19. Trying

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TRYING


Non ci potevo credere, stavo baciando Zayn. Non era come le altre volte, quando lui mi attaccava al muro e premeva con forza le sue labbra sulle mie, quando non avevo scelta, quando mi faceva sentire sporca. No, ero in piedi, con il suo corpo vicino al mio, le mie mani aggrovigliate nei suoi capelli, le sue mani sulla mia vita e le nostre labbra che si muovevano in perfetta sincronia.


Sembrava quasi buono. Mi piaceva sentire la sua lingua leccare il contorno delle mie labbra. Mi piaceva quando le mie labbra sembravano adattarsi alle sue come una chiave ed una serratura.


Senza il permesso del mio cervello, dalla mia gola fuoriuscì un gemito. Immediatamente sentii il sorriso di Zayn sulle labbra, mentre si spingeva oltre, approffondendo il bacio.


Mi allontanai tirandolo via. Non volevo dare l'idea sbagliata... Voglio dire, gli stavo dando una possibilità ma solo perchè ero costretta.


Zayn mi sorrise felicemente, no il solito ghigno arrogante.


"Andiamo, andiamo." Mormorò, afferrando la mia piccola mano. Sorrisi tra me e me. Quel bacio lo aveva colpito.


"Dove stiamo andando?" Chiesi.


"E'una sorpresa." Sbottò.


"Gesù, sei così permaloso..." Mormorai. Rimase in silenzio mentre mi conduceva sulla sua auto, tenendomi la portiera aperta.


"Che gentiluomo." Approvai indicando la portiera della macchina.


"Zitta e sali in macchina." Grugnì, con un sorriso irresistibile sulle labbra. 


Chiuse bene, sbattendo la portiera prima di sedersi al posto del conducente. Ci fermammo davanti a un piccolo ristorante molto carino, ovviamente di proprietà privata e ovviamente, non molto noto. Non c'era una fila per entrare, non c'erano grandi macchine nere parcheggiate davanti e senza vicoli intorno. Questo non sembrava il tipo di posto per un appuntamento, ma restai zitta.


Mi aiutò a scendere dalla macchina in silenzio, avvolgendo il suo braccio intorno alla mia vita possessivo. Mi lasciai tirare verso il ristorante. Mi teneva con una presa salda, per assicurarsi che non potessi lasciarlo.


"Un tavolo per due." Mormorò alla padrona di casa. Lei annuì e cominciò ad analizzare la lista dei tavoli, prima di sospirare spaventata. Appena vide Zayn con la mascella contratta, spalancò gli occhi.


"S-subito, signore." Sussurrò nervosamente. Zayn rise, amando il controllo che aveva su tutti i cittadini di Londra.


"Beh, io non ho tutto il giorno!" Scattò verso di lei, fingendo si essere arrabbiato per vedere la sua reazione. Chiunque poteva capire che era arrabbiato e che stava per fare qualcosa, ma io lo conoscevo abbastanza bene. Potei vedere nei suoi occhi una luce di divertimento, a lui piaceva avere il potere su tutto e tutti.


"Smettila!" Sibiliai schiaffeggiando il suo petto. Rapidamente mi afferrò tirandomi verso di lui, la mie schiena era contro il suo petto.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Where stories live. Discover now