s i x t e e n

1K 96 23
                                    

Era un giovedì pomeriggio e Taehyung era riuscito a convincere Yoongi a guardare un film insieme. 'Guardare' era un parolone, dato che il maggiore si era addormentato neanche mezz'ora dalla schermata d'inizio, vittima delle dolci carezze che il castano gli stava regalando; le dita di quest'ultimo, infatti, si erano intrecciate alle sue ciocche scure, abbandonandole di tanto in tanto solo per afferrare una matita e segnare qualche numero su un quaderno di matematica.

Verso metà del film, intanto, la vibrazione di un cellulare si era permessa di disturbare il più piccolo. Taehyung, però, non se n'era preoccupato molto, perché non si trattava del suo smartphone e, quindi, non era decisamente affar suo. Si considerava un tipo curioso, ma non così tanto da ledere il diritto alla privacy altrui. Ma quando lo smartphone si decise a dargli un po' di pace, fu il turno del campanello d'ingresso ad iniziare a dargli il tormento; allora il castano -naturalmente facendo attenzione a non svegliare il ragazzo tra le sue braccia- si alzò in piedi e andò a controllare chi fosse alla porta.

"Ciao! Yoongi è in casa?"

Una ragazza dai lunghi capelli castani se ne stava in piedi sullo zerbino, una grande borsa plastificata tra le mani e un sorriso gentile in viso.

Taehyung le lanciò un'occhiata confusa, visto che non gli pareva di averla mai vista. "Ciao...emh, sì." Guardò rapidamente dietro di sé per assicurarsi che il maggiore non si fosse svegliato. "...ma ora sta dormendo, se mi lasci il nome gli dico che sei pas--"

"Tranquillo, faccio da sola."

E prima che il castano potesse fare qualcosa a riguardo, la sconosciuta l'aveva già superato per levarsi scarpe e cappotto. Sotto lo sguardo di un Taehyung impanicato, iniziò ad ispezionare l'appartamento fino a quando non trovò la cucina e vi si fiondò dentro.

"S-scusami, ma chi sei?" turbato dall'irruzione della donna, il castano non osò avvicinarsi al tavolo sul quale questa aveva cominciato a svuotare il contenuto della borsa di plastica, tirandone fuori una vaschetta di kimchi.

"Un'amica di Yoongi, mi chiamo Daehye-- ehi, per caso vuoi mangiarlo anche tu questo? Credo ce ne sia abbastanza per tutti e tre."

Taehyung non rispose, bensì indicò qualcosa nel corridoio. "Beh, forse è meglio che vada a svegliare lo hyung..."

"No, no, lascialo pure dormire." la ragazza gli si avvicinò, sorridente, e poi prese a tirarlo per un braccio verso il tavolo. "Dai, siediti qui finché non si sveglia da solo."

"Ma, in realtà-"

"Qual è il tuo nome, invece?"

"Taehyung..." il castano si sentì leggermente intimidito, perché di solito era lui il tipo estroverso e solare che adorava prendere l'iniziativa, ed invece in quel momento si sentiva ben lontano dalla definizione di social butterfly.

"E sei un amico di Yoongi, Taehyung?"

"In realtà, sono il suo ragazzo."

Al sentire quella risposta, la castana inarcò le sopracciglia, stupita. Era sul punto di dire qualcosa, quando una figura nuova fece la sua comparsa sulla soglia della cucina.

"Taehyung, adesso inizi anche a parlare da so--" la voce rauca dell'inquilino dell'appartamento si bloccò sul finire della frase. Yoongi si era appena svegliato, probabilmente a causa del chiacchiericcio che sentiva.

"Ed ecco il bello addormentato. Ti sembra l'ora di svegliarti?"

Taehyung colse l'occhiata interrogativa che il corvino gli lanciò e alzò le spalle in risposta, perché ne capiva meno di lui di quella situazione. Sperava solo non si arrabbiasse con lui per aver permesso di entrare in casa sua ad una tizia a caso.

at first sight - taegiWhere stories live. Discover now