Le lucine erano verdi, viola, gialle e attiravano Louis come il fuoco attirava una falena.

Quasi automaticamente Louis iniziò a seguire del sentiero addentrandosi sempre di più nella foresta.

Arrivò fino ad un laghetto stagnante dall'acqua torbida.

Le lucine d'un tratto si misero a saltellare tra gli alberi facendo illuminare quelle che sembravano lanterne create dal bozzolo di un fiore.
Le lanterne diedero una luce calda a quel laghetto, specchiandosi nell'acqua che Louis scoprì non essere così stagnante e torbida come aveva pensato.

Rimase a bocca aperta quando le lucine iniziarono a creare coreografie in aria, davanti ai suoi occhi, facendo illuminare di una luce violacea e turchese qual angolo di foresta.

Una lucina viola si fermò proprio sul naso all'insù di Louis e lui, incrociando gli occhi poté notare un piccolo corpicino e delle piccole alette svolazzanti.

Una fata.

Aveva davanti agli occhi una minuscola e reale fata.

Louis socchiuse la bocca in una pura espressione di stupore e meraviglia. Allungò lentamente una mano, avvicinando un dito.

La fata si spostò un po', forse impaurita dalle sue intenzioni ma Louis face un sorrisino rassicurante
-Tranquilla, non voglio farti del male- sussurrò.

Allora la fatina si avvicinò lentamente e con entrambe le sue minuscule manine afferrò il polpastrello del suo indice e lo scosse leggermente in un gesto di saluto.

Louis aprì ancora di più il suo sorriso -Piacere di conoscerti - mormorò osservando la bellissima creaturina che aveva davanti.

Aveva l'aspetto di una bambina, solo che era la metà della sua mano e aveva due luminose ali viola.

Era meravigliosa.

Poté notare un mini sorrisino sul visino della fatina e le sue ali emisero un bagliore un po' più luminoso.

L'aveva resa felice.

Poi, però, le fatine fermarono le loro danze e man mano iniziarono ad andarsene, sparendo tra le chiome degli alberi.

La fatina che aveva salutato Louis iniziò ad allontanarsi e il ragazzo sentì un po' di tristezza depositarsi sul suo petto.

-Aspetta! Ci rivedremo? - chiese. Non voleva perdere quella piccola amica.

La fatina tornò in dietro e svolazzò sopra la sua testa lasciando dalle ali una strana polverina luccicante sui suoi capelli.

Louis ridacchiò e prese quel gesto per un "sì".

-Allora ciao - la salutò per poi rimanere ancora completamente solo davanti a quel laghetto illuminato solo dalla luce fiocca delle lanterne.

Si abbassò per sfiorare l'acqua, vedendo la sua immagine riflessa. Ma non vide solo il suo volto sull'acqua resa cristallina dalle fate precedentemente.

Quando lo vide si ritirò di scatto cadendo a sedere sul terreno.

Sollevò lo sguardo posando una mano sul pomello della spada al suo fianco, trattenne il fiato quando vide davanti a sé un grosso lupo, dall'altra sponda del piccolo lago, dal pelo turchese e di un verde lucente come i prati d'estate.

Gli occhi erano blu e scuri come la notte e lo scrutavano attentamente, le sue zanne luccicavano come stelle.

Louis si tirò su da terra brandendo la spada e tenendola sollevata in avanti. Sentiva le gocce di sudore percorrergli la schiera.

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonOnde as histórias ganham vida. Descobre agora