8. Not Alone

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NOT ALONE



Niall mi si avvicinò lentamente. Si accucciò affianco a me, attento a lasciare un po’ di distanza. Aprì la bocca per parlare, ma esitò.

"Pensi di riuscire a stare in piedi?" Chiese a bassa voce. Annuii cercando di spingermi da terra. Tremai leggermente. Niall non fece niente per aiutarmi, mi fissava con un leggero luccichio di simpatia negli occhi.

Finalmente mi alzai, grazie all'aiuto del muro di mattoni. Niall mi guardò e scosse la testa prima di farmi cenno di seguirlo. Volevo scappare via, ma non ci provai. Non ero in forma per fuggire da Niall. Lo seguii lungo il vicolo e sulla strada.

Niall mi si avvicinò lentamente, ma non fece niente per aiutarmi. Era come se volesse farlo, ma c'era quella barriera invisibile. Dopo circa un isolato, si fermò davanti ad una piccola vettura sportiva nera. Aprì la porta posteriore per me, e mi guardò finché non entrai dentro.

Viaggiammo in silenzio. Non avevo idea di dove mi avrebbe portato. Quando ci fermammo davanti ad un condominio, a circa un chilometro e mezzo più tardi, Niall mi aprì la porta, ma ancora una volta non fece niente per aiutarmi.

Mi condusse verso l'ascensore all'interno dell'edificio.

"Dove mi stai portando?" Chiesi quando si aprì l'ascensore. Niall uscì e mi fece cenno di avvicinarsi. Bussò alla porta e attese.

Pochi secondi dopo la porta si aprì grazie ad un ragazzo che avevo visto quella notte. Aveva gli occhi azzurri e i capelli castani. Forse era Louis.

"Niall? Non sapevo saresti venut-" Si fermò quando mi guardò. Si voltò verso Niall.

"Che diavolo sta succedendo? Zayn sa che è qui?" Rimase a bocca quando Niall da dietro di me, gli disse qualcosa. Lo seguii goffamente dentro casa.

"Louis, fa venire El per ripulirla." Mormorò Niall. "Ti spiego tutto quando lascia la stanza." Louis annuì.

"Eleonor." Chiamò. La casa era arredata bene. L'appartamento era abbastanza grande.

L'altro ragazzo, quello riccio che aveva portato a casa sua Claire, guardò Niall, Louis e poi me. Il suo ghigno cambiò.

"Non chiamarmi come un cane, Lou." Una ragazza alta e magra, lo prese in giro. Il suo sorrise si spense quando mi guardò.

"E questo-?" Non finì la frase.

"Sì." Rispose Louis. "Ti dispiacerebbe portarla nella stanza degli ospiti per pulirla?" La sua voce si addolcì.

"Nessun problema!" Ridacchiò. Mi avvolse un braccio intorno alle spalle, portandomi in una stanza. 

"Sono Eleonor!" Squittì con un sorriso dopo aver chiuso la porta.

"Hannah." Risposi a bassa voce.

"Oh, so benissimo chi sei." Mi fece l'occhiolino. Guardò i miei lividi.

"Posso?" Chiese indicando lo stomaco. Annuii mentre mi sollevava la camicia leggera.

"Mi dispiace davvero per quello che ti è successo, Hannah. Mi dispiace davvero che qualcuno dei ragazzi abbia messo gli occhi su di te, soprattutto Zayn." Sussurrò con rammarico.

"Che cosa vuoi dire?" 

"Bhe, sono qui da molto tempo quindi li conosco bene. Tutti i ragazzi sono un po’ possessivi. In realtà questo è un eufemismo. Siamo sotto il loro potere, Hannah. Tra tutti, Zayn è, ehm, il più appassionato." Disse piano.

"Appassionato?"

"Voglio dire, lui si arrabbia facilmente. Non ho parlato molto con gli altri ragazzi. Sai, io sono di Louis." Eleonor scrollò le spalle.

"Oh?" Rimasi senza fiato. Ecco perché Niall non mi parlava o toccava. Eleonor cominciò a togliere la sporcizia sul viso e sulle braccia.

Eleonor fece degli impacchi di ghiaccio per aiutarmi con il dolore. Cercò anche un paio di vestiti, siccome quelli che indossavo erano sporchi e strappati.

"So che fa schifo per te, essere nel mirino, ma devo dire che sono contenta che ci sia anche tu. Sono contenta di non essere più l'unica." Sussurrò.

"Che cosa vuoi dire?" Chiesi.

"Bene, Louis è l'unico tra i ragazzi ad avere una ragazza. Tutti gli altri si scopano ragazze a caso. Tu sei la prima che conosco. Sono felice di non essere più sola." Sorrisi di rimando.

"Sì, certo. Mi ha visto con un altro ragazzo." Mi strinsi nelle spalle. Lei rimase a bocca aperta.

"Che cosa hai fatto?"

"Lui non mi aveva ancora segnato. Non avevo ancora accettato il mio destino. Avevo troppa paura di tornare a casa da sola. Avevo paura che mi avrebbe trovato. La mia compagna di stanza doveva accompagnarmi, ma una mia amica si è ammalata, così ha chiesto a uno dei suoi amici di accompagnarmi."

"Lo avresti dovuto dire a Zayn."

"Avrebbe aiutato?" Chiesi dubbiosa.

"No, credo di no." Sospirò sconfitta.

"In realtà, mi ha dato uno schiaffo e poi mi ha segnato. Quello che ho fatto dopo l’ha fatto arrabbiare." Accennai.

"Che cosa hai fatto?" 

"Sono andata a vedere come stava Andrew. Dovevo assicurarmi che era ok. Liam e Niall...stavano... picchiando Andrew. Zayn si è arrabbiato perché ero preoccupata. E per questo ha fatto ciò che ha fatto." Indicai il mio corpo.

"Oh mio Dio. Povero ragazzo. Non eri nemmeno segnata, come poteva saperlo?" Rimase a bocca aperta. Scossi la testa.

"L’hanno lasciato in un cassonetto. Devo tornare indietro." Decisi.

"Non puoi!" Urlò. Annuii.

"Chiamerò la mia amica Claire, così controlla lei." Cambiai idea. Eleonor aveva ragione, per me tornare indietro sarebbe stato un suicidio. Il telefono però non c'era da nessuna parte.

"Merda, deve averlo preso lui." Sibilai. Eleonor si morse il labbro e guardò la porta.

"Ecco." Mi porse il suo Iphone. "Usa il mio. Ma fai in fretta. Se lo scoprono, siamo morte." Annuii velocemente e composi il numero di Claire.

"Pronto?" Chiese.

"Claire, sono io."

"OhmioDioHannahstaibenedoveseiora?" Gridò.

"Claire. Calmati. Sto bene per ora. Ti spiegherò tutto quando torno a casa, ma ho bisogno che tu faccia qualcosa per me." Pregai.

"Hai un sacco di spiegazioni da darmi." Sbottò lei.

"Lo so. Puoi andare a controllare Andrew? L’hanno gettato in un cassonetto a pochi isolati dalla classe." Sussurrai.

"Che diavolo è successo, Han? Dove sei?"

"Non lo so. Ti spiego quando torno. Basta che vai a vedere Andrew." La porta si spalancò e mi bloccai. Zayn mi fissava, con il telefono tra le mie mani.

"Hannah? Hannah, che cosa sta succedendo?"

"Devo andare Claire." Sussurrai.

"Tesoro, dà il telefono a Eleonor." Disse piano. La sua voce era troppo calma e serena.

"E' m-mio." Mentii. Lui scosse la testa tirando fuori il mio cellulare.

"Stronzate. Questo è il tuo. Dai il telefono a Eleonor." Comandò. Consegnai il telefono a Eleonor. Zayn fece segno di seguirlo.

"Con chi eri al telefono?" Chiese Zayn.

"La mia compagna di stanza, Claire." Risposi. Niall aggrottò la fronte.

"Ma non avevi detto che hai perso il tuo telefono?" Chiese Zayn.

"L'ho fatto."

"Allora, ora dove si trova il tuo telefono?" Vidi Elonor guardare verso il basso.

"Dove?" Scattò Zayn. Niall annuì comprensivo. Louis aveva il volto serio mentre guardava la sua ragazza.

"Eleonor, aspettami nella nostra camera da letto." Comandò.

Eleonor entrò in una stanza. Non poté fare a meno di stare male per lei, stava solo cercando di aiutarmi.

"Dai, ce ne andiamo." Informò Zayn.

"Ora torno, ragazzi. Devo occuparmi di una cosa." Disse Louis freddamente mentre si alzava.

Louis entrò nella stanza di Eleonor e chiuse tranquillamente la porta. Seguii rapidamente Zayn fuori dall'appartamento. Non volevo sentire ciò che accadeva a Eleonor.

grazie a tutte le persone che stanno leggendo e votate i capitoli. grazie mille <3

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Where stories live. Discover now