5|vuota proprio come me

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"L'unica persona che sei destinato a diventare
 è la persona che tu decidi di essere"

John Lennon

Grace

"Mi dispiace davvero Holly, forse è meglio che io non veda più i tuoi amici. Potrei farti fare qualche altra pessima figura oppure quella tua amica, Jade, decide di picchiarmi. No, ma che dico? Brandon decide di liberarsi di me. No, forse è meglio che io non stia più nemmeno con te, sono davvero una stupida" borbotto senza nemmeno guardarla, mentre sono intenta a sistemare nervosamente le cose, che ho comprato, nel mio armadio. 

"Grace vuoi calmarti, per piacere?" mi afferra le mani esasperata e a momenti scoppio a piangere dalla vergogna. Non ne faccio mai una giusta. Dopo che quelle cose poco carine, a parer mio, sono uscite dalla mia bocca e il ragazzo misterioso mi ha schernita per poi lasciare la stanza, gli altri hanno alzato le braccia al cielo in segno di resa e salutandoci sono andati via. E' un'ora che sistemo nervosamente la stanza, sembra che ci sia sempre qualcosa fuori posto, e sento lo sguardo annoiato di Holly puntato sulla mia schiena.

Mi odia sicuramente adesso e io mi vergogno tremendamente.

"Mi odi vero?" chiedo tristemente. Non è nemmeno un giorno che sono qui ed ho già perso la mia prima amica. 

Sono sempre stata così. Da bambina ero anche peggio: parlavo tantissimo di qualsiasi cosa, avevo una fervida immaginazione e soprattutto raccontavo molte bugie, inventando storie di tutti i tipi. Come quella volta che ho detto ai nonni che a scuola mi prendevano in giro e loro mi hanno chiesto per quale motivo. Avevo detto a tutti che avevo una tartaruga parlante che esaudiva tutti i miei desideri, era per questo che non avevo più un dentino, le avevo chiesto di farmelo sparire con un incantesimo.

Non ho mai avuto una tartaruga in realtà, figuriamoci una parlante. Da piccola chi ascoltava le mie storie erano soprattutto i nonni, quando papà era in viaggio, altrimenti era lui che mi aiutava ad inventarle. Ma i nonni ridevano a crepapelle quando le raccontavo e a volte facevano di tutto per renderle reali, mi hanno perfino costruito una casa sull'albero nel loro giardino, che condividevo con il figlio dei vicini e mia sorella maggiore. Poi, senza preavviso, i nonni se ne sono andati. Nessuno che ascoltasse più le mie storie, a parte le maestre quando leggevano i miei temi o la mia sorellina per addormentarsi. Alla mamma non piacevano, anzi le odiava, papà non aveva più tempo per me. E da qui ha inizio il periodo buio della mia vita. Il periodo della mia adolescenza, nel quale ho perso me stessa in un tunnel che sembrava non avere una via d'uscita. Ma mi sono sempre risollevata il morale da sola. Tutti abbiamo un periodo buio, tutti ci perdiamo. Adesso, però, è arrivato il momento della mia rinascita, li vedo un po' così questi miei anni al college. Arrivando qui ho capito che sarà questo posto il punto di partenza della mia ricerca.

"No, io non ti odio. Lascia perdere Brandon è un tipo un po' irascibile, se così si può dire. E poi li rivedrai molto presto" afferma, sorridendomi furba.
"Cosa intendi?" chiedo confusa, voltandomi per osservarla meglio.
"La festa ovvio" saltella felice verso il suo letto, lasciandosi sfuggire anche un grido di gioia.
"I-io non credo sia una buona idea andarci" mormoro, lasciando perdere l'armadio per infilarmi il pigiama.

"E' una bellissima idea- faccio per aprire bocca, ma lei mi interrompe ancora- e tu verrai con me, senza se e senza ma" la fisso mentre si infila sotto le coperte rosa e mi regala un occhiolino per poi spegnere la luce. Ancora confusa mi lascio cadere anche io sotto le calde coperte e chiudo gli occhi.

Apro la porta di casa e rilascio un sospiro stanco. "Sono a casa" urlo mentre salgo le scale per incamminarmi verso la mia stanza. Saranno usciti tutti come al solito, eppure ricordavo che nessuno avesse qualcosa da fare, oltre i miei genitori. Osservo l'orologio aggrottando le sopracciglia. Forse sono rientrata io tardi dalla mia passeggiata. Lascio cadere lo zaino per terra, sfilo le scarpe e la giacca.

Let me love youWhere stories live. Discover now