40. Reconnection

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RECONNECTION


"Non capisco che devo fare" mormorai alzando le sopracciglia cercando di concentrarmi di più. Zayn emise un gemito di frustrazione, passandomi l'opuscolo.

"Ho cercato di spiegartelo. Leggi questo, forse capisci" Spinse l'opuscolo verso di me. Appoggiai la schiena allo schienale della sedia, guardandolo. "L'ho letto, Zayn!" Lanciai l'opuscolo verso di lui che si alzò dalla sedia.


"Sai cosa? Capirai meglio quando ci giocheremo. E' difficile da fare con due persone, quando arriveranno i ragazzi giocheremo insieme" Decise, rinunciando. "Non so nemmeno perché devo imparare questo gioco, sembra stupido" Mi sentii offesa che un gioco da tavolo fosse in grado di superarmi, non potei fare a meno di arrabbiarmi.


"Non è un gioco stupido. E' molto divertente se si sa come giocare, tesoro" disse. Zayn aveva poca pazienza, quindi era meglio finirla lì.
"E' un gioco stupido. Non ne ho mai sentito parlare. Lo ha inventato sicuramente un ragazzo inglese" Ma continuai insistendo.


"Va bene Hannah. In America avete Risk*. Non ne hai mai sentito parlare, ma è un gioco internazionale" rispose, mettendo la scatola tra gli altri giochi che aveva: poker, scacchi, Risk e Mastermind; gli unici giochi a cui non sapevo giocare.


Avevamo deciso di non uscire per aumentare la mia capacità nei giochi da tavolo. A quanto pare, avevo talmente fatto innervosire e stressare Zayn, da aver bisogno di una pausa per rilassarsi.


"Non devo nemmeno preoccuparmi d'insegnarti gli altri giochi altrimenti il mio cervello va a farsi fottere, okay?" Guardò prima me e poi i suoi giochi. "E vorrei fottere un'altra cosa"


Gli sorrisi sperando di alleggerire la conversazione. Gemette di nuovo. "Tesoro, se mi tenti, non sarò in grado di controllarmi e non voglio farti male" Parlò lentamente, come se stesse spiegando qualcosa ad un bambino.


Scossi la testa verso di lui, che ondeggiò.
"Che ne dici se ci rinfreschiamo un po', e io preparo il pranzo?" suggerii. Iniziai ad avvicinarmi alle mensole, ma la mia attenzione fu attirata di nuovo dalla risata di Zayn che echeggiò per tutta la stanza.


"Ma che fai, mi prendi per il culo?" sbottai, sapendo benissimo cosa avrebbe risposto. Ogni volta che ci provavo, rideva di me.


"Vuoi cucinare? Ma per favore" Ovviamente non poteva di certo perdere l'occasione per prendere in giro la mia poca capacità in cucina.


"Per tua informazione, posso benissimo fare un panino. Grazie tante" Tornai a guardare le mensole, che sembravano vuote. Aprii il frigorifero, trovandolo vuoto. Niente cibo.


"Dov'è andato tutto il cibo? Giuro che l'ultima volta che ho controllato c'era" Mi voltai verso Zayn, che si asciugava gli occhi dal ridere.


"Lo abbiamo mangiato, idiota" Alzai gli occhi al cielo.


"Quando sei andato l'ultima volta a fare la spesa?"


"Non l'ho mai fatta, Eleanor va sempre per tutti noi. A lei non importa" Si strinse nelle spalle. Lo fissai in stato di shock. Come può una persona che vive da sola non essere mai andato a fare la spesa?


"Beh, so cosa faremo oggi" Decisi.


"E che cosa? La spesa? Tesoro, puoi benissimo immaginare le facce sotto shock dei cittadini quando beccheranno Zayn Malik in fila per prendere il pane" Sbuffò. "Basta avvisare El"


"No, ho già deciso e posso essere molto persistente, quindi smettila" dissi. Andai verso la nostra camera da letto per cambiarmi. Mi seguii fermandosi sulla soglia, guardandomi mentre facevo scivolare i pantaloni della tuta per indossare un paio di jeans e una maglietta. Entrai in bagno per truccarmi. Mi seguii anche lì, fermandosi sulla soglia.

Monster Inside Him  [ita] (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora