Parte III

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•Casa Di Quercia, due giorni dopo•

Passarono due giorni da quando Louis e Zayn vennero aiutati e salvati dai quattro ragazzi e ancora Zayn non accennava a svegliarsi.

Per Louis quelli furono giorni lunghi ed estenuanti.
Era soffocato dalla preoccupazione per Harry, Zayn rimaneva incosciente, il formicolio che sentiva sotto pelle era sempre più fastidioso e poi c'era Axel, che non gli dava per niente una buona impressione: un brivido gelido lo attraversava ogni volta che gli si avvicinava.

Il ragazzo era schivo, meno solare degli altri quattro, parlava poco nascondendosi sotto la chioma di capelli rossi e continuava a fissarlo con quei suoi occhi grigi, scrutatori ed inespressivi.
Quando Louis incontrava il suo sguardo inevitabilmente le immagini del suo sogno, l'ombra e la figura incatenata, gli tornavano vivide nella mente.

Non sapeva proprio come comportarsi.

Sospirò appoggiandosi alla finestrella rotonda scavata nel tronco dell'albero.

Si trovava nella stanza in cui si erano sistemati lui, Niall e Zayn. Non era molto grande, appena lo spazio di un letto e qualche piccolo mobile.

Aveva dormito poco in quei giorni sopraffatto da tutti i pensieri che gli intasavano la mente e decisamente non aiutato dal pavimento duro: il letto lo aveva lasciato a Zayn e Niall visto che erano messi peggio di lui per quanto riguardava ferite e botte varie.

Rimanendo con una spalla appoggiata al legno di fianco alla finestra osservò la scena che si stava svolgendo all'esterno.

Niall stava cercando di fare qualche fendete con la spada che gli aveva procurato Ashton: iniziava a muovere quasi tutto il suo corpo senza sentire particolare dolore quindi aveva deciso di ricominciare ad allenarsi a piccoli passi.

Poco distante da lui Luke e Michael parlavano e ridacchiavano tra di loro come adolescenti innamorati.

Louis scosse la testa divertito a quella vista.

Axel, Calum e Ashton stavano provando qualche nuovo incantesimo.

Louis si soffermò un po' di più su di loro mentre gli tornavano in mente le parole di Calum della sera prima.

-Noi siamo druidi - disse Calum allungandogli una tazza di tè.

-Druidi? - chiese Louis inarcando un sopracciglio mentre di fianco a lui Niall saltellava sulla sedia esaltato.

-Sì, druidi, creature della natura, protettori dei boschi, padroni degli elementi, chiamaci come vuoi - aveva ridacchiato Michael facendo roteare gli occhi a Luke.

Louis e Niall fecero passare i loro occhi tanto simili quanto diversi tra tutti i presenti sorpresi e curiosi.

-Che figo! - esclamò Niall - Quindi esistete veramente! E sapete fare magie strane e controllare gli elementi e tutte quelle cose?! -

I quattro druidi risero, anche Louis si unì alle loro risate.

-Sì, beh, più o meno. La nostra magia non è potentissima ma possiamo fare un bel po' di cosette carine. - scrollò le spalle Luke.
-Per quanto riguarda gli elementi e tutto il resto, beh, è tutto vero. Il nostro compito è salvaguardare la natura e tutte le creature che ne fanno parte, ci piace aiutare. -

-E per fortuna - borbottò Niall massaggiandosi la spalla fasciata.

Louis rise mettendogli un braccio intorno alle spalle.

-Siamo stati fortunati Nialler-

Poi si rivolse ai ragazzi di fronte a loro -Non sapremo mai come ringraziarvi abbastanza-

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora