Epilogo

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Quella casa non è niente a cui sono stato abituato in tutta la mia vita e, poi, Eternità.

Se sono qui, però, è per un motivo preciso: Rosalie.

Avere una Progenie non è mai un affare semplice, non ne ho mai voluto averne per un motivo preciso. È uno scambio continuo di emozioni, in cui il gioco sottilissimo di forza e potere che si basa unicamente sul dominio altrui. Perché dovete saperlo che io, Rosalie, l'ho dominata fin dal primo momento in cui l'ho incontrata.

Ahhh, com'era bella Rosalie da umana. Così calda, così piena di emozioni tumultuose che rendevano un tamburo che suonava una melodia tutta mia. Perché lei è mia, dal primo battito esagitato che mi ha dedicato, da quel respiro mozzato per la sorpresa, il rossore sulle sue guance e quegli incisivi che calavano sul labbro inferiore, perché dubbiosa se parlare o meno.

L'ho amata subito. A modo mio, ma l'ho subito amata. E io non amo mai nessuno.

Ho amato come si affidasse a me in un momento in cui tutto le stava andando di merda. Ho amato come si è concessa a me. Ho amato il fatto che lei vedesse il peggio di me e continuasse ad amarmi.

Ce l'ho ancora nelle orecchie quelle dolci parole, sapete? Quelle che lei, completamente plagiata, ha detto al suo ex davanti a me.

"Lui adesso è ciò che ho scelto, che amo."
"Lui mi protegge, si prende cura di me. Tu dov'eri?"
"Non sono sola, sono Eterna. E avrò per sempre Logan con me."

Oh, piccola Rosalie. Quanta ragione avevi? Non ne hai la più pallida idea, credo.

È sempre stata una mente affascinante, la sua. Una di quelle che non sono mai, pienamente, riuscito a penetrare con i miei poteri. Ho dovuto affidarmi, semplicemente, all'amore che provava per me per manipolarla. Poi quello è un po' passato e ha iniziato a ribellarsi a me.

Certo, magari potrei aver commesso qualche errore, ma lei ha sbagliato moltissimo con me.

Lei adesso ha una Progenie. Lei mi ha lasciato.
E io questo, capite bene, non posso permetterlo.
O con me, o morta senza di me. Non c'è alternativa, amore mio grande.

«Ho trovato la tua Musa.»

Annette, delicata fanciulla diventata a convenienza la mia Progenie, è una Vampira senza alcuna speranza di vita non appena Rosalie si renderà conto che la sta seguendo, è asservita a me. Completamente persa in quella devozione che mi dedica credendo di essere amata. È solo un mezzo, mi serve per seguire Rosalie senza che lei se ne accorga.

Ho appena messo il cuore sotto formaldeide conservato in un barattolo all'interno della scatola. Rosalie non è stupida, capirà da sola che non è così vecchio. Al tipo a cui l'ho strappato non serviva, tanto. A me sì, devo fare un regalo alla mia bambolina.

Deposito il bigliettino con la mia dedica, è un po' macchiato in alcuni punti, ma non importa: Rosalie apprezzerà.

Richiudo tutto e lo consegno ad Annette. «Mi raccomando. Sii discreta.»

«Come tu desideri, mio Signore.» prende la scatola e fa un inchino. Sta pure per voltarsi quando la richiamo. «Annette?»

«Sì?» mi guarda come un cucciolo di labrador in attesa di qualche coccola.

«Voglio il video. Devo vedere tutto.»

«Sarà fatto, tutto per te.»

«Oh, questo lo so.» angolo un sorriso che la fa agitare e, in un battito di ciglia, è sparita.

Prendo un respiro e guardo l'alba che sta per sorgere dalle vetrate di questa casa un po' decadente.

Guardo l'alba e so che Noah, di albe, ne ha contate. Secondo i miei calcoli, molte poche.

Perché Rosalie è mia. Perché noi due ci siamo detti per sempre, quando ancora lei era una mortale ed esistevo solo io. E il mio per sempre è davvero per sempre.


So love with your eyes
Love with your mind
Love with your - dare I say forever

Of the nightWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu