Capitolo 40

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Jo

Mentre scendiamo le scale, prendo Mia per un braccio facendola camminare accanto a me. Hero e Alex sono di fronte a noi. "Mia, Alex ha una ragazza a londra" le sussurro all'orecchio. La sento tesa, i suoi passi vacillano e la afferro prima che caschi per terra. "Stai bene?" le chiedo preoccupata.

"Si, certo che sto bene" dice con le sopracciglia corrugate, gli occhi fissi sulla schiena di Alex.

"Allora...tu e Alex...state...facendo amicizia?" chiedo. Per quanto sia sicura di conoscere Mia, sono completamente all'oscuro su ciò che pensa riguardo ad Alex. So che lei non ci proverebbe mai con un ragazzo fidanzato. Entrambe odiamo l'idea di andare con ragazzi fidanzati. Ma ho visto quanto fosse diversa con Alex. So che gli piace.

"Bene, ora che me l'hai detto, immagino che non succederà niente" scrolla le spalle con nonchalance.

Faccio un sospiro di sollievo alla sua risposta. Questa è la mia ragazza.

Non appena siamo fuori dal club, il freddo della brezza mattutina ci colpisce e io tiro indietro Hero e gli dico che Mia non è più interessata.

"E cosa pensi che dovrei dirgli amore?" chiede.

"Non lo so. Inventati qualcosa."

Geme frustrato prima di ritornare accanto ad Alex. "Ei amico, va bene se dormi sul divano?" Davvero hero? Gli avrebbe potuto dire di ritornare al suo hotel.

"Nessun problema amico" ridacchia Alex.

Che cazzo c'è di sbagliato in questi ragazzi britannici?

Mia mi guarda quando vede Alex che si avvicina a lei nel nostro Uber. Si è decisamente infastidita, ma la capisco. Voglio dire, lo sarei anche io. E per questo motivo, finisco anche per essere infastidita da hero. Perché a volte fa così l'ingenuo?

Il tragitto verso il nostro appartamento è per lo più silenziosa. Quando arriviamo dico a Hero di mettere Alex a proprio agio sul divano perché è stata la sua brillante idea del cazzo. Hero entra in camera mia e prende un cuscino e una coperta prima di sparire in soggiorno.

"Sta già dormendo." è tutto ciò che dice quando ritorna e subito si sdraia sul letto e dopo qualche minuto lo sento russare. Ho completamente dimenticato quanto fosse esausto in questi giorni e un leggero senso di colpa mi travolge. Mi sono comportata come una stronza per niente.

Do una rapida occhiata ad Alex e lo vedo lì profondamente addormentato con i piedi che penzolano fuori dal divano. Questo appartamento è diventato in qualche modo una calamita per i modelli britannici stranamente alti. Torno da hero e lo spoglio lentamente togliendogli con molta fatica i vestiti. Cerco di spingerlo di lato perché sta occupando tutto il letto e quando finalmente ce la faccio, mi strucco, mi lavo i denti e dopo essermi messa il pigiama mi sdraio accanto al mio uomo.

Nonostante sia andata a dormire alle cinque mi sveglio alle nove di mattina. Per quanto voglia dormire, la mia mente non me lo permette, quindi mi alzo dal letto e vado in cucina per prepararmi del caffè e preparare qualcosa da mangiare per tutti. Quando vado di nuovo in camera con l'intento di svegliare hero mi fermo sulle mie tracce quando vedo il divano vuoto.

Dove diavolo è Alex?

Le sue scarpe sono ancora sul pavimento, quindi non può essere tornato in albergo.

Mia.

Cazzo! avrei dovuto saperlo!

Josephine...stanne fuori, non sono affari tuoi, Mia sa badare a se stessa.

Provo a mettere da parte la mia irritazione ed entro nella mia camera da letto con l'intenzione di svegliare hero. Riesco a costringerlo a farsi una doccia e cambiarsi per il suo incontro con Jamie prima di andare a mangiare qualcosa. Proprio mentre usciamo dalla mia stanza, la stanza di Mia si apre e lei e Alex escono da essa. Tutti e quattro restiamo lì in piedi goffamente e per smorzare il silenzio decido di parlare.

vergine a 20 anni | herophineWhere stories live. Discover now