29.

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Mi si ferma il respiro in gola quando mi rendo conto che Christian, con una bottiglia di liquore in mano, sta urlando e sputando fuori parole ad Aron che lo ascolta paralizzato, scioccato. Tutto arriva alle mie orecchie come un suono ovattato e, solo quando sento le mani di Omar ed Ele scuotermi da questo stato di torpore, mi riprendo e riesco finalmente a sentire chiaramente cosa esce dalla bocca di Chris sotto forma di urla: ''Sì amico, me la sono scopata ma solo perché si divertiva a giocare con me e con te allo stesso tempo... ne è valsa la pena però, sapessi che-''.

''Ma che cazzo sta dicendo questo deficiente? Che si sta inventando? Come sono arrivati a tanto?''

 Aron non gli permette di finire la frase perché gli si fionda addosso con una rabbia che mai avevo visto nella mia vita ed anche in questo momento assurdo mi fermo ad ammirare la sua figura contratta, i muscoli tesi, le vene sul collo e sulle braccia rigonfie: è una meraviglia.                  ''Hai intenzione di fare qualcosa o no Andrea?'' mi urla nell'orecchio Ele e riprendo coscienza di quanto sta succedendo. 

Mi avvicino a Miguel che osserva anche lui  la vicenda senza sapere che fare: ''Puoi separarli per favore? Non voglio che si facciano del male'' gli dico tirandolo a me per la maglietta, lui annuisce e dopo aver fatto un cenno a degli altri ragazzi si fiondano tutti su Aron e Chris riuscendo, dopo svariati tentativi, a dividerli. Tiro un sospiro di sollievo che svanisce immediatamente quando vedo lo sguardo pieno di rabbia e male che mi rivolge Aron mentre il suo amico lo trascina via da tutto questo casino.

Faccio ordine nella mia testa: dovrei parlare prima con Chris per capire l'assurdo motivo che l'ha spinto a dire certe assurdità? Dovrei andare prima da Aron e fargli capire che niente di quello che ha sentito è reale?

I miei pensieri vengono interrotti quando vedo dirigersi verso di me Marco, amico di Aron, e guardarmi con espressione difficile da decifrare. Gli vado incontro: ''Prova a parlarci tu, non so che cazzo gli prende, non dice una parola... non l'ho mai visto così'' mi dice all'orecchio. Annuisco e, con il cuore in gola e un pugno allo stomaco, mi dirigo in bagno.

Lo vedo seduto sul bordo della vasca, con le nocche sanguinanti che cerca di pulire con della carta umida senza risultati. Entro piano, quasi spaventata di fare troppo rumore, più di quanto non ne abbiano fatto loro due lì fuori, non dico una parola: apro diversi cassetti cercando disinfettante, ovatta e cerotti. Dopo un tempo sembrato infinito riesco a trovare tutto il necessario, mi siedo accanto a lui, butto via la carta pregna di sangue che stava continuando ad usare e inizio a tamponare le ferite per bene. Lo vedo sussultare, probabilmente a causa del  bruciore sulla pelle spaccata.

''Ho quasi finito'' sussurro. Ho paura a parlargli, ho paura ad avvicinarmi, ho paura di fare qualcosa di sbagliato. Percepisco la sua rabbia e il suo dolore per le parole di Chris ma ho bisogno di sapere come sono andate le cose per poter dire la mia, sperando mi creda.

''Cosa è successo lì fuori poco fa?'' chiedo facendo finta di nulla mentre continuo a medicarlo. Non ricevo risposta ma solo silenzio.                                                                                                                            ''Aron  devi dirmi cosa è successo tra di voi prima'' pongo la domanda in maniera diversa sperando mi risponda.                                                                                                                                                           ''Te lo sei scopato?'' mi chiede dopo attimi di silenzio, alzando il viso verso di me e guardandomi negli occhi con i suoi iniettati di sangue e lucidi.                                                                        ''Assolutamente no, davvero credi sia capace di una cosa del genere?''                                                        ''E che ci facevi con Miguel in bagno? Perché non ti facevo capace nemmeno di quello''                    ''Non è successo nulla in bagno con Miguel'' gli rispondo, cosciente che non sia totalmente la verità. Non so nemmeno io che cavolo ci sia tra me e Miguel, ma si da il caso che tra me ed Aron non ci sia nulla di ufficiale se proprio dobbiamo dirla tutta.                                                                               ''E dovrei crederti? Non sapevo nemmeno che Chris ti avesse baciato più di una volta, non mi hai detto dell'interesse reale di Miguel finchè non te l'ho chiesto io..'' faccio per rispondergli ma lui mi precede ''Va via'' sputa fuori secco, alzandosi di scatto e asciugandosi le mani con un'asciugamano. Resto pietrificata dalla freddezza e risolutezza con cui mi sta trattando, senza darmi possibilità di capire e spiegarmi, senza darmi il beneficio del dubbio. Resto senza parole, a fissare un punto casuale per un po' finché non lo sento ripetermi: ''Ho detto va via Andrea''.            Mi alzo e faccio per aprire la porta ma poi mi volto un'ultima volta verso di lui e, probabilmente sorpreso anche lui, si volta a guardarmi e incrociamo i nostri sguardi: ''Quando imparerai a far parlare gli altri, a lasciare spazio e tempo per spiegarsi e a non credere di avere potere su tutto... allora forse potrai liberarti di tutte le menzogne che riempiono la tua mente in questo momento e fare chiarezza'' gli dico fredda e delusa dal suo comportamento, per poi uscire dalla stanza e chiudermi la porta alle spalle.

Nadie dijo que fuera fácil  (Nessuno ha detto che è facile).Where stories live. Discover now