ɪ ᴄᴀɴ'ᴛ ᴘʀᴇᴛᴇɴᴅ. (in Revisione)

goodnight Clarke.(38)

Clarke pov

Dopo che Bellamy sparisce in cucina, io mi siedo a tavola.
Vedo Lexa bere un po' d'acqua. Non sembra a suo agio, beh, chi lo sarebbe in mezzo a degli sconosciuti?
《Lexa tutto bene?》le chiedo.
《Si, credo.. sono solo un po' stanca.》
Le vorrei dire qualcosa ma Murphy ci interrompe
《Piacere, John. Per gli amici Murphy.》dice sorridente a Lexa.
Lei sorride e dice
《Lexa.》
Li lascio conversare e ascolto la conversazione in silenzio.
Ad interromperci ,però, giunge Raven
《Allora Lexa, come hai conosciuto la nostra Griffin?》
《Stava imprecando al telefono》dice lei ridacchiando.
《Chi non lo farebbe?》chiede Murphy ironico e Raven accenna una risata.
grazie tante Lexa.
《Le serviva un lavoro così le ho detto che a Polis serviva una cameriera.》
《Cioè hai offerto lavoro a una totale sconosciuta?》chiede Raven.
Lexa annuisce
《Il lavoro non è sacro Raven.》Le dice Murphy.
《Prova a dirlo un'altra volta e ti spacco quella faccia da scarafaggio che ti ritrovi》risponde lei
《Aggressiva la ragazza.》dice Lexa ridacchiando.
Murphy passa lo sguardo da Raven a Lexa e dice:
《Non sai quanto.》un ghigno gli si forma in viso.
Raven alza gli occhi al cielo.
《Clarke dov'è il bagno?》mi chiede Lexa guardandosi attorno in cerca di quest'ultimo.
《La porta affianco alla cucina,》le indico la porta, lei mi fa un cenno e se ne va.
《Murphy puoi andartene a fanculo un attimo?》chiede Raven quando Lexa è ormai lontana.
《Sempre cordiale te eh?》dice lui alzando gli occhi al cielo.
Si alza dalla tavola e si allontana anche lui.
Raven guarda Murphy andarsene e, quando si è assicurata che siamo sole, si gira di scatto verso di me.
《Tu e Bellamy.》dice.《Da quanto?》chiede.
Davvero era così chiaro?
《In che senso?》chiedo con aria indifferente.
lei sospira.
《Posso capire tutti gli altri ma io ti sembro così stupida?》
Tanto la verità salterà fuori comunque giusto?
Inutile nasconderla.
《Se ci sei arrivata solo ora ci sarà un motivo.》dico facendo spallucce e sorridendo.
Lei mi guarda a bocca aperta
《Tu sei pazza.》dice《Anzi, fuori di testa.》
Sbuffo divertita.
《Certo che questo palazzo è proprio un app per incontri.》 dice lei alzando gli occhi al cielo
《È quello che ho pensato anche io!》dico sorridendo.
Lei accenna una risata poi chiede:
《Chi altro lo sa?》
Sto per risponderle quando vedo Lexa uscire dal bagno di corsa.
Io e Raven osserviamo la scena.
Lexa corre ed entra nella prima stanza che vede. La mia camera.
《Aspetta un attimo.》dico e mi alzo andando a raggiungerla.
Quando entro la vedo in lacrime seduta sul mio letto.
《Scusami.》dice soffiandosi il naso《Non sapevo fosse camera tua.》prende un respiro profondo e mi guarda.
I suoi occhi luccicano.
Se la sta passando davvero brutta.
Non che io voglia sapere il perchè, ma sembra che lei abbia il bisogno di sfogarsi
《Ne vuoi parlare?》dico sedendomi accanto a lei.
Lei mi guarda per qualche secondo e poi annuisce
《Non...Io...》prende un respiro profondo《La mia famiglia mi odia.》Guarda il pavimento, sembra non voler continuare.
《Perché dici questo?》le chiedo.
Lei mi guarda come se avessi già dovuto capirlo.
《Perché mi piacciono le ragazze.》dice.《Mi odiano, perché non sono normale.》continua con un misto di rabbia e rimpianto nel tono di voce.《Perché non sono ciò che la mia famiglia definisce umano.》
Come si può?
Non capisco... come si può odiare la propria figlia per una cosa del genere? Per una cosa così stupida.

《Ma tu non sei normale.》dico. Lei mi guarda confusa《C'è veramente qualcosa che possiamo definire normale in questo mondo di merda?》dico sorridendo.
Lei sbuffa divertita.《E poi... non hai bisogno di definirti normale per definirti umana.》le sorrido.

Lei mi guarda.
I suoi occhi continuano a luccicare ma le lacrime non scendono più.

Adesso l'ho capito.
Sono minimi, i secondi che possono rovinare tutto.
È solo una, l'azione che può distruggere un'amicizia... una relazione.
Tutto.
Sono quegli attimi troppo impulsivi.
Dove forze come dolore e amore vanno a scontrarsi.
Dove la rabbia cresce e con essa la passione.
Quando tutte le sensazioni si mescolano e in un attimo ti confondono...
In quei pochi secondi di confusione si rovina tutto.