo tono di voce,
«siamo a posto» finì per me regalandomi un sorriso sghembo che in altre circostanze mi avrebbe rallegrato, ma non quel giorno.

Non è significato niente.

SPAZIOSCRITTRICE
Non odiatemi vi prego.
Mi farò perdonare!

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUحيث تعيش القصص. اكتشف الآن