Capitolo 15

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28 Agosto 2019 – New York


È strano sapete? È strano quando nella vita ti sei abituata a non avere più nulla e, all'improvviso, ogni mattina ti svegli con la consapevolezza di avere un po' tutto.

Vivere con Noah è un'esperienza alquanto conturbante, devo ammetterlo. Svegliarmi ogni mattina accanto al sul corpo così caldo, sentire il battito del suo cuore che scandisce il passare del tempo come un dolce rintocco tutto per me, è rassicurante.

È rassicurante sapere che qualunque cosa io faccia, qualunque cosa io dica, lui è lì. Per me.

Noah a volte mi fa sentire il cuore piccolo piccolo. Ancora più piccolo di quanto non lo senta normalmente. Non so se è un bene oppure no, sto ancora decidendo in merito. Però mi fa sentire così umana, così viva, così piena di possibilità seppur non sia vero.

Noah è la mia dolce illusione, quel cioccolato che ti concedi dopo aver buttato giù tanto amaro ed è così dannatamente buono che nemmeno ci credi, è così buono e rassicurante che ti spaventa.

Ci sto sotto da matti con lui.

Ogni sera gli permetto di spogliarmi un pochino di più.

Ogni notte i suoi baci mi riscaldano l'anima. Baci che carezzano quei rottami oramai incompatibili anche fra loro, le sue mani fanno chilometri su quella mia pelle segnata dalla brutalità del mondo.

Ogni notte mi ritrovo, incantata, ad ascoltare il suo cuore che canta per me.

Ho scoperto che esiste qualcosa di più potente del sangue che bevo. Qualcosa che mi dà ancora di più alla testa, che mi esalta più di qualsiasi droga io mi sia calata in tutta la mia esistenza.

Noah. Noah mi esalta. E non a parole o per quello che fa, ma per come reagisce.

Ogni volta che guarda il mio corpo nudo nella penombra di quella che è diventata la nostra camera, ogni volta che poso le mie mani su di lui, ogni volta che lo bacio, lui implode.

Il suo cuore si scompensa, il suo sangue è come se prendesse a circolare in maniera differente, il suo stesso odore diventa quasi diverso. E tutto questo è per me, solo per me. Reagisce così solo per me, non esiste nessun'altra capace di fargli così tanto effetto.

È questo, allora, che si prova quando qualcuno vuole te, solo ed unicamente te?

Lo sto provando ora sulla mia pelle ed è bellissimo. Terrificante, ma bellissimo.

Non sono mai stata un'Eterna facilmente ossessionabile, la mia Eternità l'ho spesa inizialmente cercando di sopravvivere, rifiutandomi anche ed attaccandomi, semplicemente, a ciò che ero e non potevo più essere. Poi è sopraggiunto il desiderio di vendetta, di esplodere ed esplorare, capire le mie potenzialità. Ed eccovi servita la mia ribellione.

Non ho mai provato certe cose, con Logan era diverso. Logan era il centro esatto della mia dipendenza, era tutto ciò che era malsano per me e che doveva sparire assolutamente dalla mia esistenza.

Mi sono presa le mie rivincite. Mi sono vendicata e, credetemi, l'ho fatto in grande stile perché io non sono una poveraccia qualunque. Se una cosa la devo fare, la faccio con tutti i crismi del caso.

Noah sta ancora dormendo, è prestissimo ma mi sono ritrovata fra capo e collo uno Steve selvatico oltremodo agitato e quindi non ho avuto alternative se non quella di preparargli una tisana, la botta in testa per spedirlo in coma non mi sembrava una cosa molto pratica e forse un po' troppo drastica per quello che è il mio migliore amico.

Ho i capelli disordinatamente raccolti in un cipollotto non troppo alto, sono struccata e c'è una penombra piacevole in casa visto che tutte le tende sono tirate. C'è fresco, io sono scalza e mi sono infilata al volo una maglietta scura e basica di Noah che in pratica mi fa da vestito senza alcun problema.

Of the nightHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin