Charlotte.(40)

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Una settimana dopo

Bellamy pov

Sospiro mentre guardo l'orologio della libreria.
Le 16:30.
Scrivo un messaggio ad Echo dicendole di non venire e che farò doppio turno.
Tornare a casa sarebbe inutile.
Sono riuscito a non parlare con Clarke fino ad ora, posso anche evitarla per sempre.
Però... mentirei se dicessi che non mi manca.
In che cazzo di guaio mi sono cacciato?

《Che ti succede?》mi chiede Charlotte.
scuoto la testa.
《Niente che ti riguarda.》dico secco.

Due ragazzi ,dell'età di Charlotte e dai capelli castani, entrano in libreria.
Uno di loro, che non alza la testa dal cellulare, va dritto al cesso.
Ovviamente.
L'altro va dritto verso gli scaffali dedicati alla fantascienza.
《Bellamy è da una settimana che non dici niente e fai doppi turni, sei sicuro di stare bene?》insiste Charlotte.
Sospiro
《Charlotte non c'è niente che non vada, sono solo un po' stanco.》

Uno dei due ragazzi si avvicina a me e mi mostra il libro che ha scelto.
The 100.

Ironia della sorte amico.

Prendo il libro e lo metto in busta.
Mi faccio dare i soldi e spero che quel ragazzino se ne vada subito con il ricordo ,sbiadito, che ho della donna dagli occhi oceano.

Il ragazzo, ovviamente, rimane fermo ad aspettare quello che credo sia suo fratello.
Rimango a fissarlo per pochi secondi poi sposto la testa da un'altra parte.
《Ti devi prendere dei giorni di pausa.》mi dice Charlotte《Si vede che sei tormentato da qualcosa.》
sbuffo divertito
《Diciamo che devo ancora sconfiggere i miei demoni.》le dico e lei mi sorride poco convinta.
I due ragazzini escono dalla libreria senza proferire parola.

《Vai a casa. Che io sappia anche Echo lavora qui.》

Mi giro a guardare la finestra.
Parli del diavolo e spuntano le corna.
Ovviamente Echo non ha letto il mio messaggio.
Sta per entrare quando la vedo fermarsi e girarsi verso qualcuno al di fuori del campo visivo della finestra.
Quando finalmente riesco a vedere chi è questo qualcuno, cado dalla sedia.
《Clarke giusto?》mi sussurra Charlotte.
Non mi rialzo e rimango sotto al bancone.
Se poi si girasse e mi vedesse? Sarebbe la fine.
《Si.》dico.
《Echo è la tua ex giusto?》chiede Charlotte.
《Si.》
《Tu e Clarke avete litigato e non vi parlate da una settimana.》
Beh, che delicatezza.
《Si.》
《E... ora lei sta parlando con la tua ex.》
Deglutisco.
《Si.》
Lei guarda loro e poi me.
Da due colpetti al bancone e si allontana da esso.
《È stato bello conoscerti.》

《No, aspetta. Charlotte. Dove vai?》Apre la porta della libreria e esce.
No, no, no.
Sta parlando con loro...

Sono morto.

Clarke pov

Questa si potrebbe considerare la settimana peggiore che io abbia passato da quando sono arrivata a Brooklyn.
Ho passato interi giorni ad evitare sia Lexa che Bellamy.
Cosa quasi impossibile visto che con una ci lavoro e con l'altro vivo nello stesso palazzo.
Per chi sa quale miracolo ho evitato anche i bar...
E dire che io non credo nei miracoli.
Sospiro.
In che cazzo di guaio mi sono cacciata?
So che alla fine arriverà la resa dei conti.
Devo pur parlare con Bellamy.
Ma non voglio.
E sono certa che anche lui non voglia.
Mentirei, però, se dicessi che non mi manca.
Mantengo la testa bassa finché non sento una voce chiamarmi
《Clarke?》
Alzo lo sguardo e vedo Echo.

《Che ci fai qui? Da quanto tempo non ci sentiamo》dice in tono dolce
Sforzo un sorriso.
Lei non c'entra nulla con tutti i miei problemi.
È solo l'ex del ragazzo che tecnicamente io starei "frequentando" o almeno è quello che direi se Bellamy non mi avesse detto chiaro e tondo che non vuole avere niente a che fare con me.
《Ciao Echo.》dico《Stavo tornando a casa in realtà.》

《Beh, io stavo andando a lavorare, vuoi entrare?》mi chiede 《dentro c'è una macchinetta del caffè, ci possiamo fare 2 chiacchiere.》
Non mi ero accorta di essere arrivata ad Arkadia.
E se Bellamy fosse dentro?
No. Non posso, non sono pronta a riaffrontarlo.
《Vorrei ma devo proprio andare ora》
Lei mi studia con lo sguardo per qualche secondo
《C'è qualcosa che no-》non riesce a terminare la frase che qualcuno esce dal negozio.
Charlotte se non sbaglio. Era la ragazzina che parlava con Bellamy quando sono venuta ad aiutarlo.
《Ciao Echo.》dice《Tu non dovresti lavorare? Perché non entri?》chiede sorridendo
《Si, vengo subito stavo sol-》
《No, no. Devi andare ora》dice Charlotte tirando Echo per il polso《Indra si arrabbierà se sa che non lavori da quasi tutta la settimana.》
Tutta la settimana?
Apre la porta e tira Echo dentro.
《Scusami Clarke io dev-》
Charlotte non la lascia finire e le sbatte la porta in faccia.
《Tu.》dice indicandomi《Vieni con me.》

Mi trascina per il marciapiede finché non siamo più nel campo visivo delle finestre della libreria.
《Sei Charlotte giusto?》chiedo
Lei annuisce《Io dovrei tornare a casa, forse mi hai confuso con qualcun altro.》dico.

Magari, tanto che ci sei, potresti imparare le buone maniere ragazzina.

《Che state combinando?》La guardo confusa
《Ti sembra che risolva qualcosa ignorarvi così?》
Sospiro.
Ovviamente si tratta di questo
《Senti...》
《No. Adesso tu ascolta me.》
Ha carattere la ragazza, è da riconoscere.《Non risolverà niente ignorare il problema. Non so cosa sia successo, ma non lascerò che il ragazzo che mi ha salvato la vita soffra.》
《Salvato la vita?》
Lei mi guarda a occhi bene aperti.
Come se si fosse appena resa conto di quello che ha detto.
《Non stiamo parlando di me.》dice con voce fredda.
《No, no. Hey...》mi inginocchio in modo da arrivare alla sua altezza《Puoi dirmi tutto.》
《No.》dice secca 《Non importa.》
Prende un respiro profondo e poi continua《Devi parlare con Bellamy.》dice e io sospiro
《Charlotte...》
《No. Ti prego fallo per me. Bellamy è distrutto, è da una settimana che fa doppi turni e.. e si comporta in modo strano. Ti prego Clarke.》
È normale no?
In una situazione del genere in che altro modo si può reagire?
Mi alzo da terra.
《Charlotte, credimi se ti dico che parlare non servirà a niente.》mi giro verso la libreria.
《Sono io la causa della sua sofferenza...》con la coda dell'occhio riesco a vedere Echo aiutare qualche bambina a scegliere il libro da prendere, sospiro.《Non il rimedio.》

Charlotte sbuffa e corre verso la libreria.
Ma che cazzo ha in mente?
Guardo l'orologio per vedere l'orario.
Sbuffo ricordandomi che è rotto.
Cerco il cellulare nella borsa ma non lo trovo.
《Dove cazzo sei?》dico frugando nella borsa.

Magari l'avrò lasciato a Polis.

Bellamy pov

《Bellamy credi davvero che io non sappia che sei nascosto sotto al bancone?》mi dice Echo mentre, la bambina che stava aiutando, esce dalla libreria.
Mi alzo guardando la finestra, nessuna traccia né di Charlotte né di Clarke.
Sospiro.
《Sono solo caduto. Non mi stavo nascondendo》dico
《Beh, sei rimasto per terra per un bel po' di tempo sai?》mi dice sorridendo
Faccio spallucce.
《Il pavimento è comodo.》
Lei ride per qualche secondo poi sospira come se si fosse appena ricordata di qualcosa
《Senti Bellamy, c'è una cosa che devo dir-》
《Bellamy!》Charlotte entra nella libreria interrompendo Echo.
Echo la guarda furiosa
《Mi fai finire almeno una fras-》
《Non c'è tempo.》dice Charlotte ansimando per la corsa che ha fatto
《Bellamy vieni con me.》mi tira per il braccio fuori dal bancone, poi si ferma a guardare la finestra
《Charlott-》
《Aspetta.》mi zittisce lei.
《Ok, ora!》dice per poi tirarmi fuori dalla libreria.
《Charlotte ma che cazzo fai?!》dico io.
《Non è ho la più pallida idea.》risponde lei sorridendo.《Ciao!》rientra nella libreria.
Sbuffo.
《Dove cazzo sei?》esclama qualcuno all'improvviso.
Mi giro e vedo Clarke frugare nella borsa.
Cazzo.
Sto per andarmene quando lei alza lo sguardo.

I nostri occhi si rincontrano dopo una settimana d'assistenza.

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Spazio autrice.

Questo finale fa incazzare me, figuriamoci voi.
Comunque, penso che da adesso in poi vedrete più pov a capitolo e ... niente. Avevo solo questo da dire😶

ɪ ᴄᴀɴ'ᴛ ᴘʀᴇᴛᴇɴᴅ. (in Revisione)Where stories live. Discover now