L'odore di Noah.
Sono satura del suo odore, lo sento attaccato addosso così caparbio che nemmeno cento docce potrebbero lavare via quel profumo maschile dalla mia pelle. La mia schiena è contro il muro, segue il profilo dell'infisso come una retta parallela, ho il piede destro posato contro il davanzale, quello sinistro penzola nel vuoto per ora; i miei capelli biondi sono un intrico senza né capo né coda, li ho lasciati sciolti e Noah ci ha passato più e più volte le mani dentro creando un caos non indifferente non solo fra quelle ciocche bionde, ma anche nel mio cuore. Sono struccata, la mia maglietta della NYU fa il paio con un paio di mutandine nere.
Sono disordinata nell'aspetto, nella mente, nell'anima e nel cuore.

Con le mani in grembo, continuo a sfiorare il mio anello solare come se da quei rubini potesse emergere un genio capace di risolvere tutti i miei conflitti interiori e darmi la pace che tanto cerco. O forse no? Cosa me ne farei della pace una volta ottenuta? Che sapore avrebbe? Perché io non lo so, davvero non lo so.

Sono sempre stata inquieta, una bambina che non piangeva mai e che fissava tutti troppo a lungo, che non aveva il minimo contatto con il senso comune dell'educazione che avrebbe dovuto guidare una signorinella perbene. Non sono mai stata perbene né educata e non certo perché mia madre non facesse del suo meglio, Evan e Cole sono perfettamente educati fidatevi. Sono io, sono sempre stata io il problema e questo, ad oggi, nemmeno più mi tocca. Come potrebbe? So perfettamente di non essere facile, so perfettamente di essere problematica e non ho alcuna intenzione di cambiare, questo è il punto, anche se tendo ad inabissarmi nei miei pensieri, nelle mie teorie. Penso troppo, ma chi ha detto mai che questo è un difetto?

No, non è successo nulla stanotte fra me e Noah, se qualcuno se lo stesse chiedendo. Per quanto sia stata accorta, per quanto sia stata accurata nel non prosciugarlo, avevo bisogno di sangue. Per qualche istante ho sentito proprio la voglia di non fermarmi più, di andare fino in fondo. Rivivo quei momenti come dei flash potenti nella mia mente, sensazioni ed emozioni che mi hanno ridestata. Erano mesi che non riuscivo più a sentire così tanto, mesi in cui la monotonia di un'esistenza sempre uguale mi era calata addosso come un macigno. Logan, in tutto ciò, non mi aiutava per niente. I primi mesi della mia rinascita sono stati folli, pieni di emozioni. Ero braccata dai Cacciatori perché Bradley mi odiava, Christopher si stava completamente perdendo. Non avevo un attimo di pace. In quei mesi sono stata tradita, picchiata, sono stata rapita, violentata, hanno cercato di spezzarmi più volte di quante una sola creatura dovrebbe mai solo patire. Sono stata abbandonata e tradita laddove la mia lealtà e fedeltà erano pressoché sconfinate. Mi hanno consumata un poco alla volta, ogni momento rosicchiava quelle mie fondamenta che avevo dalla mia vita umana finché non si sono sbriciolate, divenendo nulla più che polvere inutilizzabile. Mi sono dovuta ricostruire, allontanarmi da quella parte emotiva che avevo. Poco a poco sono scivolata in un'apatia che non è altro che l'anticamera delle emozioni completamente spente. Ero a un passo dal farlo, se non è accaduto è perché Noel e Steve mi hanno tirata fuori a forza da quel vortice, ma non abbastanza da escludere totalmente l'idea.

Almeno fino a che non c'è stato Noah. Noah che col suo battito umano ha risvegliato un pochino la mia attenzione. Col suo profumo mi ha guidata in quella riscoperta dei sapori di una vita che oramai mi ostinavo ad osservare da lontano. Perché nulla ha veramente importanza se non gliela conferisci tu realmente.
Stanotte io mi sono fermata, ho messo un confine che non intendo superare. Stanotte le mani di Noah hanno suonato una sinfonia del tutto differente da quelle che conoscevo. I suoi baci sono stati sussurri in una notte buia e senza stelle, unica guida verso un baratro che non mi sento pronta ad accogliere. Non ancora.
Stanotte, per un poco, sono tornata a vivere.
Stanotte, realmente, ho tradito Logan.

Non so come spiegarvi come mi sento in questo momento, sono consapevole di non dovere nulla a Logan. Ho tutti i motivi per odiarlo e non li dimentico mai. Eppure io sono la sua creatura, sono la sua Progenie. Sono stata la sua compagna per tanto tempo che non ricordo com'era prima di lui. Eppure adesso con Noah è così diverso, tutto è opposto a come lo era con Logan.

Of the nightNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ