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La lezione, se così possiamo definirla, di laboratorio sembra essere durata un'eternità e quando finalmente sono fuori da quel covo di fan urlanti e oche in calore, mi sembra di poter tornare a respirare. Andiamo con Ele in mensa, raggiungendo al tavolo Andreas, Christian e Rafael.

''Allora che ne dite dei nostri attori made in Spain?'' domanda Andreas con tono fiero.

''Io ne sono entusiasta e non vedo l'ora di fare laboratorio con loro, mentre il cadavere senza emozioni qui vicino a me sembra che abbia appena saputo di dover collaborare col sestetto di volontari dell'oratorio vicino casa sua a Roma. Non le fanno né caldo né freddo, assurdo!'' butta fuori Eleonora.

Tutti la guardano ridendo, me compresa, notando la sua espressione incredula e affranta quasi, le do qualche colpetto sulla schiena e tiro un lungo sospiro. ''Non è proprio così dai, soltanto che non li conosco come li conoscete voi e nemmeno posso apprezzarli allo stesso modo. La mia opinione futura sarà più veritiera però, perché giudicherò le loro doti senza essere influenzata dal loro aspetto o dai personaggi che interpretano no?'' guardo Eleonora facendole l'occhiolino.

''Fidati di noi, sono dei grandi e pure simpatici devo dire.'' Aggiunge Andreas.

''A te invece non ti ho visto al corso oggi, non lo fai laboratorio?'' chiedo a Rafael.

''Si c'ero, ma sedevo molto infondo per evitare che Jaime mi facesse fare figure di merda come suo solito, davanti a tutti poi. Sono uscito appena è iniziata a formarsi la coda per la foto, ma tranquilla non mi sono perso la tua figuraccia.'' Mi risponde, ridendo e dandomi una leggera spinta col gomito.

Mi copro nuovamente la faccia con le mani per evitare di far notare che le mie guance stanno arrossendo di nuovo. Ma Andreas e Christian lo notano e ricominciano a prendermi in giro, ovviamente accompagnati da Eleonora che più tardi in camera me la pagherà.

''Volevo quasi accorrere in tuo soccorso ma vederti così impegnata nel coprirti la faccia con la felpa di ottocento taglie più grandi che hai addosso mi ha fatto lasciar perdere'' ride di gusto Christian.

''Dai su ripetici un'altra volta come hai risposto a Miguel! Com'era? 'Scusate, non volevo fare tanto rumore'?'' imitano la mia vocina ridendo.

Non posso non ridere anch'io, ma dando loro due sonori schiaffi sulle braccia.

Sono le cinque del pomeriggio e tra due ore inizierà la serata nell'immensa sala del laboratorio di teatro. Sono stesa a quattro di bastoni sul letto della mia stanza, mentre Eleonora sta già facendo la doccia per ''smorzare l'ansia'', cito testuali parole. Devo ammettere che un po' d'ansia ce l'ho pure io, sono pur sempre attori a tutti gli effetti, famosi in tutto il mondo e con un seguito impressionante. Dovrei cominciare a guardarli da quest'ottica, sono del mestiere e sicuramente c'è da imparare da loro.

Prendo il mio cellulare, attraversata da una curiosità viscerale, e digito nella barra di ricerca di YouTube ''Élite ''. Tra le ricerche consigliate ci sono le migliori scene delle prime due stagioni uscite, ci clicco. Esce una carrellata pressappoco infinita di video e clicco sul primo di questi.

Vedo una serie di momenti: Guzman e Nadia, Samuel e Carla fino ad arrivare poi alle scene di Omar e Ander. Ammetto che sono dolcissimi insieme, si percepisce una fortissima intesa tra i due personaggi e quindi tra i due attori che devono essere molto bravi per far trapelare questa cosa. Ci sono tanti baci, scene intime e anche simpatiche. Mi fa ridere la scena in cui Ander a stento sa come rollare una canna seguendo un tutorial di YouTube, ne tantomeno fumarla. Anche la scena in cui butta via un calice di champagne da chissà quanti soldi, per cercare la birra: ''Donde esta la cerveza?''.

Nadie dijo que fuera fácil  (Nessuno ha detto che è facile).Where stories live. Discover now