Louis gli prese il volto tra le mani, ignorando il continuo della frase, cercando in qualche modo di tranquillizzarlo.

-Haz, dimmi cosa hai sentito-

-Prima giura che farai ciò che ti dirò -

Louis sospirò
-Okay, lo giuro. Ora spiegami-

Il principe lo baciò, un bacio disperato che fece crescere un po' di angoscia dentro Louis.

Lo stava facendo preoccupare e non poco.
Louis lo strinse.

Harry lo guardò negli occhi, il verde spento.

Louis gli afferrò la mano per poi baciarne le nocche, voleva dargli sicurezza.

Il riccio prese un respiro tremate.

-Stiamo per entrare in guerra. E io, come principe, sarò in prima linea, in testa al battaglione -

Louis lo guardò con occhi spalancati.

È così che ci si sente quando il mondo ti crolla addosso?

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•Green Castle, Cittadella. La sera dopo•

Louis si passò una mano nei capelli sbuffando in pensiero mentre guardava per l'ennesima volta fuori dalla finestra della sua piccola casa. Un po' arrangiata e rudimentale per sua madre e le sue sorelle ma comunque, casa.

Fuori era già calata la sera e una pioggia incessante si stava abbattendo sul regno.

-Sta tranquillo, Lou. Tra poco arriveranno- lo rassicurò Jay, sua madre, mentre acconciava i capelli di Daisy in una treccia.

Louis si voltò guardando le donne della sua vita: sua madre, le gemelle Daisy e Pheobe, Fizzy e Lottie.

Il suo animo si rabbuiò al pensiero di non riuscire a metterle in salvo dall'imminente guerra.

Louis non era un soldato, non lo avevano aureolato appunto perché era l'unico uomo della famiglia e la sola fonte sicura di cibo e un po' di soldi.

Le amava così tanto.

-Dovrebbero essere già qui - ribatté tornando a guardare fuori dalla finestra.

Strinse gli occhi per riuscire a vedere attraverso la pioggia fitta e il buio della sera. La strada era deserta, nemmeno un'anima viva, nulla di nulla.

Poi, però, ad un tratto dei movimenti riuscirono ad attirare la sua attenzione.

-Oh Dio, sono arrivati - esclamò, quasi con un sospiro di sollievo, per poi correre ad aprire la porta di legno facendo entrare tre figure coperte da un mantello e un cappuccio.

-Finalmente! Mi stavo preoccupando! - disse Louis mettendosi una mano sul petto.

Le tre figure si tolsero i cappucci rivelando i solo volti.

-Scusa Lou, abbiamo avuto qualche problema con i cavalli e la pioggia - spiegò Liam scuotendo i capelli bagnati e guardandolo con profondi occhi scuri.

-Poi Niall non voleva lasciare in pace la ragazza della locanda - continuò Zayn scompigliando i capelli biondi di Niall a cui si imporporarono le guance.

-Ma cosa vai a dire stolto! - esclamò tirando fuori da sotto al mantello due sacchetti di iuta di media dimensione, passandoli a Jay.

-Comunque, ecco a te Jay, direttamente dalle scorte reali -

Gli occhi di Jay si illuminarono alla vista del contenuto di quei sacchetti.

-Oh, che Dio vi benedica ragazzi, con questi ci farò una bella zuppa. Andate pure a scaldarvi davanti al fuoco, siete invitati per cena. - disse leggera stringendosi al petto i sacchetti.

I'll burn the ice down only to see your eyes ~ Larry StylinsonWhere stories live. Discover now