23. Effect

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«Millie!» mi sentii chiamare mentre attraversavo la strada, io e Finn ci bloccammo sul posto,
«Noah... scusa se non ti ho risposto al telefono stamattina...» gli dissi quando ci arrivò di fronte,
«io e Sad eravamo preoccupati, non c'eri a scuola... che ci fai con lui?» mi chiese poi guardandomi di sottecchi,
«stasera vi racconto tutto, promesso» dissi accennando ad un sorriso,
«d'accordo...» fece confuso squadrando il ragazzo al mio fianco per poi superarci e continuare per la sua strada.

«resta un po'» gli proposi quando mi ebbe accompagnato davanti alla porta di casa,
«non so... sicura non dia fastidio a nessuno?» domandò incerto,
«oh, no la casa è vuota» gli sorrisi prendendolo per mano,
«non accetto un no come risposta» feci trascinandolo dentro, lui scosse la testa divertito.

«domani ho il test di storia, devo studiare» lo informai quando entrammo nella mia stanza,
«lo stesso test per cui studi da due settimane?» domandò lui alzando un sopracciglio,
«si» feci prendendo i libri,
«nerd» bisbigliò alzando gli occhi al cielo,
«che hai detto?» chiesi fulminandolo con lo sguardo,
«uhm... niente» fece lui, io lo ignorai andandomi a sedere sul letto con i libri e lui fece lo stesso venendo al mio fianco.

«sembri stanca... hai dormito stanotte?» mi chiese all'improvviso passandomi una mano sulla schiena,
«non sono stanca» farfugliai cercando di ignorare i brividi che le sue dita avevano provocato a contatto con la mia pelle.
Mi legai i capelli per fingermi indaffarata ma fu una cattiva idea perché lui se ne approfittò appoggiando il viso sulla mia spalla, per poi risalire lasciandomi una leggera scia di baci sul collo mandandomi in fiamme ogni singolo punto sfiorato.
«Finn!» lo rimproverai stupita quando lo sentii mordermi leggermente.
Lui rise di gusto continuando quello che aveva iniziato.
«devo studiare...» balbettai cercando di concentrarmi,
«non hai già studiato abbastanza?» chiese lui retorico baciandomi la guancia, io istintivamente mi girai verso di lui per rimproverarlo ma quando lo feci mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
«Finn...» parlai mentre lo vedevo lasciare cadere i libri sul pavimento così da fare spazio sul letto.
Poi tornò a stendersi al mio fianco,
«non ti piace?» chiese alzando un sopracciglio, provai a protestare ma quando tornò a baciarmi il collo tutto quello che mi uscì fu un sospiro,
«come pensavo» fece lui soddisfatto, accidenti quindi è questo l'effetto che ha su di me?
Io cedetti e strinsi le gambe attorno ai suoi fianchi, sapevo che mi sarei lasciata fare di tutto da lui.

«non dobbiamo per forza...» cominciò staccandosi,
«ti voglio... ti voglio se mi vuoi tu» dissi io timida,
«se io ti voglio?» rise lui.
«Finn io sono...» feci per dirgli tornando seria,
«anch'io» mi disse lui con naturalezza,
«tu... davvero?» balbettai sorpresa,
«si» annuì lui, non so perchè ma mi sentii come sollevata a quella notizia.
«credevi il contrario?» domandò poi serio,
«beh... io so che sei stato con altre ragazze e sinceramente pensav...» cominciai insicura,
«sei la prima Millie, okay? Ora posso baciarti per favore?» mi interruppe lui e mi fece ridere la sua impazienza.

Riprendemmo a baciarci bisognosi l'uno dell'altra.
Avevamo entrambi aspettato a lungo per quel momento ed ora che era arrivato, quasi neppure ce ne rendevamo conto, troppo assorti per ragionare.
E anche se nessuno di noi due sapeva bene cosa fare, fu come se i corpi di entrambi già fossero esperti, non avevamo bisogno di comprendere quei gesti completamente, successe e basta.
E fu perfetto.
Ci abbandonammo alle minime sensazioni, alla libertà di poter fare dell'altro qualsiasi cosa volessimo.

E dopo ormai vari minuti ci stendemmo fianco a fianco riprendendo gradualmente il fiato.
Io posai la testa sul suo petto e in quell'attimo desiderai di sentirmi a quel modo per il resto della mia vita.

Restammo li senza sentire il bisogno di aggiungere altro per un tempo che mi sembrò fin troppo corto.
Poi fummo entrambi scossi da un rumore proveniente dal piano di sotto che ci fece scattare in piedi.

«Millie, sei a casa?» gridò mia madre,
«cazzo! Vestiti...» ordinai di corsa al ragazzo infilandomi di nuovo i vestiti.
«Millie?» ripetè la donna bussando,
«sono qui... ho quasi finito di studiare, scendo tra un attimo» feci sulla soglia di camera mia sperando che mia madre non entrasse a controllare.

«non avevi detto che non ci sarebbe stato nessuno?» mi ricordò Finn come divertito dalla situazione,
«non mi ero resa conto dell'orario...» sbuffai massaggiandomi la fronte,
«non voglio che tu te ne vada» mi lamentai poi avvicinandomi a lui,
«ci vediamo domani» mi sorrise lasciandomi un bacio sulla fronte.

«ciao» sussurrai prima di richiudere silenziosamente la porta di ingresso per non farmi sentire da mia madre.
«allora... com'è andata la tua giornata?» mi chiese quest'ultima quando entrai in cucina,
«bene... davvero bene» sorrisi.

SPAZIOSCRITTRICE
#BLM everyone.

~ by Gio♡︎

Bad Idea | FILLIE AUWhere stories live. Discover now