15. "Because I love you."

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"BECAUSE I LOVE YOU."

Fissai la porta con uno sguardo di odio, mentre aspettavo Zayn. Forse stava aspettando che i suoi amici lasciassero la casa per poi uccidermi o picchiarmi senza pietà.

Sospirai debolmente. Mi trascinai verso il letto al centro della stanza, mettendomi sotto le coperte. Se dovevo aspettare che arrivasse il mio destino, forse era meglio mettersi comode. Stetti attenta ai lividi. Sapevo che Zayn mi avrebbe fatto più male. A proposito, non era ancora venuto. Rimasi sveglia per un paio d'ore aspettandolo, ma alla fine mi addormentai.

Mi sveglia nel buio più completo. Quasi mi aspettavo Zayn seduto sulla sedia nell'angolo che mi osservava, ma lui non c'era. 

Mi trascinai giù dal letto avvicinandomi alla porta. Piansi e gridai, cercando di aprirla, ma non ricevetti nessuna risposta. In realtà, non sentii alcun rumore. Aspettai davanti alla porta, ma alla fine crollai di nuovo.

Mi svegliai alla luce del giorno. Nonostante tutto, non mi aveva svegliato la luce del sole.

Mi aveva svegliato un odore.

Era l'odore più buono che avessi mai sentito, sicuramente di cibo. 

Girai la mia testa in direzione dell'odore. Appoggiato sul comodino affianco al letto (come ero finita nel letto se mi ero addormentata sul pavimento?) c'era un piatto bianco con del formaggio. Tra gli spessi strati di formaggio c'erano anche dei pomodori. C'erano alcune carote tagliate affianco al formaggio. Dietro al piatto c'era un bicchiera con dell'acqua.

Raggiunsi il cibo avidamente, ma poi mi bloccai ritornando indietro. Forse aveva drogato il cibo... 
Bastardo malato. No, non mi sarei fatta fregare.

Ignorai l'acquolina in bocca ritornando sul letto. Guardavo il cibo con la coda dell'occhio. In effetti non aiutava molto. Rassegnata mi avvicinai al vassoio mangiando tutto, come un cane affamato in strada. Onestamente sembrava che non mangiassi da giorni. Oh, aspetta... io non mangiavo da giorni.

Pensai subito che se Zayn voleva vedermi sarebbe già venuto. 

Mi mancava da bere solo l'acqua, quando ebbi un improvviso senso di vertigini. Con mano tremante, appoggiai il bicchiere sul comodino tornando a letto. Le mie palpebre si chiusero lentamente.

Il mio ultimo pensiero prima di scivolare nell'incoscienza fu: 'maledetto bastardo hai drogato il mio stupido cibo'.

Porca puttana, ecco un dèjà vu. Mi svegliai nel buio totale, di nuovo, con del cibo accanto a me. Questa volta c'erano delle verdure al vapore con del riso, e un bicchiere di latte. Cercai di resistere al cibo, molto probabilmente c'erano delle droghe o dei sonniferi, ma non funzionò.

Ehy! Non giudicatemi, dopo tutto quello che avevo passato dovevo pur sempre mangiare. 

Ancora una volta, svenni pochi minuti dopo aver mangiato.

Questo ciclo continuò per un po' di tempo. Non so quanti giorni o settimane erano passate, ormai avevo perso il conto. Ogni volta che mi svegliavo, c'era un nuovo piatto accanto a me che mi faceva addormentare.

Spesso, per ignorare il cibo sul comodino, mi alzavo dal letto svenendo sul pavimento per la poca forza. Eppure, ogni volta mi risvegliavo nel letto.

Non vedevo Zayn da un po'. Ogni volta che mi risvegliavo sentivo l'odore di sigarette, segno che lui era passato di lì.

Era come se non volesse che mi svegliassi, e ogni volta che mi svegliavo mi faceva trovare cibi diversi per farmi riaddormentare.

Mi svegliai al buio, come sempre, con l'odore di cibo affianco a me. Questa volta c'era una zuppa di pomodoro, baguette alla francese e tè freddo. Dannazione. Sembrava delizioso.

Staccai gli occhi dal piatto per guardarmi intorno e il luccichio di un oggetto metallico mi incuriosii. Non l'avevo mai notato prima.

Che cos'è?

Appena l'oggetto si mosse, urlai. La mia paura fu sodisfatta da una risatina.

"Rilassati, tesoro. Sono io." Sussurrò con voce roca, chinandosi avanti per farmi vedere la sua faccia.

"C-cosa ci fai qui?" Balbettai con voce debole.

"Questo è il mio cazzo di appartamento, tesoro. Posso andare dove mi pare e piace." Ridacchiò osservandomi.

"Beh, è gentile da parte tua presentarti dopo avermi drogato." Sibilai. Pensai che Zayn si sarebbe arrabbiato, invece rise.

"Una settimana in completo isolamento, e sei ancora arrabbiata? Questo è amore, tesoro." Oh, ero rimasta qui dentro per una settimana.

"Ci vorrà molto di più per rovinarmi, stronzetto." Sbottai incrociando le braccia al petto.

"Ci conto." Mi fece l'occhiolino.

"Cazzo, ti odio." Sussurrai duramente. Alzò le sopracciglia alle mie parole.

"Tsk, Hannah. Non hai mai sentito il detto 'non mordere la mano che ti nutre'? Sii gentile cone me, o ti lascio morire di fame." Minacciò.

"Lasciami morire di fame!" Sbottai. "Una morte lenta è meglio di essere qui con te!"

"Basta fare la drammatica, tesoro." Mi rimproverò come una bambina.

"Dice lo stronzo che mi tiene prigionera!" Urlai. Rise. La sua reazione m'innervosì così presi la ciotola con la zuppa, lanciadola sul muro, proprio sopra la sua stupida testa.

La ciotola si ruppe all'impatto. La zuppa colava dalle parete come sangue.

"Sei arrabbiata, tesoro? Come una bambina?" Mi rimproverò.

"Fottiti."

"Se vuoi comportarti come una bambina del cazzo, allora ti tratterò come una bambina. Non ho nessun problema a punirti sulle mie ginocchia!" Minacciò. 

"Io non ho paura di te." Mormorai. Zayn alzò le sopracciglia alla mia risposta, alzandosi improvvisamente in piedi. Mi ranicchiai sotto le coperte.

"Come pensavo." Ridacchiò tornando a sedersi. Tolsi il piumone guardandolo negli occhi.

"Se sei venuto qui solo per minacciarmi, Zayn, ti chiedo gentilmente di andartene." Dissi. Lui sorrise dolcemente.

"E'il mio appartamento, tesoro." Mi ricordò.

"Non sono qui per scelta, almeno lasciami soffrire in pace." Sussurrai disperata. Emise un sospiro frustato, aprendo la porta.

"Perchè io?" Dissi mentre usciva. Non volevo sentisse, ma mi rispose.

"Perchè ti amo."

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Where stories live. Discover now