s i x

1.2K 97 5
                                    

"Taehyung è ancora a letto, sono passato da lui un quarto d'ora fa e sembrava in procinto di morire. È stato troppo per lui ieri sera."

Yoongi recuperò le poche energie rimaste per accennare un sorriso, cercando di dimostrarsi divertito dall'affermazione del suo migliore amico.

Hoseok lo aveva invitato a casa sua per cenare insieme, sfoggiando senza la minima vergogna la sua pelle diafana e priva di imperfezioni, al contrario dell'amico poco più grande che esibiva senza troppa vergogna un paio di occhiaie violacee. Hoseok doveva essere rimasto alla festa fino a notte fonda, ma a giudicare dal fatto che non si fosse neanche degnato di svestirsi del pigiama ed indossare qualcosa di meglio, doveva essersi svegliato da poco.

"Amico, anche tu non sembri ok. Sei sicuro di aver smaltito tutto?"

"Sai che mi riprendo in fretta, sono a posto." rispose il corvino avvicinandosi una porzione di hosomaki alla bocca. "Sono solo un po' giù perché ho passato tutto il giorno ad esercitarmi. Il pianoforte non si suona da solo."

"Hai un esame domani?"

"Una specie."

"E sprecare tempo anche solo per dormire non è nel tuo stile, già." ridacchiò Hoseok, guadagnandosi un'occhiata pungente dal più grande d'età che non trovava affatto divertente il suo imminente esame. "Eppure per te dormire è sacro."

"Anche suonare lo è."

Il castano fece un cenno con la testa in assenso, sorridendo.

Yoongi era fatto così, dopotutto: testardo al punto giusto da ignorare tutto il resto pur di concentrarsi solo e soltanto su ciò che voleva.

"Hyung." qualche minuto di silenzio più tardi, Hoseok tornó a parlare e con un dito indicò il cellulare dell'altro, che da qualche minuto aveva preso a vibrare. "Il tuo telefono sta squillando."

"Lo so."

"E...non rispondi?"

Il corvino alzò le spalle, continuando a mangiare con nonchalance. Aveva già buttato l'occhio allo schermo del cellulare, ma il nome del chiamante non gli faceva venire la minima voglia di rispondere.

Un paio di squilli più tardi e la chiamata finì per essere automaticamente catalogata nella sezione 'chiamate perse', lasciando Hoseok un po' perplesso. "Era Taehyung, no? Perché non gli hai risposto?"

"Stiamo mangiando."

"E quindi?" avrebbe voluto chiedere il più alto, ma lo sguardo di Yoongi incollato sul piatto lasciava intendere che non fosse molto propenso a continuare la conversazione. Hoseok lasciò ben presto perdere e si dimenticò dell'avvenuto.

La serata continuó in modo tranquillo fino a quando non giunse il momento per Yoongi di tornare a casa e lasciare quella del suo migliore amico, trascinandosi fino in macchina con una voglia di vivere pari a zero. Non vedeva l'ora di abbracciare il suo letto, raggomitolarsi nel piumone e chiudere gli occhi.

Ma dovette rivedere un attimo i suoi piani una volta che le porte dell'ascensore del suo condominio si aprirono, rivelando una figura seduta parallelamente davanti alla porta del suo appartamento. Riconobbe subito il profilo di questa e fece per ritornare nell'ascensore, se non fosse stato per il piccolo "hyung" che raggiunse le sue orecchie e che lo fermò dall'andarsene.

"Mi stavo addormentando contro la porta, ce ne hai messo di tempo." Taehyung si levò l'unico auricolare che aveva infilato in un orecchio.

"Levati, devo entrare."

Il più piccolo s'imbronció, alzandosi però in piedi per farlo passare. "Levati, devo entrare." lo scimmiottò a bassa voce, ma evidentemente non abbastanza per non farsi sentire. Mise su un sorriso deliberatamente grande non appena l'altro si girò a guardarlo male. "Che c'è? La serratura è dall'altra parte."

at first sight - taegiWhere stories live. Discover now