Capitolo 12

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Baciami. Baciami come sai fare tu.
Baciami, baciami come volessi consumarmi e non lasciarmi mai più.
Baciami, baciami adesso perché è qui e ora che il nostro mondo vive.
Baciami, baciami come se potessi donarmi la vita che più non ho.

Sono due giorni che sto vivendo quasi un sogno.
Quasi.

Tutto è molto reale, in realtà. Ogni singola cosa che in questi due giorni mi sta capitando è fottutamente reale, vivida, forte. Noah è sempre con me, dopo la notte in quella specie di festa ci siamo separati davvero per pochissimo tempo, poche ore necessarie a lui per mantenere una parvenza di umanità, a me di mantenere il contatto con la mia natura da Eterna. Non posso nutrirmi solo ed esclusivamente di lui, non è il caso anche se lui ci prova sempre ad indurmi in tentazione.

Eppure ho peccato, ho peccato tantissimo.
Macchiata nell'anima, fino al midollo.
Non si lavano via nemmeno col sangue quei peccati, ma lui... lui non lo sa.

Ogni volta che ci separiamo, poi io lo ritrovo. Gli ho chiesto di avere pazienza, di aspettare che sia io ad andarlo a prendere perché almeno per un poco ho bisogno di essere sola. Sola con me stessa, concentrata su ciò che devo fare. Nutrirmi è un processo che richiede una certa concentrazione se non voglio: a) sconfinare nel territorio di Kyle che non ci tengo a fare un'altra sauna baubau; b) ammazzare il tipo che mi capita fra le mani. E non voglio nemmeno uccidere Noah, quindi mi serve qualche ora per riprendermi, ma poi torno da lui.

Torno sempre da lui. Non importa dove lui vada, chi veda, cosa faccia, io lo trovo sempre.
Sono una cazzo di stalker, qualcuno glielo faccia capire che non può darmi così libertà d'azione perché poi è peggio. Io sono quel tipo di essere che quando gli dai un dito non mi prendo tutta la mano, ma pure l'avambraccio, il braccio e spalla compresi. Sono ingorda.

Lo sono stata pure stasera quando, dopo una serata di caccia, sono piombata nel bel mezzo di un'uscita di Noah con alcuni suoi amici.
Non gli ho detto niente, ho solo fatto in modo che lui mi vedesse. Che i suoi amici mi vedessero mentre mi appoggiavo contro la moto di Noah con tutte la grazia che possiedo e le peggiori intenzioni di questo mondo e ho aspettato. Ho aspettato che lui finisse le sue cose da umano, che si rendesse conto che io ero lì, per lui. Perché se da un lato lo so che tutta questa storia finirà per uccidere lui ed uccidere anche me, non mi importa. Più lui mi guarda, più sento che se proprio devo rischiare di perdere l'ultimo brandello decente di anima che mi rimane, vale la pena perderlo per lui. Con lui.

Be brave, baby.

Lui mi ripaga sempre. Ogni mio passo – piccolo ed impercettibile al mondo –  Noah mi ripaga. Mi ripaga con quello sguardo che si accende di una luce diversa non appena mi vede. È come se prendesse vita nel momento esatto in cui i suoi occhi si posano su di me. Mi ripaga con il suo sorriso un po' sghembo, quello che manderebbe in fibrillazione il mio cuore se solo fossi un po' più viva. Mi ripaga col suo cuore, con ogni battito che scandisce la sua vita. Mi ripaga anche in momenti come questi, momenti in cui siamo chiusi nella mia camera, immersi in quella luce un po' soffusa e non fortissima. Nella penombra ogni singola carezza si enfatizza, diventa più potente e scava solchi più profondi nella memoria.

Non abbiamo ancora fatto sesso.
Non che lui non ci abbia provato, anzi. Devo fermarlo sempre perché arrivo a punti in cui mi rischia di scivolare via il mio controllo e sapete, vorrei tanto evitare di fare della prima volta con lui una strage che le Nozze Rosse possono solo accompagnare.

Mi serve tempo.
Devo essere sicura, sicura di poter essere capace di fermarmi, di proteggerlo. No, non voglio trasformarlo. Sono sempre convinta che Noah debba vivere, crescere, inseguire i suoi sogni, diventare grande così come merita di essere. Noah si merita anche una donna capace di donargli tutto ciò che di bello al mondo c'è. Si merita di diventare padre, di vivere gioie che io non posso dargli. Gioie che, forse, neppure se avessi potuto gli avrei dato in tutta onestà. Noah si merita tutte le possibilità di questo mondo, al contrario di me.

Of the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora