Capitolo 46

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Hero

Penso che potrei morire solo per la stanchezza. Perché diavolo mi sono iscritto a questo dannato torneo di calcio? Faccio una breve pausa, appoggiando i palmi delle mani sulle ginocchia mentre provo a riprendere fiato. Sarei dovuto restare a casa con Jo oggi, passare l'intera giornata sul mio letto. Ma no. Mi ha obbligato a venire qui.

"Oi, FT! Forza amico, non abbiamo tutto il giorno" grida Jack dall'altra parte del campo.

Respirando profondamente, corro verso di loro ma prima guardo l'orologio. Ancora altre due ore di questa tortura e tornerò a casa dalla mia ragazza. Posso sopravvivere a questo.

Sono un po' sorpreso quando Felix mi chiede se può venire con me a casa mia, specialmente quando ha rifiutato l'invito di Ollie a bere qualcosa con i nostri compagni dopo la partita. Io annuisco e dopo aver fatto la doccia, iniziamo a tornare nel mio appartamento.

"Fratello, posso parlarti di una cosa?" Chiede all'improvviso.

Dall'espressione nervosa sul suo viso, posso già capire cosa mi vuole dire, ma gli dico "certo, cosa vuoi dirmi?" Si gratta la nuca, abbassando la testa e facendo dei respiri profondi. Combatto l'impulso di ridere di quanto sia agitato. "Ce la puoi fare, fratello" dico con impazienza.

"Riguarda...Mercy" balbetta e soffoco le mie risate per quanto il suo viso sia diventato rosso.

"Cosa vuoi dirmi della mia sorellina, Felix?"

"Amico, prima di tutto...voglio che tu sappia che rispetto te e la nostra amicizia. Sei come un fratello per me, lo sai" dice velocemente.

"Lo so. Anche tu sei come un fratello per noi, per me, Titan e...Mercy" dico con tutta serietà. Vedo i suoi occhi spalancarsi e scuote la testa quando menziono Mercy.

"Oh cazzo" dice, chiudendo gli occhi prima di riaprirli, una nuova ondata di determinazione che li attraversa. "Mi piace Mercy, FT. Mi piace davvero. Ma non come una sorella o un'amica. Te lo sto dicendo perché ti rispetto e non voglio che tu pensi che la voglio solo usare. La rispetto, Hero. Tanto" dice con un tono pieno di certezza.

Lo guardo con un'espressione neutrale "E cosa ti fa pensare che ti permetterei di aggiungere Mercy alla tua lunga lista delle tue avventure, Felix?"

"Lunga lista di avventure?" si fa beffe prima di raddrizzare la postura. "Non lo farei mai con Mercy, Hero. Sì, sono un ragazzo che è andato con molte ragazze ma Mercy è diversa. Sono serio con lei. Mi piace. Penso che potrei anche essere in..."

"Va bene, basta!" Lo interrompo con una risatina. Mi fissa a bocca aperta. "Ti sto solo prendendo in giro, amico. So già che i tuoi sentimenti sono ricambiati. Non mi metterò fra voi due. E mi fido abbastanza di te per sapere che sarai diverso con mia sorella" gli do una pacca sulla spalla e lo sento rilassarsi all'istante, un piccolo sorriso che gli tira gli angoli della bocca.

"Sei uno stronzo" dice prima di ridere. Abbassa lo sguardo sul suo orologio, mormorando una maledizione sottovoce. "Dobbiamo muoverci, amico".

"Perché? Il mio appartamento non scappa mica" scrollo le spalle.

"Fidati di me" mi afferra per un braccio e iniziamo a camminare più velocemente.

Quando arriviamo al mio appartamento, vado dritto nella mia stanza mentre Felix prende qualcosa da bere in cucina. Trovo Josephine ad armeggiare con i suoi orecchini mentre entro nella stanza. La guardo su e giù. Perché è vestita così? Indossa un abito svasato color crema con spalline sottili e décolleté nude. Si è truccata leggermente e devo dire che gli sta da dio.

"Oh bene, sei tornato" sospira quando mi vede attraverso il riflesso dello specchio. "Vai a vestirti amore, stasera ceniamo fuori e faremo tardi se continui a stare lì". Quando finisce di parlare, è già di fronte a me, mi dà un leggero schiaffo sulla faccia che mi tira fuori dalla trance. Non mi sono reso conto che la stavo guardando a bocca aperta.

vergine a 20 anni | herophineWhere stories live. Discover now