50. Forever

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 FOREVER



"E la fata magica disse al principe che lui e la principessa vivranno felici e contenti. Fine" Chiusi il libro per bambini, appoggiandolo a terra accanto al letto.

"Un'altra" Chiese mia sorella di cinque anni, Kristen. Sospirai, alzandomi dal letto.

"Cerca di dormire prima. Te ne leggerò un'altra solo se non riuscirai a dormire, amore" Sussurrai, premendo le labbra sulla sua fronte.

"Amore?" Mise in discussione inclinando la testa bionda. Feci finta di non aver sentito, diventando rossa.

"Sì, scusa. Penso di essermi abituata a Londra" Mi strinsi nelle spalle, non volendo continuare quell'argomento.

"Quando diventerò grande come te, voglio andare a Londra!" dichiarò.

"No. Non ti lascerò andare" Scattai in fretta, con tono più duro di quanto pensassi.

"Perché?"

Perché non voglio che entri a far parte di bande di strada, per poi innamorarti del capo che ti costringerà ad andartene dopo che sei stata rapita e stuprata.

"Perché staresti troppo lontana da me" Sorrisi verso di lei tristemente, mentre spegnevo quella odiosa luce notturna rosa.

Scesi le scale lasciandomi cadere sul divano accanto a David, che in braccio aveva mio fratello, Frankie, addormentato.

"Non dovresti prepararti per il tuo appuntamento?" David mi chiese, abbassando ancora di più il volume della partita di baseball. Sentii mio padre brontolare, ma feci finta di niente.

Il mio appuntamento con Will non era stato male, semplicemente non era stato abbastanza. Non aveva provato a fare niente, e nonostante non avessi molta voglia di conversare, non era riuscito a smuovere quell'atmosfera pesante.

Nelle due settimane dopo, ero andata ad altri tre appuntamenti. Derek, Isaac e Joshua. Tutti ragazzi molto belli, ma nessuno di loro mi aveva colpito.

Era divertente, in realtà. David minacciava qualsiasi ragazzo che portavo a casa quando andavo al liceo. Si arrabbiava così tanto. Ma in quelle poche settimane, stava facendo l'esatto contrario. Aveva letteralmente creato una fila di suoi amici single per farli uscire con me. Qualsiasi cosa pur di farmi superare Zayn.

Ed io ero arrabbiata.

"Non ci voglio andare" Mi lamentai come una bambina.

"E'l'ultimo di questa settimana, te lo prometto" Mi supplicò. Potrei dire che voleva solo il meglio per me, ma questo non era il modo giusto di farlo. Se dovevo guarire, sarebbe stato grazie al tempo e non costringendomi ad uscire con altri ragazzi.

"Non so nemmeno come si chiama questo ragazzo" Dissi a malincuore.

"Ricky"

"Ricky?" risposi "Che nome stupido" David mi mandò uno sguardo di avvertimento. Alzai gli occhi al cielo.

"Sta dormendo, Dave" Indicai il bambino addormentato. Il suo essere fratello maggiore lo portò a coprire le orecchie del bambino dal linguaggio volgare, ma a me sembrava anche abbastanza cresciuto.

"Ma poi stupido non è nemmeno una parolaccia"

"Preferirei che nessuno dei mie bimbi sentisse quella parola, tesoro" Disse una voce femminile. Voltai la testa talmente velocemente, facendomi male.

Sapevo che non era lui. Non aveva mai pronunciato quella parola in quel modo.

Quella voce era troppo femminile per lui. Aveva una voce profonda con un accento diverso. Sembrava piacevole e allegra. Sapevo che era mia madre. Ma dentro di me, nutrivo ancora qualche speranza.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Where stories live. Discover now