The Million Dollar Hotel

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Il 5 febbraio del 2000 usciva uno dei tanti film del visionario regista tedesco Wim Wenders. Una delle sue tante, ma mai troppe, pellicole.

E' curioso che sia considerato uno dei film sul viaggio pur svolgendosi praticamente tutto e solo all'interno di un fantomatico hotel, the Million Dollar Hotel.

Postribolo di tutte le diversità possibili, composto da personaggi quasi irreali, preludio dell'alba di questo nuovo millennio e delle nuove diversità e povertà che oggi sono all'ordine del giorno.

Ovvio che se è qui non mi ha lasciato indifferente, come si può ben immaginare, però la cosa che stupisce di più è che raramente ho visto nei commenti di un film pareri così assolutamente agli antipodi. O commenti estasiati e quasi idolatranti o devastanti ed annichilenti la pellicola, persino tra quelli che sono i naturali fan del regista.

Proviamo ad analizzarlo un po' di più nel tentativo di capire il perché di questa incredibile dicotomia tra gli idolatri ed i delatori, mentre ne ascoltiamo la colonna sonora.

Il film è basato sulla sceneggiatura di uno non proprio qualunque, Bono Vox degli U2 che alla fine degli anni '80 scrisse questo screenplay un po' particolare che dopo varie peripezie (il film doveva già uscire all'inizio degli anni 90, ma il regista era piuttosto impegnatino in quegli anni), viene realizzato nel 1999, con un cast molto diverso rispetto a quello che inizialmente era stato pensato ed il contributo di una colonna sonora decisamente armoniosa e orecchiabile, visto che che Bono e gli U2 di certo quando si tratta di toccare con le note le corde dell'anima non sono proprio secondi a nessuno.

E ora il cast:

Mel Gibson, nei panni dell'agente federale Skinner, diverso in mezzo ai diversi

al tempo non avevo capito perché avesse accettato questo ruolo così in antitesi, almeno apparentemente, con un suo cliché di superuomo attore, ma poi ho capito che invece proprio questo ruolo ne aveva rivelato un lato non convenzionale, ma comunque suo forse più di tanti altri .

E che dire di Milla Jovovich?

"a me mi" mancan le parole.

TOM TOM , il cui ruolo avrebbe dovuto essere di Tim Roth, comunque presente nel film, alla fine toccò ad un poco più che esordiente Jeremie Davies...

che interpreta la summa della diversità dei diversi, ma comunque capace di esprimere una tensione sentimentale che va ben oltre a quella che i normali esseri umani normalmente possono esperienziare.

Ma intanto rilassiamoci con ...

e il finale condito con:

Unico brano quest'ultimo che ha avuto la dignità di essere famoso e ricordato, più di per se che per essere essere stato parte della colonna sonora.

Io ho rivisto il film di recente e ancora non so il perché di questa dicotomia, ma so perfettamente con chi non sono tuttora assolutamente in accordo.

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