27. Indipendence

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INDIPENDENCE

Attenzione: questo capitolo è molto violento, e si parla in maniera abbastanza dettagliata di una violenza sessuale. Se siete fragili o qualcosa del genere, per favore, non leggete il paragrafo tra gli **. Grazie.

Claire.

Guardai Zayn portare Hannah alla sua macchina e aprirle la portiera. La guardai per tutto il tempo sperando che non l'avrebbe fatta male, ma non potevo controllarla per sempre. Entrarono nella macchina e poi partirono.

Da quando Hannah era nel Regno Unito, mi sentivo protettiva verso di lei. Una ragazza americana in una terra straniera, era la mia migliore amica. Sì, il mio lavoro era controllarla. Nonostante tutti i miei tentativi, in qualche modo Hannah era finita lo stesso con l'uomo più pericoloso di tutta la città.

Certo che lo era.

Mi sentivo incredibilmente in colpa, perché quello che era successo era tutta colpa mia. Eppure, mi sentivo anche orgogliosa perché Hannah aveva cambiato Zayn. Anche quando le cose diventavano, ehm violente, lei non faceva la vittima, ma lasciava che Zayn si calmasse.

Buon per lei.

Volevo essere più protettiva nei suoi confronti. Ma non potevo. Non sarei mai stata in grado di parlare con Zayn e dirgli cosa non fare. Sono cresciuta a Londra, e da quando la città era diventata degli One Direction, avevo imparato ad aver paura di loro.

Dei colpi sulla porta mi fecero allontanare dalla finestra. Timidamente, la aprii.

"Va tutto bene, bellezza?" Quel cazzone di Harry Styles era appoggiato alla mia porta, guardandomi avidamente.

"Oh, ciao" lo salutai debolmente. Le miei guancie si tinsero di rosso sotto il suo sguardo intenso.

"Zayn è qui? Sono andato a casa sua, ma non c'è" chiese Harry, prima di aggirarmi ed entrare in casa. Nervosamente, chiusi la porta e mi voltai verso di lui. Mi sentii a disagio quando compresi che ero da sola a casa con lui, ma subito pensai che se Hannah potesse stare in una stanza con tutti i membri degli One Direction, io sarei stata in grado di gestire Harry.

"Ehm, ha portato Hannah fuori. Però, ehm, non so dove sono andati. Mi dispiace" mi strinsi nelle spalle in silenzio.

"Grande. Bhe, non risponde al telefono, quindi..." Harry si leccò le labbra con disinvoltura prima di lasciarsi cadere sul divano. Oh, proprio come se fosse a casa sua...

"Posso provare a chiamare Hannah" suggerii, volendo solo che se ne andasse da casa mia. Tirai fuori il cellulare, componendo il solito numero.

Squillo.

Squillo.

Squillo.

Segreteria telefonica.

"Ehy, qui è Hannah! In questo momento non posso rispondere al telefono, ma puoi lasciare un-" Spensi il telefono. Sospirai rimettendo il telefono nella tasca posteriore con un sospiro di delusione.

"Non risponde nemmeno lei..." mormorai.

"Beh, se è con Han prima o poi tornerà. Ti dispiace se resto qui?" non lo stava chiedendo.

"Bhe, dovrei andare a lezione..." Lo informai nervosamente, muovendo i piedi.

"Ehy, puoi perdere la lezione e stare con me, amore" appoggiò la testa sul cuscino e i piedi sul divano. Lo guardai mentre giocherellava con i suoi riccioli prima di girarsi a guardarmi.

"Bhe, io veramente non dovre-"

"Salta la lezione, Claire" Sapevo che se Hannah fosse stata in questa posizione, avrebbe detto di no. Lei sicuramente non lo avrebbe fatto. Ma questo andava contro la mia natura.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant