Snack.|parte 2|(17)

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Venerdì 28 Agosto 2020

Bellamy Pov

Il tempo di aprire la porta che mi ritrovo una chioma bionda davanti

《Hey Biondina.》dico.
Era ovvio che fosse lei, chi altro poteva rompere il cazzo a quest'ora?
《Hey Lentiggini.》Dice sorpassandomi e entrando nell'appartamento.
Ridacchio un po'.
È forte con i nomignoli.
《Stiamo migliorando con i soprannomi, Principessa.》Si guarda intorno e mi ignora.
Se non ricordo male, l'appartamento è mio.
《Ma non ci siamo ancora con la buona educazione》dico.
《Hai visto Murphy?》chiede ignorandomi ancora.
Murphy?
Che cazzo vuole da una persona con cui non ha mai parlato?

《Perché? A che ti serve Murphy?》chiedo allora.
《Non sono affari tuoi. Dimmi dove si trova.》E riprende con gli ordini.

Attenzione: L'educazione è andata puttane!!

《Forse non hai capito bene. Non sei tu che detti le regole qui.》dico con un finto sorriso stampato in faccia.
Non la sopporto.
Fa credere a tutti di avere tutto sotto controllo ma non è così.

È una bomba ad orologeria pronta ad esplodere come ogni fottuto essere umano in questo pianeta.
Solo che non lo vuole ammettere.

《Avete delle patatine?》dice ad un certo punto con tono indifferente.

Ah ecco.
Per quale motivo dovrebbe essere qui sennò?

《Octavia?》chiedo.
《Octavia.》conferma.

Sorrido e mi dirigo verso la cucina.
Quando Octavia era piccola, e nostro padre non era a casa, la mamma comprava le patatine ogni Venerdì sera.
Era una piccola tradizione, ma la faceva sempre sorridere.

《Murphy è a lavoro》spiego.
Mi abbasso e apro un mobile mentre dico:
《Le sue scorte sono inaccessibili per me, figuriamoci per te.》
Prendo il mio barattolo di San Carlo e mi alzo, girandomi verso di lei.
《Ho queste.》
Cerca di prenderle ma io ritiro la mano《Sono le mie e sono tanto gentile da condividerle però...》
So di cosa sono capaci certi ragazzi. Ho provato sulla mia pelle il dolore di una relazione non funzionale.
Sono già costretto ad accettare che questa vivi con mia sorella ma che O' abbia un ragazzo? No.

Devo parlarle.

《10 dollari. E scendo nell'appartamento con te.》dico.
I 10 solo perché non voglio che si insospettisca.
Non voglio i suoi soldi.

《Ah tienitele.》sbuffa girandosi verso la porta
《Oh no. Octavia ti farà fuori se non le porterai degli snack》
Devo convincerla in qualche modo.
《Sono solo patatine.》dice lamentandosi.
《È solo Octavia.》dico sorridendole.

Una volta ho fregato una paio di pop corn dalla busta di Octavia senza chiedere...
Non l'avessi mai fatto.

Sbuffa e va alla porta.
Dopo un paio di secondi si gira e dice:
《È solo una scusa per controllarla vero?》

Beccato.
Cazzo.

《Si.》Sbuffo.

Lei ridacchia e sorride.
Un piccolo e semplice sorriso...
lo stesso di quel giorno alla libreria.

《Dai andiamo.》dice.

Mentre apre la porta mi passa 5 dollari
《Ne volevo 10.》dico.
《E io volevo una villa a tre piani. Non si può ottenere tutto dalla vita, Lentiggini.》
E da quando è così spiritosa?

《Lascia a me la parte del sarcasmo. Non ti s'addice Principessa.》

Mentre scendiamo il silezio ritorna.
Finalmente un po' di pace.
Il silenzio è una di quelle cose che adoro di più.

ɪ ᴄᴀɴ'ᴛ ᴘʀᴇᴛᴇɴᴅ. (in Revisione)Where stories live. Discover now