Monster Inside Him [ita] (COMPLETA)

23. Expulsion

EXPULSION

La domenica passò lentamente. A malincuore chiamai Zayn per darci un'altro appuntamento, tutto deciso da lui ovviamente.

Quando arrivò il lunedì, dovetti alzarmi presto per andare a scuola. Certo, non era ancora pomeriggio ma era da tanto tempo che non mi presentavo all'Università.

Entrai i cucina e mi preparai una tazza con dei cereali. Mangiai lentamente mentre aprivo la posta. Aprii tutte le lettere indirizzate a me. Fatture, lettere da parte della mia famiglia e una della scuola.

'E' con profondo rammarico che la informiamo che Hannah Olson, è stata espulsa dalla London University a causa di numerose assenze e scarsa partecipazione. Mr/mrs Olson non è la benvenuta a partecipare alle attività accademiche connesse con L'Università di Londra. Quando inizierà il prossimo semestre, Mr/Mrs Olson è benvenuta a ricominciare l'anno all'Università.
Cordiali saluti,
Micheal Richards'

Guardai in stato di shock la lettera. Cazzo, mi avevano cacciato dalla London University. Il resto della lettera spiegava come avere i soldi, che avevo versato per l'iscrizione, indietro.

Merda, che dovevo fare?

Ero fottuta.

Non solo i miei genitori mi avrebbero uccisa, ma sarebbero stati anche molto delusi. Avevo fallito al college. Avevo fottutamente fallito.

Che cosa potevo dirgli? Oh sì, mi hanno cacciato dal college perché il mio ragazzo troppo possessivo, mi ha rapito un po' di volte. Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo. E non potevo nemmeno fingere di continuare ad andare a scuola, visto che sicuramente avevano ricevuto la stessa lettera.

Non avevo nemmeno la forza di piangere. Tutto quello che potevo fare per ora, era piegare la lettera e metterla in tasca con un sospiro. Dovevo tornare negli Stati Uniti.

La mia famiglia mi mancava così tanto.

Mi mancavano i miei vecchi amici.

Mi mancava la mia vecchia vita.

Non era strano il fatto che non volessi lasciare Londra? Forse era per l'avventura che stavo vivendo. Forse era per la mia amicizia con Claire.

Forse era per Zayn...

Ma io non volevo tornare negli Stati Uniti. Finalmente ero indipendente (non del tutto..). Non ero pronta a lasciare questa vita. Voglio dire, Claire e io eravamo diventate davvero amiche.

Iniziai a pensare. Forse se trovavo un lavoro, potevo aiutare Claire con l'affitto nel caso i miei genitori avessero rifiutato di mandare i soldi.

Ma chi voleva assumere una ragazza straniera, che per altro era stata appena cacciata dal suo primo anno di Università? Hmm, forse non ero così tanto indipendente.

Quando Claire entrò in cucina, le porsi la lettera in silenzio. Non disse niente mentre leggeva, e quando la piegò l'abbracciai. Sentivo le sue lacrime calde sulla mia spalle, ma non piansi. Avevo pianto troppe volte in quest'anno, e se questa lettera non significava nulla per me, era arrivato il momento di cambiare vita. Partendo dall'essere forte e non agire come una bambina per tutto il tempo.

Mi restituii la lettera e con calma si asciugò gli occhi.

"Troveremo un modo, Hannah. Troveremo un modo..." mormorò con calma. Presi la lettera mettendola di nuovo in tasca.

"Ho... ho solo bisogno di stare da sola. Devo chiamare i miei genitori prima che controllino la posta" sussurrai. Non avevo mai parlato con i miei genitori al telefono, ed ora li stavo per chiamare per dirgli che ero stata cacciata dall'Università, quella in cui avevano speso tanti soldi.