32.

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Vicky dormiva in una stanza singola in fondo al corridoio al piccolo piano superiore, esattamente all'estremo opposto rispetto a quella di Thomas e Teresa, mentre gli altri erano stati sistemati tutti al piano inferiore.

Quella notte era riuscita ad addormentarsi per miracolo, ma continuava ad agitarsi nel sonno, avvoltolandosi tutte le lenzuola attorno alle gambe.

Newt era appena uscito dal bagno, quando un urlo subito soffocato gli fece perdere un battito.
Con due rapide falcate fu davanti alla porta di Vicky che spalancò, facendo irruzione nella camera buia.
Vicky era raggomitolata in mezzo al materasso, con il cuscino stretto tra le mani davanti al viso e aveva il corpo scosso dai singhiozzi.

Newt si precipitò accanto al letto, afferrando le mani della ragazza <<Vicky!>> esclamò <<che è successo?! cos'hai?!>> continuò, sedendosi sul materasso.
La ragazza si mise seduta a propria volta, cercando di smettere di piangere <<un..incubo>> sussurrò, ritraendo le mani dalla stretta di Newt e provando ad asciugarsi il viso.

Il ragazzo fece un sospiro di sollievo, essendosi immaginato gli scenari peggiori, nel constatare che non fosse né ferita né stesse male.
Si guardò attorno, aspettando che Vicky smettesse di singhiozzare, incerto su cosa dire.

<<Cosa..cosa hai sognato?>> chiese poi, visibilmente più calmo. Vicky scosse la testa <<non....non me lo ricordo>> rispose, abbassando il viso e tornando a respirare regolarmente.
Newt annuì <<beh ora è finito>> disse, cercando di assumere un tono confortante <<ma stavi...uhm..stavi urlando>> aggiunse, riassumendo un'espressione preoccupata.

<<Scusa, non volevo disturbarti>> mormorò Vicky, rialzando il viso ma non riuscendo a guardare negli occhi Newt.
Il ragazzo accennò un sorriso <<non mi hai disturbato>> rispose.
Poi esitò, facendo piombare la camera in un silenzio denso <<vuoi...vuoi che rimanga?>> chiese, cercando lo sguardo di Vicky con il proprio.

La ragazza trattenne il respiro, estremamente sorpresa dalla domanda.
Poi annuì, senza proferire parola.
Newt annuì a propria volta in risposta, imitando il movimento della ragazza, alzandosi e andando a chiudere la porta.
Vicky si spostò da un lato del letto, cercando di srotolare le lenzuola, finite in fondo al materasso in un groviglio bianco.
Newt si sedette, facendo cigolare le molle, poi rise sommessamente <<da quando ti muovi così tanto nel sonno>> si allungò, aiutando Vicky a riposizionare il lenzuolo.

Lei si strinse nelle spalle <<non so, capita>> rispose semplicemente, per poi stendersi e raggomitolarsi.
Newt la seguì, restando però steso a pancia in su per un po'.
Vicky si perse a tracciare mentalmente il profilo del ragazzo, ebbe infatti un piccolo sussulto al suono della sua voce <<dormi?>> chiese Newt in un sussurro <<no>> rispose lei.

Il ragazzo si spostò verso Vicky, attirandola a sé e lasciando che si appoggiasse alla propria spalla.
Affondò il viso nel cuscino, ricoperto dai lunghi capelli di lei.
<<Cosa..cosa fai>> Vicky si accorse del tremore nella propria voce <<altrimenti non ha senso che io mi fermi a dormire qui>> spiegò Newt calmo <<ora dormi, ci sono io per gli incubi>> sospirò.

Vicky non rispose, chiudendo gli occhi.
Percepiva il profumo della maglia bianca di Newt che le sfiorava la guancia e il calore del corpo del ragazzo a contatto con il proprio.
Sentiva le sue mani sulla propria schiena, immobili e sicure.
Aveva un sensazione di familiarità con quel corpo, si sentiva a proprio agio come non lo era più stata, da sola nel letto del dormitorio.
Il battito calmo del cuore di Newt dava il ritmo al suo respiro, che le solleticava la nuca.
Una lacrima solitaria le sfuggì dall'angolo dell'occhio, e andò a depositarsi sulla stoffa leggera della maglia di lui, che non se ne accorse.

Lucid Dream  || Newt Where stories live. Discover now