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Sono le 4:35 di mattina, sono seduta a gambe incrociate sul mio letto e sono madida di sudore. Dopo 8 mesi in cui non mi succedeva, ho di nuovo avuto lo stesso infernale, terribile, crudo e fin troppo realistico incubo. Respiro profondamente, caccio fuori l'aria dalla bocca e la inspiro dal naso. Mi concentro sui miei polmoni che si espandono e contraggono per permettermi di respirare. Asciugo sbadatamente il sudore sulla mia fronte con la maglia del pigiama, mi alzo lentamente e bevo dell'acqua dal rubinetto del bagno nella camera. Guardo il mio riflesso allo specchio: ho il viso sconvolto, gli occhi cerchiati da un alone violaceo, la pelle pallida e luminosa grazie ai resti del sudore ancora presenti e che si intravedono sotto la fioca luce del bagno.

''Perché ora? Perché di nuovo?''

Pensavo che fosse passata, pensavo che sarei riuscita a dormire sonni tranquilli per il resto della mia vita, pensavo che le notti insonni passate a fissare il soffitto invece che riposare fossero finite e che avrei potuto vivere come una qualsiasi altra persona senza dover rivivere ancora una volta la stessa terribile scena.

''Mantieni la calma, è successo solo questa volta, magari non ricapiterà più'' ripeto a me stessa.

Tiro un lungo sospiro prima di uscire dal bagno e chiudere lentamente la porta dietro di me, cercando di non svegliare Eleonora. Non voglio disturbarla nel pieno della notte, tantomeno per tornare a parlare di quello che entrambe pensavamo essere un problema ormai superato. So che lei vorrebbe esserci per me in questo momento e so anche che si arrabbierà da morire quando prima o poi glielo racconterò, ma la conosco e so che capirà le ragioni per cui ora decido di rimettermi a letto senza proferire parola, facendo finta che nulla sia accaduto. Facendo finta in primis con me stessa.

Una volta stesa sul letto, sotto il sottile lenzuolo glicine che profuma ancora di casa, afferro il telefono e una notifica mi strappa un sorriso in mezzo a tutto questo buio: aron.piper ha iniziato a seguirti. Noto che anche Miguel lo ha fatto e deduco sia grazie alla foto pubblicata da Ele e che sono risaliti al mio profilo. Ricambio il follow ad entrambi. 


''Perché ho sorriso d'istinto alla notifica di Aron e non a quella di Miguel?''

Mentre scrollo la home di Instagram, ho la testa ancora annebbiata da quanto successo e so che c'è solo una persona che può aiutarmi in questo momento: Riccardo. Lui mi è stato vicino nei mesi più brutti della mia vita come nessun altro ha saputo fare, oltre la Ele. Mi hanno risollevata dalle macerie in cui io stessa mi stavo sotterrando, aiutandomi a rinascere. Nonostante la nostra relazione si sia interrotta per motivi vari, Riccardo resta una persona importantissima per me, un complice fondamentale e una figura che so esserci sempre e comunque. Mi manca, anche se odio doverlo ammettere. Odio dover ammettere di avere bisogno di qualcuno in questo momento, perché dovrei essere in grado di cavarmela da sola ormai. Odio essere così fragile e mascherare sempre tutto con l'ironia e la strafottenza che mi contraddistinguono. Odio essere debole, odio cadere, odio fallire, odio sbagliare, imparare per poi sbagliare ancora. ''Sei umana Andre, sbagli come tutti noi altri. Ti sembra di aver imparato la lezione, ma ce ne sono alcune più toste di altre, che richiedono più cadute, più fallimenti uno dopo l'altro'', mi rimbombano in testa le parole di Riccardo in una delle ultime sere in cui ci siamo visti, in cui crollavo di nuovo e in cui la partenza per Madrid mi procurava solo tanta paura perché mi sentivo ancora troppo piccola, impreparata.

Quelle parole sono quanto di più vero potesse dirmi qualcuno in quel momento e vorrei avere Riccardo qui per stringerlo, ringraziarlo mille volte e chiedergli scusa se negli ultimi mesi con lui mi sono lasciata andare anch'io smettendo di credere in noi. È acqua passata la nostra relazione, ma sfido chiunque dopo tanti anni di relazione, a non porsi qualche dubbio quando, in un momento difficile come quello che mi è appena accaduto, ti senti sola più che mai e hai bisogno della parte amica che ti conosce meglio di chiunque altro e che aleggia in quello che mesi fa era il tuo ragazzo. ''Non sono pazza vero?''

Nadie dijo que fuera fácil  (Nessuno ha detto che è facile).Where stories live. Discover now