<<Mi fa troppo ridere quando è così felice>> disse Ben ridacchiando, affiancandosi a Newt, che lo guardò un attimo sorpreso, per poi annuire.
<<Newt>> continuò poi l'altro ragazzo <<volevo chiederti scusa>> disse, guardando Newt fisso negli occhi.

<<Sono stato stupido...io non..non credevo che ti piacesse sul serio>> Ben lo guardava imbarazzato e Newt rimase immobile, non sapendo cosa rispondere.
<<Io non so se te l'abbia detto, ma qualunque interesse potesse avere per me se ne è andato da un pezzo>> Ben fece una risata nervosa <<ecco, insomma...volevo solo dirti che non c'è più alcun motivo per restare in questa specie di lite...anzi, tifo per te>> il ragazzo concluse il discorso, con un sorriso sincero <<beh....io..>> Newt non sapeva cosa rispondere, abbastanza spiazzato dalle parole dell'amico <<non c'è problema neanche per me>> disse poi, sorridendo <<amici come prima allora?>> chiese Ben <<bene così>> concluse Newt, ridendo e  ricevendo una pacca sulla spalla dall'altro.

<<Oh! Finalmente!>> Gally si avvicinò ai due, sospirando <<non vi sopportavo più>> disse poi, incrociando le braccia con un sorrisetto <<hanno fatto pace?>> chiese Thomas a Gally, raggiungendo i tre ragazzi <<affermativo>> rispose Ben <<tutto come prima>> concluse Newt.

<<Bene, ora c'è solo un problema da risolvere>> disse poi Ben, guardando il biondo che corrugò le sopracciglia <<esatto>> aggiunse Thomas e Gally annuì <<cosa?>> chiese Newt, momentaneamente confuso <<beh, devi risolvere con lei>> disse infine Ben, indicando Vicky che veniva colpita da una palla di neve, lanciata da Brenda, sulla spalla.


I ragazzi erano ancora fuori: Minho e Brenda si erano leggermente allontanati dagli altri, parlottando abbracciati.
Teresa, seduta vicina a Thomas rideva, mentre Vicky era in piedi vicino a lei, appoggiata con una mano allo schienale della panchina.
Gli altri tre ragazzi erano scompostamente seduti o appoggiati al tavolo o alla panca in legno.
<<Devo ammetterlo, hai avuto una buona idea alla fine>> disse Thomas, posando un bacio sulla tempia a Teresa, stringendola a sé. La ragazza sorrise compiaciuta <<vedi, te l'avevo detto>> rispose, stringendo la mano al ragazzo.
<<Meno miele, meno miele>> disse Gally, guardandoli torvo, facendo ridere gli altri.

<<Ehi ragazzi!>> si avvicinò al piccolo gruppetto Jeff, il ragazzo conosciuto in caffetteria settimane prima.
Raggiunse i ragazzi, fermandosi in piedi di fianco a Vicky, mettendole una mano attorno alle spalle <<allora? come va camomilla?>> chiese, con un sorrisetto.
La ragazza lo guardò con una smorfia, per poi posare lo sguardo sulla mano del ragazzo e sottrarsi al suo tocco <<sono stata peggio>> rispose, accennando un sorriso.

<<E voi? Non vi becco in giro da troppo >> disse, rivolgendosi ai ragazzi e riprovando ad appoggiare il braccio sulla ragazza.
<<Ehi pive, giù le mani dalle nostre donne>> disse Gally ridendo, allungando un braccio verso il ragazzo con fare scherzoso, dopo aver sentito Newt irrigidirsi affianco a sé.
Jeff rise a propria volta <<Dai Gally, non fare il guastafeste>> disse poi, spostando però definitivamente il braccio dalle spalle della ragazza.
Vicky ringraziò mentalmente l'intervento di Gally, sedendosi vicino a Teresa, ascoltando distrattamente le chiacchiere dei ragazzi.

<<Newt>> le bisbigliò all'orecchio Teresa, lanciando un'occhiata in direzione di Newt.
Vicky aggrottò le sopracciglia, per poi posare lo sguardo sul ragazzo, che la stava guardando fisso. Lui si affrettò a distogliere lo sguardo e Vicky alzò gli occhi al cielo.
<<Io ho freddo, torno dentro>> disse atona, alzandosi dalla panca <<vedi che le serviva un abbraccio per riscaldarsi>> rise Jeff, guardando Gally <<ho detto che torno dentro, non mi serve un calorifero portatile, grazie>> rispose stizzita la ragazza, facendo un cenno agli altri e incamminandosi verso la scuola.
<<Scusate, non pensavo le desse davvero fastidio>> si scusò Jeff, guardando i ragazzi <<tranquillo pive>> lo liquidò Gally <<solo, non farlo più>>.

Vicky entrò nell'edificio sbuffando, togliendosi frettolosamente la giacca e fermandosi un attimo prima di salire le scale.
La porta dietro di sé si aprì, facendola rabbrividire. Si voltò, pronta a maledire chiunque l'avesse aperta, ma si trovò davanti Newt, con il viso arrossato dal freddo.

<<Jeff è un coglione>> disse il ragazzo, facendo un passo in avanti. Vicky aggrottò le sopracciglia <<è davvero questo quello che hai da dirmi dopo una settimana in cui non mi rivolgi la parola?>> chiese acida la ragazza, assottigliando lo sguardo.
<<Beh..io>> esitò Newt e Vicky sospirò, scuotendo la testa <<no, sai cosa? Non ho voglia di stare qui ad ascoltare un altro dei tuoi discorsi senza senso, quando avrai qualcosa di decente da dirmi sai dove trovarmi>> concluse stancamente.
Per poi voltarsi e salire velocemente le scale.





Newt misurava a grandi passi la stanza, sfregandosi nervosamente le mani.
<<Amico? La vuoi piantare?! Mi stai mettendo ansia>> esclamò Minho, dopo aver guardato il ragazzo camminare su e giù per la stanza per dieci minuti.
<<Sì, si può sapere cosa ti prende?>> chiese Gally, interrompendo la lettura del paragrafo.

Newt non si fermò, mantenendo lo sguardo fisso a terra <<c'è una cosa che non so se fare o no>> disse poi, guardando gli amici.
<<Falla!>> gridò Minho, aprendo le braccia <<ma non sai neanche cosa sia>> esclamò Newt di rimando <<non mi interessa, basta che ti porti fuori da questa stanza!>> rispose l'orientale, con una smorfia di disperazione.

Gally sogghignò <<sono con lui sta volta>> disse poi, guardando Newt.
Quest'ultimo annuì, per poi voltarsi e correre fuori dalla stanza <<non dicevo così alla lettera!>> urlò Minho dietro al ragazzo, che si era lasciato la porta spalancata alle spalle.

Newt continuò a correre, percorrendo velocemente i corridoi del dormitorio femminile e arrivando alla porta della stanza numero 25.
Bussò convulsamente alla porta, per poi appoggiarsi alle ginocchia per riprendere fiato. Aprì Brenda, che lo guardò con un sopracciglio inarcato <<Vicky..dove...dov'è>> soffiò il ragazzo, senza fiato <<penso nell'aula sempre vuota al secondo piano, va lì a scrivere>> rispose la ragazza, stringendosi nelle spalle.
Newt la ringraziò con un cenno del capo, per poi riprendere a correre.

Salì fino al secondo piano, arrivando velocemente alla classe sempre vuota e spalancando la porta, sperando vivamente di trovarvi dentro la ragazza, altrimenti sarebbe potuto morire lì in quel momento per la corsa.
Vicky alzò lo sguardo dal quaderno, sussultando, per poi guardare confusa Newt.
<<Ho...ho qualcosa di..decente..da dirti>> disse il ragazzo, fissando il proprio sguardo in quello della ragazza.

Lucid Dream  || Newt Where stories live. Discover now