•IL BRUTTO ANATROCCOLO• Han Jisung

Epilogo: New York, New York!

"Avanti Jisung, andiamocene!"
"Assolutamente no! Voglio morire qui, nella pasticceria più famosa del mondo. Ma vi rendete conto? La patria delle cheesecakes!"
Urlò Han in mezzo al negozio, in coda per la sua terza ordinazione.
"Chi cazzo ha avuto l'idea di venire da Carlo's Bakery?!"
"E lo chiedi pure?!"
Rispose Seungmin a Hyunjin, facendo poi voltare tutti nella mia direzione.
"Che c'è??! Lo sapete anche voi quanto lui ami quella dannata torta!
Pensavo gli avrebbe fatto piacere venire qui... Non avrei di certo potuto immaginare che quello scoiattolo avrebbe speso 200 dollari in dolci!"

Ormai eravamo in quel negozio da più di un'ora, e nessuno era riuscito a convincerlo ad alzare i tacchi, fin quando...

"Jisung, amico, mi spiace credimi, ma tu non ci lasci altra scelta"
Bisbigliò Changbin avvicinandosi pericolosamente ad Han, che stava ancora gustando la sua quinta fetta di torta.
"Che- che credi di fare???"
Binnie lo alzò di peso e, tra le risate dei presenti, lo trascinò fuori dalla porta, non prima di avergli permesso di urlare un 'Buddy sei una leggendaaa' mentre, rassegnato, si lasciò completamente andare a peso morto sulle spalle del suo amico.

"E anche questa è fatta!"
Esclamò Amy una volta fuori dal negozio.
"Certo che non ci si annoia mai eh?"
"A che ti riferisci, non capisco..."
Disse sarcastico Hyunjin.
"Mah, non saprei, ad esempio ieri quando ti hanno sbattuto fuori da mezza Fifth Avenue perché provavi abiti che non solo non ti potevi permettere, ma per giunta nel bel mezzo del locale?!"
"Mi sembrava di cattivo gusto privare gli astanti di tanta bellezza.
Avanti, dimmi che quei vestiti non mi stessero alla perfezione!"
Schioccò le labbra il moro, mentre Alex cominciò a ridere.

"Sai cos'altro fa ridere? La figura di merda che voi femminucce avete fatto ieri con l'allarme da Calvin Klein!"
Al commento di Seungmin, Alex smise di starnazzare in tempo record, Amy si coprì il viso con le mani.
"Ci eravamo soltanto appoggiate alla porta!"
Cercai di difenderci, invano.
"Sì, sì, con ancora tutti i capi in mano... Sarebbe suonato lo stesso l'allarme!"
"Ma la cosa migliore è stata vedere la guardia correre verso di voi, scatenando il panico generale"
Disse Seungmin finendo il suo frullato.
"Possiamo parlare di altro per favore??"
Alzò la mano Amanda.
Changbin sorrise e intenerito le diede un bacio sul naso.

"Prossima tappa??"
Domandò poi, intrecciando la sua mano con quella della mia amica.
"Central Park, me l'avete promesso!"
Strillò Seungmin, impostando automaticamente il navigatore sul suo telefono e senza preoccuparsi di chiedere il nostro parere, iniziò a camminare, seguendo la direzione che lo schermo gli indicava.
Noi, gli andammo dietro, come le paperelle che in fila indiana, seguono la loro mamma al di fuori dello stagno.

Durante il tragitto, Seungmin immortalò la nostra avventura, con pause annesse, nel raggiungere quel parco che a quanto pare, si trovava dalla parte opposta rispetto alla nostra posizione.