Emise un lamento quasi impercettibile: non avrebbe dato a Simon la soddisfazione di vederlo sopraffatto dal dolore.

Simon si avvicinò a grandi falcate, l'espressione furiosa in viso.

Con la grande mano callosa gli afferrò il collo, come se Harry non stesse già soffocando.

Il riccio strinse i denti socchiudendo gli occhi mentre Simon avvicinava il viso al suo.

-Non ti azzardare mai più a parlarmi in questo modo. Tu non sai di cosa sono capace, impiastro inutile. Se non fosse per motivi più grandi ti avrei già ammazzato con le mie mani - lo disse con tanta freddezza e serietà che fece quasi paura ad Harry che, però, non sì lasciò abbattere mantenendo fisso il suo sguardo verde in quello dell'uomo.

Simon comunque strinse la mano sul suo collo tanto che Harry iniziò a vedere puntini colorati davanti a lui, continuò a prendere piccoli respiri mentre il suo cervello lavorava sempre più lentamente a causa della mancanza d'ossigeno.

Ribellati Harry, avanti continuava a ripetersi.

Ma come poteva ribellarsi se non poteva nemmeno respirare?

È finita.

I suoi pensieri volarono subito a Louis, il suo bellissimo Louis.
Si riportò alla mente la sua immagine nitida, il suo sorriso luminoso e i suoi occhi, quanto amava quegli occhi.

Sorrise leggermente, sarebbe morto felice con l'immagine degli occhi di Louis impressa nella mente.

Ma...

-Basta così - disse la donna con tutta calma, la voce piatta rimbombò tra il ghiaccio come se avesse urlato.

Solo a quelle parole Simon lasciò la presa.

Harry cadde a terra tossendo e annaspando in cerca d'ossigeno.

Prese grandi boccate d'aria ignorando lo stridore che essa procurava alle pareti della sua gola.

Da quando l'aria ha un così buon sapore?

-Portatelo qui - ordinò la donna e subito venne afferrato e trascinato fino ai gradini che conducevano a quel trono di ghiaccio.

In un primo momento si accasciò sui gradini ma con uno sforzo riuscì a sollevare almeno il busto fronteggiando la donna di fronte a lui.

Vista da vicino appariva ancora più bella e...letale.

-Chi sei? - chiese guardandola negli occhi verdi, così diversi dai suoi.

La donna ridacchiò puntandogli sulla gola la punta affilata di quella che sembrava una lunga bacchetta cristallina.

-Sei ancora così sfacciato? -

Harry non rispose mentre sentiva la lama accarezzare la sua pelle.

-Avevi ragione Simon, è proprio come lo avevi descritto: coraggioso e stupido allo stesso tempo. Parlami un po' di lui - disse non distogliendo mai lo sguardo dal giovane, quasi studiandolo. -Sono Xenia comunque.-

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry Stylinsonحيث تعيش القصص. اكتشف الآن