14.

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<<Cosa vuol dire che devo comprare io il regalo per la prozia Betty?!>> esclamò Minho, incredulo, al telefono con la madre, mentre i ragazzi seduti nella camera attorno a lui sghignazzavano.
<<Non usare quel tono con me, è anche lei parte della tua famiglia! >> si sentì il rimproverò della madre dall'altro capo del cellulare <<si mamma, scusa>> sospirò Minho, accasciandosi sul letto <<ah e non cercare scuse, lo so che questo weekend vi lasciano andare in città>> aggiunse la donna, facendo assumere al ragazzo un'espressione frustrata <<ok mamma, si mamma, va bene mamma>> rispose alle altre indicazioni della madre <<si ti voglio bene anche io, saluta papà>> concluse, per
poi concludere la telefonata.

<<Allora, mama boy?>> Gally lo guardò, con un sorrisetto strafottente stampato in faccia <<non rompere, brutta testa di caspio>> ringhiò Minho tra i denti, incrociando le braccia al petto con aria frustrata.
<<Cosa devi fare?>> chiese Ben, lasciando dondolare una gamba dal letto superiore di quello davanti a Minho <<questo weekend devo comprare uno stupido regalo di Natale per la mia prozia.....cosa diavolo si regala a una donna di 80 anni?!>> il ragazzo assunse un'espressione disperata, facendo ridere gli amici.
<<Almeno non hai più scuse per non venire in città>> disse Newt, compiaciuto <<abbiamo uno stramaledetto weekend libero fuori da questo posto ogni morte di papa, e tu non vuoi mai uscire!>> aggiunse poi, guardando male il ragazzo, che per tutta risposta sbuffò.

Bussarono con delicatezza alla porta e Minho gridò un <<avanti>> scontento.
Teresa aprì la porta con un sorriso, seguita a ruota da Vicky, che sorrise a Newt e salutò tutti con un cenno della mano.
<<Ciao!>> Teresa guardò i ragazzi entusiasta, ricevendo in risposta qualche saluto e un'occhiataccia da Minho <<vi prego, potreste sembrare meno felici di vederci? >> Vicky si appoggiò all'armadio vicino all'entrata, pronunciando quelle parole con tono ironico.

Gally rise <<cosa vi porta qui, Hopkins?>> chiese, mettendosi seduto sul materasso.
Fu Teresa a rispondere <<venite con noi al centro commerciale questo weekend?>> sbatté le mani, felice.
Gally fece spallucce <<certo>> rispose semplicemente, facendo sorridere la ragazza <<tanto anche Minho doveva andarci>> aggiunse Newt, lanciando un'occhiata divertita all'amico.
<<Davvero?>> Vicky lo guardò interrogativa e Minho sbuffò <<devo prendere un regalo di Natale...>> spiegò atono, per poi spalancare gli occhi <<oddio! Voi siete ragazze!>> esclamò, saltando in piedi.

<<Wow! Minho! Ci conosciamo solo da 3 anni, come fai ad averlo già notato?!>> Vicky lo guardò, fintamente sconvolta, mettendosi le mani tra i capelli per accentuare l'ironia.
I ragazzi risero, tranne Minho che scosse la testa <<non avete capito>> disse <<devo fare un regalo alla mia prozia. Lei è una donna. Voi siete donne. Voi saprete che regalo farle!>> spiegò, soddisfatto della propria teoria.
<<Si ma non abbiamo 80 anni>> Vicky lo guardò con una smorfia in viso <<l'età è solo un numero>> profetizzò il ragazzo, chiudendo gli occhi con fare saggio.

<<Ci stai dicendo che siamo come delle ottantenni?>> chiese Teresa, mettendosi le mani sui fianchi. Minho aprì la bocca per ribattere ma Newt lo fermò << ok smetti di parlare, fai più danni che altro>> poi si rivolse alle ragazze <<contate su di noi, ci siamo>> disse, con un sorriso gentile.




<<Smetti di lamentarti! Hai dormito tutto il tragitto!>> Brenda diede un pugno sulla spalla a Minho, guardandolo male, una volta scesi dal pullman.
<<Ma ho sonno!>> esclamò il ragazzo, con un'espressione disperata, facendo alzare gli occhi al cielo alla ragazza <<su, andiamo...magari dopo aver preso questo stramaledetto regalo la smetterai di essere così insopportabile>> concluse brevemente la ragazza, prendendo per mano il fidanzato e iniziando a camminare nella direzione del centro commerciale, seguita dagli amici.



Lucid Dream  || Newt Where stories live. Discover now