Parte VI

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-Quindi voi siete fratelli - disse Liam, anche se sembrava più una domanda che un'affermazione, in quella capanna abbandonata.

Erano bloccati lì da una tormenta di neve da un po', nonché a loro dispiacesse più di tanto: ritenevano opportuna un po' di pausa dopo la nottata appena passata e Harry era ancora debole, d'altronde era praticamente morto per poi essere riportato in vita.

Axel annuì guardando la ragazzina, che non avrà avuto più di diciassette anni, stringersi al suo fianco.

Axel aveva detto loro che si chiamava Febe, presentandola ai ragazzi, ma la ragazza non aveva proferito parola, era sempre rimasta nel suo mutismo, non allontanandosi dal fratello nemmeno per un attimo.

Aveva i capelli ramati come il fratello, raccolti in lunghe trecce che le superavano le spalle, aveva la pelle chiara e alcune lentiggini le impreziosivano le guance, gli occhi azzurri penetranti.

Era molto bella.

A Louis ricordò le sue sorelline, che a quanto pare tanto sue sorelle non erano, sentiva una morsa allo stomaco ogni volta che ci pensava ma non avrebbe smesso di considerarle tali, come non avrebbe smesso di chiamare Jay "mamma"; ora, semplicemente, aveva la consapevolezza che il sangue che scorreva in lui non era di un semplice popolano.

-Perché non ci hai detto subito come stavano le cose? Avremo potuto aiutarti - disse Ashton, bevendo una bevanda calda che aveva ricavano dalle foglie di qualche strana pianta.

Axel li guardò uno ad uno, stringendo la mano a sua sorella -N-non potevo rischiare. I nordici e Xenia hanno alleati ovunque e se, in qualche modo, fossero venuti a sapere che non avevo tenuto la bocca chiusa, avrebbero fatto del male a Febe. Noi abbiamo...solo noi. I nostri genitori sono...stati uccisi-

Febe venne leggermente scossa da un tremito che la portò a stringersi nella sua coperta.

-Hey - fece Ashton avvicinandosi lentamente, per poi inginocchiarsi di fronte a lei - Tieni questo - le disse passandole una piccola ciotola contenete quello strano liquido - Ti farà rilassare e c'è dentro un po' di calore liquido...beh, sei un druido anche tu quindi...d-dovresti...ecco - il povero ragazzo si impampinò quando incontrò gli occhi cristallini della ragazza.

Lei sorrise leggermente, allungando le dita sottili e prendendo la bevanda calda. -Grazie - sussurrò flebilmente.

Louis fu sicuro di aver visto un po' di rossore imporporare le guance di entrambi.
Imbarazzanti pensò, ridacchiando, comunque, addolcito.

-Però, ora basta tradimenti, sia chiaro- si intromise Zayn, guardandolo severo e torvo.

Axel abbassò il capo, annuendo dispiaciuto -Mi dispiace così tanto. Ero...disperato. -

Zayn, comunque, non accennò ad addolcire lo sguardo - Questo non vuol dire che avrai vita facile. Potevamo aiutarti! Abbiamo rischiato tutti la vita e...-

-Zayn...- lo richiamò la voce roca di Harry, impastata dal sonno, strofinandosi un occhio dalla sua postazione, vicino al focolare un po' diroccato -Non essere così duro con lui. Stiamo tutti bene e, veramente, come poteva rischiare di perdere sua sorella? -

Zayn sospirò, rilassando la postura rigida delle spalle e l'espressione del volto -Hai ragione. Axel, scusa, davvero, ma la prossima volta niente segreti. Puoi contare su di noi -

Axel gli rivolse un piccolo sorriso di gratitudine.

Louis accordò a quelle parole per poi strisciare fino ad Harry, racchiuso dentro ad una delle pellicce che Zayn aveva rubato, lasciando gli altri a parlare per conto loro.

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora