Parte IV 0.1

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•Foresta Sibillina. -6 giorni•

Erano in ritardo sulla tabella di marcia.

Questo Louis lo sapeva bene mentre si faceva strana tra la vegetazione mangiucchiando un frutto staccato da uno di quei tanti alberi.

Quel giorno nessuno parlava, era come se la foresta avesse assorbito tutta la loro energia portandoli ad avere una sensazione di stanchezza e di sonnolenza tale che dava loro l'impressione di camminare in un'altra dimensione.

Fottuta magia. Pensò Louis quando vide d'avanti a sé delle lucine viola e blu fluttuare tra gli alberi. In un primo momento trattenne il fiato poi scrollò la testa e osservò lo stesso punto in cui aveva visto fluttuare le lucine. Erano sparite.

-Sto impazzendo - gettò a terra gli ultimi frutti che gli rimasero in mano: gli era proprio passata la fame.

Proseguirono ancora per molto, lasciando segni sui tronchi per segnare il loro passaggio. Spesso sentivano vari rumori che li facevano sobbalzare ma non sentirono mai uno sibilo dalla foresta, cosa che li faceva per un attimo tirare un sospiro di sollievo.

I druidi cercavano di aiutare al meglio con la magia per trovare, magari, sentieri nascosti o strade più sicure da intraprendere. Comunicavano con la natura e tutte le volte Louis ne rimaneva affascinato.

Per quanto riguardava la sua situazione con la magia, beh, non si poteva lamentare; nei momenti di pausa, nonostante la stanchezza, apriva il libro con gli incantesimi e si esercitava con molto impegno. Era diventato abbastanza bravo.

In quel momento però, a pomeriggio inoltrato, sfinito dal caldo e dalla stanchezza l'ultimo suo pensiero era la magia.

-Coraggio Mikey - disse dando un delle pacche sulla spalla al ragazzo dai capelli viola che barcollava aggrappandosi a Luke.

Non era normale tutta quella spossatezza e quel senso di vertigini che avvertivano. La foresta stava giocando con le loro menti.

Dietro di lui Zayn si teneva alla cotta di maglia di Liam avanzando per inerzia, con gli occhi socchiusi e lucidi.

Niall era aggrappato ad Ashton mentre lui e Calum si sostenevano a vicenda.

-Ragazzi - li chiamò -Non è normale tutto questo - affermò.

Scossero la testa, intontiti come se avessero assimilato del gas soporifero.

Si fermarono contemporaneamente e la testa di Louis iniziò a girare, davanti agli occhi lucine colorate con la foresta intorno a lui che continuava a vorticare. Vide le chiome degli alberi ruotare su se stessi dandogli un senso di nausea. Sì lasciò cadere a terra e poi, d'un tratto, il buio.

***

Quando riaprì gli occhi era solo.

Si sollevò dal terreno tenendosi la testa un po' dolorante e guardandosi attorno spaesato.

-Ragazzi? - chiamò Louis appoggiandosi ad un albero quando venne colto da un giramento.

Dei suoi amici nemmeno l'ombra.

-Bella merda - imprecò.

Si allontanò dall'albero guardandosi attorno. Non si trovava dove si erano fermati, era completamente tutt'altra parte. Era fottutamente solo.

Si spostò di qualche passo quando la sua attenzione venne catturata da qualcosa di luminoso. Guardò alla sua sinistra e vide le stesse lucine che aveva visto precedentemente moltiplicarsi e creando, man mano, un percorso tra gli alberi.

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora