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La sera sta pian piano calando anche su quest'angolo di mondo che sembra ritagliato da un bambino ed Eleonora, vista la camicetta di un tessuto pressoché inesistente che ha scelto di indossare, mi chiede in prestito il giubbino.

Decidiamo di andare a mangiare qualcosa in una taverna del posto, che ci raccomanda Aron. Non mi ha detto più una parola da circa un paio d'ore fa, durante le quali abbiamo passeggiato tutti sul lungomare e fatto tremila foto al meraviglioso tramonto che tingeva tutto di rosso intorno a noi. Il crepuscolo è il momento della giornata che preferisco, la pace che cala segno di fine giornata, i colori caldi e intensi che riscaldano ogni angolo e poi, se c'è il mare da poter guardare nel mentre, allora puoi toccare il cielo con un dito perché la vista è meravigliosa. Proprio come lo è stata qui, poco fa, e la mia tremenda nostalgia e malinconia mi fanno sentire la mancanza di casa, dei miei profumi quotidiani e delle mie lenzuola dall'odore di lavanda. Le braccia della Ele sembravano aver capito che le mie spalle necessitavano di una stretta che mi distraesse dai miei pensieri, che lei conosce molto bene, ed io invece avevo capito che quell'abbraccio serviva anche a lei, che ha perso tanto, ha perso un padre: ''Sarebbero fieri di noi, non credi?'' le ho sussurrato mentre lei mi avvolgeva le spalle da dietro. Dopo averla sentita annuire sulla mia spalla mi dice: ''Ora ricomponiamoci e godiamoci questa serata, su''.

Considerando la grandezza di questo paesino, arrivare alla taverna non ci ha impiegato più di 10 minuti a piedi. Christian ha continuato a parlarmi delle sue lezioni durante il tragitto, più volte ha cinto le mie spalle con un suo braccio e, nonostante il disagio, l'ho lasciato fare. È un bravo ragazzo e non voglio farlo rimanere male con qualche mio solito atteggiamento scontroso. E poi, la sua compagnia non mi dispiace. Ho osservato Eleonora ed Omar che stanno stringendo molta amicizia e non posso non essere felicissima per lei. Ho fatto due chiacchiere con Danna e Miguel che mi hanno anticipato che dopo cena andranno via perché l'indomani mattina hanno uno shooting con un'altra attrice della serie tv e scherzo con Miguel dicendo che non ci mancherà affatto. Di risposta mi becco, ovviamente, un buffetto sulla fronte. Aron invece ha camminato tutto il tempo con Jaime e Rafael, l'ho sentito ridere con loro due e anche con Ele e Omar, ma mi chiedo per quale assurdo motivo non mi ha più rivolto una parola. Probabilmente sto fantasticando io e per questo decido di ignorare la cosa e lasciar perdere.

Prendiamo un tavolo per nove persone e ordiniamo da bere e da mangiare. Comincio a sentire la pressione di avere costantemente appiccicato Christian, per questo lancio qualche occhiata e gomitata ad Ele, che è seduta accanto a me, per farle capire che ho bisogno di spazio vitale per respirare. Nonostante gli sforzi della mia amica e di Omar, Chris, dopo qualche chiacchiera con loro, torna a parlare con me, a chiedermi se il cibo o il vino mi piacciono. Lo ascolto e gli rispondo finché non noto Aron dall'altra parte del tavolo scherzare rumorosamente con Jaime, Miguel e Danna: ha probabilmente esagerato con il vino e lo si nota dalle guance rosse che colorano il suo viso. Lo guardo e per un attimo mi guarda anche lui, per poi tornare a fare battute in spagnolo con i suoi amici che capisco solo in parte.

Dopo poco ci alziamo tutti per pagare il conto, che scegliamo stavolta di dividere, ed usciamo dalla taverna salutando i camerieri che sono stati gentilissimi nel servirci senza disturbare troppo gli attori che ovviamente hanno riconosciuto. Ele, Danna e Miguel prendono posto su una panchina e iniziano a giocare a qualche stupida app sul cellulare, mentre noi altri ci accendiamo una sigaretta. ''Facciamo due passi?'' mi chiede una voce alle mie spalle, Christian, ovviamente. Annuisco e cominciamo a camminare lentamente nella stradina che costeggia la taverna. Dopo aver parlato del più e del meno, lo vedo fermarsi di fronte un'insegna fulminata di un vecchio bar, spegnere la sigaretta sotto la scarpa e infilare le mani nelle tasche dei jeans.

''Non mi prendere per pazzo se ti ho fatta allontanare dagli altri, ma per dire ad una ragazza che ti piace non è l'ideale avere tante persone intorno'' e mi sorride imbarazzato.

Nadie dijo que fuera fácil  (Nessuno ha detto che è facile).Où les histoires vivent. Découvrez maintenant