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''Come ci si veste esattamente per andare a teatro?'' chiedo disperata ad Eleonora

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''Come ci si veste esattamente per andare a teatro?'' chiedo disperata ad Eleonora.

Sono le sette in punto di sera e tra un paio d'ore devo incontrarmi fuori al cortile del residence per andare in teatro con Christian. Mi ha spiegato essere un luogo abbastanza elegante e che la compagnia che reciterà questa sera è una delle più rinomate della Spagna.

Sono stata a teatro tantissime volte, eppure stasera sono così emozionata: è la mia prima volta in un teatro straniero e a vedere un dramma in una lingua che non sia l'italiano. E poi sì, sono emozionata all'idea di andarci con Christian, è un'agitazione strana che risiede più nell'ansia di ciò che potrebbe succedere piuttosto che nella sua compagnia. Con lui mi sento estremamente a mio agio, potrei parlarci per ore senza stancarmi, ma so di piacergli e probabilmente ha un'idea sulla conclusione della serata diversa dalla mia. Nonostante ciò però non voglio agitarmi troppo, anzi, voglio divertirmi ed essere rilassata per godermi al meglio la serata.

Dopo aver salutato Aron, venerdì sera, non nego che il pensiero di ciò che ci siamo detti, di come siamo stati, mi abbia sfiorato la mente più volte tanto che per tutto il sabato e per tutta questa mezza giornata ho aperto Instagram nervosamente, curiosa di vedere se trovassi qualche sua storia o post. Così è stato in effetti: ieri sera erano in un locale piuttosto rinomato tutti assieme, sembravano divertirsi molto. Ha caricato una foto con Omar ed una con Ester. Quello che più mi ha colpita, però, è il video nelle storie di Miguel che riprende Aron intento in un ballo piuttosto provocante ma chiaramente ironico, con in mano una bottiglia di vodka e tra le labbra una sigaretta. MI è scappato un sorriso quando l'ho visto la prima volta, mentre, in tutte le altre volte che l'ho riprodotto, mi chiedevo soltanto se anche lui, come me, avesse ripensato alla serata passata assieme.

''Non scervellarti troppo, ricorda le parole di Omar''

Ricordo quanto mi ha spiegato Luna, ovvero che ritorneranno domattina per continuare le riprese della terza stagione di Élite e per proseguire le prove dello spettacolo, quindi domani rivedremo tutti e la cosa mi rende felice in particolare per Omar, con cui sto stringendo una bella amicizia.

''Sicura che sia solo per lui?''

Sotto consiglio di Ele, indosso uno degli abiti più eleganti che ho portato dall'Italia: lungo fino al polpaccio, in raso color mattone e piuttosto aderente. Prendo in prestito dalla mia amica delle decolleté nere lucide, un cappotto nero e la solita tracolla. Metto un filo di mascara e un rossetto malva al volo, i capelli naturali e saluto la Ele.

''Non fare strage di cuori mi raccomando!'' mi intima lei, ridendo, prima di chiudermi la porta della camera alle spalle.

Dopo i vari complimenti di Chris sul mio aspetto di stasera e dopo averli ricambiati, perché è effettivamente molto elegante e lo smoking gli dona, prendiamo un taxi che ci porta proprio di fronte il teatro. Lo spettacolo che mi ritrovo dinanzi è maestoso: la scritta Romeo e Giulietta fatta di luci illumina il marciapiede che costeggia l'entrata, una fila lunghissima di auto si accosta per far scendere donne e uomini in abiti elegantissimi, c'è confusione ed addirittura un tappeto rosso per l'entrata di ospiti speciali che assisteranno allo spettacolo.

Nadie dijo que fuera fácil  (Nessuno ha detto che è facile).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora