25.INCUBI

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[Pov Nahsi]

La stanza era buia e silenziosa.Urla, grida di terrore e di dolore riempivano l'aria suscitando un'atmosfera terrificante.
Solo un punto di luce, che segnava l'uscita della stanza, si poteva intravedere in mezzo alle tenebre. Ma quel raggio luminoso che brillava di speranza e salvezza era irraggiungibile a causa delle sbarre che impedivano il passaggio.
Mentre fissavo la mia unica via di fuga non mi accorsi che un uomo dall'aria minacciosa, a causa soprattutto della sua possente statura e delle numerose cicatrici che gli riemipivano il volto, si stava avvicinando con una lanterna verso di me.
Quando mi accorsi della sua presenza era ormai troppo tardi. L'uomo mi prese per il colletto del mio straccio di camicia facendomi sbattere la guancia sulle fredde sbarre della cella.

-Se vuoi tanto vedere cosa si nasconde dietro quella luce, ti accontento subito-

Mi scaraventò brutalmente all'esterno della mia prigione, facendomi sbattere la schiena contro il muro.
Mi prese per un braccio e mi trascinò a forza verso quello che credevo fosse la mia salvezza, ma ciò che vidi mi fece drasticamente ricredere.

-In questa stanza si fanno gli esperimenti sulle persone senza un potere magico-

Attrezzi spaventosametne pericolosi, sangue, resti di carne... Stavo per vomitare. Le lacrime minacciavano di uscire e le gambe tremolanti cedettero prive di forza

-Che c'è ragazzina? Ti fa schifo il sangue?.... Per caso vuoi provare?-

Era agghiacciante, la sua voce era agghiacciante, tutto quello che mi circondava era agghiacciante.
L'uomo mi prese a peso morto e mi buttò sul lettino posizionato al centro della stanza. Mi leghò braccia e gambe con delle vecchie catene e prese una siringa contenente del liquido poco rassicurante

-vediamo che effetto fa questo velono sui maghi!-

Continuavo a dimenarmi, ma inutilmente.
Adesso le lacrime percorrevano il mio volto disperato, tutto il corpo aveva preso a tremare e il terrore di cosa potesse contenere quella siringa mi fece impazzire.
Volevo gridare, chiedere aiuto, ma la voce non usciva. Non potevo muovermi, non potevo parlare e la punta affilata si avvicinava sempre di più alla mia pelle.
No, noooo!!! Qualcuno mi aiuti! Vi prego aiutatemiiii!

Nashi - Aiuto!!!

Ero nel letto. Le mani tremavano e le lacrime percorrevano le mie guance indisturbare. Ero sudata, ma avevo freddo.
Era solo un sogno....

Storm - Ei, ei. Nashi era solo un incubo.

Le possenti braccia del corvino mi tranquillizarono un po'. Avevo smesso di tremare, ma appena il ricordo di quella stanza mi percorse la testa, scoppiai in un pianto disperato.
Il ragazzo continuò ad accarezzarmi i capelli mentre mi teneva stratta a se finché non ripresi il controllo.
Solo allora mi accorsi che era notte fonda e che dalla finestra si intravedeva la luna piena che dominava nel cielo blu ricoperto di stelle.

Storm - Da quanto tempo... Da quanto tempo vanno avanti gli incubi?

Nashi - I-io...

Storm - Nashi, da quanto tempo?

Nashi - Possiamo andare fuori... Stare sotto il cielo stellato mi rassicura.

Strom - ok. Ma per favore rispondimi. Voglio solo aiutarti

Annuii leggermente per poi dirigermi con il ragazzo nel grande giardino appartenente alla famiglia Taimon.
Girammo per qualche minuto sull'erba umida illuminata solo dalla flebile luce bianca della luna.
Mi sedetti su una panchina e, osservando le migliaia di stelle che riempivano il manto blu/nero, mi decisi a parlare.

Nashi - Da quasi un anno... Dopo circa un mese che mi hanno presa

Storm abbassò lo sguardo non sapendo come reagire, mentre io tenni la testa fissa rivolta verso l'immenso cielo.

Nashi - Ma più che incubi...adesso sono ricordi

Storm - Dev'essere stato terribile

Nashi - Il pensiero che un giorno, una volta uscita da lì, avrei rivisto la mia famiglia, i miei amici, Fairy Tail... La certezza che ti avrei rivisto, mi ha spinto ad andare avanti, senza arrendrmi mai, anche se le cose si facevano sempre più dure. È stata dura a ora è tutto passato. Devo solo capirlo.
Un sorriso amaro mi comparve sulle labbra.
Poi venni circondata da un calore confortevole. Così ne approfittai per accasciarmi sul petto del ragazzo.

Storm - Mi dispiace, ma adesso è tutto finito. Ci sono io con te e non ti lascerò più andare.

Sorrisi alle sue parole, ma stavolta sinceramente.
Piano piano le mie palpebre calavano involontariamente fino a quando non mi addormentai e questa volta più tranquilla.

[Pov Storm]

Nashi si addormentò tra le mie braccia. Sembrava molto più tranquilla. Meno male...

Sollevai delicatamente la bella addormentata, cercando di non svegliarla. La presi in braccio a mo di sposa e mi avviai verso camera sua.
Durante il tragitto, purtroppo incontrai quel rompiscatole di Miyaji.

Miyaji - Ei, Storm. Come mai giri per la casa con Nahsi in collo. Che intenzioni hai??

Storm - Sta zitto idiota. Non vedi che sta dormendo.

Miyaji - Si lo vedo bene. Quello che mi chiedo è perché hai in collo Nashi

Storm - E a te che te ne frega?

Miyaji - Sai, non vorrei che le facessi qualcosa a sua insaputa

Storm - Sei proprio un.... Ah, non sono quel tipo di persona. Non farei mai qualcosa ad una ragazza a sua insaputa.

Miyaji - E allora che stai facendo?

Storm - Oh, ma ti piace proprio rompermi le scatole. Ha solo fatto un incubo. Mi ha chiesto di uscire e poi si è addormentata.

Miyaji - E come facevi a sapere che ha fatto un incubo

Storm - Ma che te ne frega?! Adesso scusa ma vorrei riportare Nashi a letto. Se non ti dispiace...

E lo supero a passo svelto.
Ma che cavolo voleva quel bastardo? Che stress che è.
Dopo aver lanciato ogni tipo di offesa al biondino, raggiungo la camera della rosata.
Cercando sempre di non svegliarla, la posai sul morbido letto e la coprii con il candido lenzuolo.
Feci per andarmene quando una mano mi afferrò il polso.
La maga del fuoco, mi guardava con un occhio mezzo aperto a causa della stanchezza con sguardo supplichevole.

Nashi - Non andare

La guardai per qualche secondo, poi decisi di sdraiarmi sul letto affianco a lei.
Nashi si girò verso di me.

Nashi - Sei di nuovo solo con i boxer.

Storm - Ma quando?!

La ragazza rise e così mi comparve un sorriso sulle labbra anche a me.
Mi coprii con il lenzuolo, dato che non avevo voglia di recuperare i miei vestiti, e mi girai dalla parte opposta della ragazza.

Storm - Notte, Nashi

Nashi - Buonanotte

La ragazza cinse le sue braccia intorno alla mia vita scoperta, facendomi rabbrividire.
Rimasi rigido per qualche minuto, le guance rosse e il cuore a mille.
Alla fine decisi di posare le mie mani su quelle di Nashi. A quanto pare la ragazza gradì il gesto e si accoccolò meglio, poggiando la testa sulla mia schiena.
Strinsi le mani della dragon slayer nelle mie e mi sciolsi.
Un ultimo sorriso prese spazio sul mio viso prima di sprofondare una seconda volta tra le braccia di Morfeo.

🔥Senza il fuoco il ghiaccio non può sciogliersi❄ Ft Next generationWhere stories live. Discover now