4|Avrei fatto meglio a tenere la bocca chiusa

450 20 8
                                    

"Eppure resta che qualcosa è accaduto,
forse niente
Che è un tutto."

Eugenio Montale

Grace

"Scusami Holly, non pensavo avessi compagnia" mormoro intimidita dai loro sguardi curiosi puntati su di me, che resto ferma sull'uscio. Entro e timorosa poggio sulla mia scrivania tutte le buste, mi volto per raggiungere la porta ed andarmene, però, lei si affretta ad afferrarmi un polso e sorridendo mi invita a sedermi.
"No. Resta, volevo giusto presentarteli questa mattina" mi sorride rassicurante e io ricambio con molto, forse troppo, entusiasmo.

Avranno anche un'aria insolita, se così si può dire, ma io sono molto aperta e desideravo da tempo conoscere qualcuno di diverso. Nonostante quel qualcuno di diverso siano esattamente le persone da cui dovrei stare lontana. Sono stanca dalle persone a cui ero abituata al liceo, tutti quei ragazzi ai quali importava ostentare solo la loro ricchezza, quei ragazzi che mi si avvicinavano solo per soldi. Certo, ho molto denaro, i miei genitori sono abbastanza conosciuti e la mia casa a Chicago è a dir poco favolosa, ma nonostante ciò sono sempre stata umile e generosa con tutti, qualche pregiudizio non mi manca alle volte però sono pur sempre pronta ad accogliere e aiutare gli altri.

Timidamente mi siedo accanto a lei e dopo aver fatto le presentazioni, riprendono a fumare e a parlare del più e del meno tra di loro, ignorandomi. La ragazza dai capelli neri e quel grazioso taglio, che in contrasto con la sua pelle chiara le dà l'aria di una bambola di porcellana, si chiama Jade. Quella con i capelli blu, a mio parere fantastici, è Ellison mentre il ragazzo dai capelli rossi è Chris e quello dai ricci castani è Simon. Il ragazzo seduto accanto a lui, invece, è Matthew, sembra il più gentile fra tutti.

Il ragazzo misterioso si chiama Brandon. Non si è proprio presentato, ha solo fatto un cenno del capo e un sorrisino provocatorio quando Holly ha pronunciato il suo nome. Continua a guardarmi dal mio letto e sembra lo faccia per provocarmi mentre io faccio di tutto per ignorare la vocina che dentro di me mi prega di aprire le finestre, sistemare tutto questo casino, controllare che le mie cose siano al loro posto e cacciare tutti. Faccio un respiro profondo e cerco di concentrarmi sulla loro conversazione, che inevitabilmente si sposta su di me. Non sono una tipa timida, forse diffidente, ma mi piace quando qualcuno si sforza di conoscermi, nonostante spesso si facciano troppe domande, non ho problemi a mettermi in gioco.

"Allora Grace, da dove vieni?" chiede curioso Matthew, sorridendomi gentilmente.
"Chicago"mormoro con un sorriso al ricordo della mia città. Mi manca, ma credo di essermi già abituata alla vita frenetica di New York. Ed è proprio questa vita frenetica ad allontanarmi dai miei cari. Non ho ancora chiamato la mia famiglia, ho solo inviato un messaggio a mio padre, che avrebbe riferito a tutti, che sono atterrata sana e salva.

"Oh! Adoro Chicago" afferma con aria sognante Ellison e in risposta le sorrido cordiale.
"C'è una città che non ti piace?" borbotta ironica Jade, ricavandosi un' occhiataccia dalla ragazza. "Ci si diverte parecchi lì?" mi chiede Simon, ignorando il battibecco delle due ragazze.
"Si, credo di si. Ma mai come ci si diverte qui, immagino" mormoro e, quello che dovrebbe chiamarsi Chris, annuisce freneticamente con un sorrisetto malizioso. Subito dopo l'attenzione di tutti si concentra sui pettegolezzi che riguardano alcune matricole.

"Che ti è preso ieri?" chiede Jade ad un tratto rivolgendosi a Brandon. Lo ha chiesto con fare arrogante e forse è questo che ha fatto serrare la mascella del ragazzo.
"Non sono affari tuoi" ribatte lui ed è la prima volta in tutta la serata che sento la sua voce. E' roca e profonda, tanto da farmi salire i brividi lungo la schiena. Ha un timbro così virile, proprio quanto il suo aspetto imponente. Nonostante ho lo sguardo rivolto al mio cellulare, ascolto la conversazione incuriosita per scoprire qualcosa in più su di loro.

"Già amico potevi avvisare che te ne saresti andato" borbotta Simon infastidito, prendendo un sorso dalla bottiglia di birra che ha tra le mani.
"Non devo dar conto a voi su ciò che faccio" asserisce convinto e lo sento trafficare con l'accendino.
"Certo che devi se siamo nel bel mezzo di un casino a causa tua" lo attacca Chris. Holly alza gli occhi al cielo guardandosi le unghie laccate di nero con fare annoiato.

"A causa mia? Non è di certo colpa mia se Simon si mette a fare il coglione con chiunque" Stringe i pugni lungo i fianchi, inchiodando il suo sguardo tenebroso su Simon, che si è alzato per fronteggiarlo. Distolgo lo sguardo dal cellulare, riponendolo nella tasca posteriore dei miei jeans, e sentendomi fuori posto osservo il pavimento sotto di me.
"Avete finito?" chiede spazientita Ellison, alzandosi e cercando di calmare gli animi. Il silenzio cala nella stanza fino a quando Matthew cerca di far tornare l'aria spensierata che aleggiava prima.

"Venerdì c'è una festa da quel tipo, Will. Venite?" chiede calmo, accendendosi anche lui una sigaretta.
"Certo che ci vengo" afferma felice Holly, rivolgendomi uno sguardo d'intesa che non riesco a cogliere. In tutta risposta sento il ragazzo misterioso sbuffare nervoso.
"Assolutamente no, lo sai come la penso" afferma convinto.

"So che non mi vuoi a quelle feste perché sei troppo protettivo e pensi che sia troppo piccola per bere o fumare. Ma ti rinfresco la memoria: non sono una bambina e ho solo un anno in meno di te" ribatte nervosa la mia amica e c'è qualcosa che mi sfugge. Sono seriamente confusa.

"Oh! Non ricominciate per l'amor del cielo" mormora Jade, mentre smanetta sul suo iphone di ultima generazione, sbuffando di tanto in tanto. Non la conosco molto bene, ma non credo di esserle molto simpatica da come continua a guardarmi, anche se non ho per niente aperto bocca o dato una cattiva impressione. Ma dopotutto, per tirarmi su di morale, mi ripeto sempre che non si può piacere a tutti nella vita.

"Invece io ricomincio eccome- fulmina con lo sguardo la ragazza- smettila di fare l'uomo vissuto, hai solo paura che io incontri uno come te ad una di quelle feste" continua Holly imperterrita e sembra visibilmente arrabbiata. Un "oh!" di Simon fa nuovamente serrare la mascella a Brandon, che sembra quasi volerlo incenerire con un solo sguardo.

"E che tipo sarei io?" chiede beffardo.

Insomma ha tutta l'aria di essere uno di quei cattivi ragazzi spezza-cuori, anche io se fossi in lui avrei paura che Holly incontrasse un tipo così. 

Da come tutti mi stanno guardando capisco di averlo fatto di nuovo. Ho difficoltà a tenere la bocca chiusa qualche volta e le chiacchierone come me non piacciono quasi a nessuno, soprattutto quando dicono tutto ciò che gli passa per la testa.

Brandon ghigna nervosamente e si alza dal letto lentamente per poi chinarsi di poco verso di me. Ancora più arrabbiato mi sposta con finta delicatezza una ciocca di capelli sfuggita, appositamente, alla coda. Per sfuggire al suo intenso e ammaliante sguardo desidero solo che una voragine si apra sotto di me e mi trascini giù.

"Ascoltami bene, ragazzina, a volte è meglio tenere la bocca chiusa se non si vuole finire nei guai. Ma per te adesso è troppo tardi. Sei nei guai fino al collo!" afferma leccandosi le labbra piene, dove il mio sguardo cade seguendo il movimento lento e seducente della sua lingua. Lui, ovviamente, se ne accorge e le labbra si stendono formando un sorrisetto vittorioso.

Deglutisco e capisco che ha perfettamente ragione. Avrei fatto meglio a tenere la bocca chiusa.

Spazio autrice

Ciao a tutti, come state? Come sta andando questo periodo di quarantena? E cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? Fatemi sapere se vi è piaciuto con un commento e una stellina. Ma soprattutto fatemi sapere cosa ne pensate di Grace e Brandon. 

Un bacio, ci vediamo con il prossimo capitolo. 😘💕

Sara

Let me love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora