34. The hospital

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«e comunque mi pare che sia più che slogata. Ti porto all'ospedale» annunciò rialzandosi in piedi, io negai con la testa.
«non ho bisogno dell'ospedale» protestai ostinata, lui mi guardò con occhi saccenti,
«forse. Ma se invece è rotta e non farai nulla per curarla non farà altro che peggiorare» insistette serio,
«ora vieni, ti aiuto ad alzarti» continuò piegandosi leggermente su di me, mi avvolse i fianchi con le braccia.
Io sbuffai ma poi mi lasciai sostenere e accompagnare fino all'auto.

Quando arrivammo davanti all'ospedale ci fecero aspettare nella sala d'attesa per più o meno mezz'ora.
Non so bene cosa Finn avesse detto alla segretaria appena entrammo, ma miracolosamente ci misero in fila insieme ai pazienti prioritari.
Cosa ironica considerando che mi ero semplicemente storta una caviglia.

«Brown?» sentimmo chiamare un'infermiera che ci condusse per un corridoio che portava ad una sezione dell'ambulatorio le cui insegne indicavano "osteopatia".
«potete aspettare qui, il medico arriverà a minuti» ci informò la donna per poi andarsene velocemente.
Ci sedemmo su un'altra panchina proprio di fronte all'uscio dello studio.
«ma se non ho nulla? Siamo venuti fin qui per niente» mormorai al ragazzo seduto al mio fianco,
«non per niente. Potrebbe essere rotta» insistette girandosi nella mia direzione,
«lo so ma se ci fanno...» feci per continuare io ma poi fui interrotta,
«Millie Brown?» chiamò un uomo spalancando la porta.
Ci saranno state almeno altre dieci persone sedute li. Mi sorpresi di aver di nuovo la precedenza.

«sono il dr. Owens» mi porse la mano l'uomo, io la strinsi e Finn fece lo stesso subito dopo.
«allora... controlliamo la tua caviglia?» domandò con tono professionale facendomi segno di sedermi sul lettino al mio fianco.
«sinceramente non credo di aver nulla, forse solo una slogatura. Ma qualcuno ha insistito per farla vedere quindi...» spiegai lanciando un'occhiataccia al mio ragazzo,
«non sembra essere nulla di grave ma avete fatto bene a venire qui. Non si è mai troppo prudenti» fece il medico osservando la mia caviglia.
«è solo una brutta storta. È meglio se per qualche giorno eviti di sforzarla» continuò allontanandosi per andare a rovistare in uno dei tanti cassetti del mobile li affianco.
Quando tornò aveva in mano un rotolo di bendaggio dal colore chiaro.
«quello a che serve?» chiesi mentre me lo lasciavo avvolgere stretto intorno al piede.
«a sostenere la caviglia, potrai toglierlo tra una settimana» spiegò strappando l'estremità per poi fissarmela sul collo del piede.
Detto questo mi fece scendere dal lettino, mi rimisi le scarpe e la sensazione del cerotto fu strano all'inizio ma poco dopo mi abituai.
«se dovessi avere dolore, questa è una prescrizione per dei leggeri antidolorifici. E sotto c'è il numero della segreteria, per qualsiasi cosa chiamate» concluse porgendoci un foglio.
«grazie mille» ringraziammo per poi uscircene dall'ambulatorio.

«visto? Te l'avevo detto che non era nulla di cui preoccuparsi» ripetei a Finn quando salimmo in macchina, lo vidi alzare gli occhi al cielo ma non replicò.
«dovresti scrivere a tua madre» disse poi porgendomi il mio cellulare che aveva tenuto in tasca per tutto il tempo.
«le hai detto che siamo stati all'ospedale? Dio, le sarà venuta una crisi di nervi...» mi lamentai scrollando tra le decine di messaggi che mi aveva lasciato.
Non gli diedi il tempo di dire nulla, mi misi il telefono all'orecchio e chiamai mia madre.

«ciao mamma... lo so, avrei dovuto chiamarti prima ma mi stavano visitando»,
«Finn mi ha accompagnata... si lui» annuii, sentii lo sguardo divertito del ragazzo addosso ma non mi girai,
«no, è solo una slogatura. Mi hanno fasciato con una specie di cerotto, devo tenerlo per una settimana» continuai,
«no, non fa male. Ma si era gonfiata e Finn ha insistito perché la facessi vedere da qualcuno» spiegai ancora,
«si, si certo... si mamma ora devo andare. A dopo» feci prima di riattaccare.
«cosa dice?» chiese lui tenendo gli occhi sulla strada,
«vuole conoscerti... ufficialmente»...

SPAZIOSCRITTRICE
Mancano 12 giorni all'inizio della scuola.
Voglio morire! :)))

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora