Se non sono stati loro, sei stato per forza tu.

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"Che stanchezza"
Dissi sprofondando sul pouf.
"Tu che stanchezza!? Io piuttosto!
Mi sono dovuto catapultare giù dal letto alle 8 del mattino per te e come se non bastasse sono quasi due ore che ci troviamo in questo bar... beh non che mi dispiaccia sia chiaro..."
Mi rispose Minho accarezzando un gattino che gli si era fiondato sulle gambe, incrociate a pochi centimetri dal tavolino.
"Perché credi abbia scelto proprio questo posto?"
Alzai gli occhi lasciandogli un'occhiata svogliata.

Minho adorava i gatti tanto quanto adorava ballare, perciò l'unico modo per convincerlo a farmi compagnia nel balzare scuola era invitarlo ad un cat cafè.

"Maledetta... Maledettamente carinaa"
Esclamò con gli occhi a cuoricino a una gattina che le cameriere ci avevano detto chiamarsi Soonie.

 Maledettamente carinaa"Esclamò con gli occhi a cuoricino a una gattina che le cameriere ci avevano detto chiamarsi Soonie

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"Sorridi amore, sorridi, bravissima!"

Lo osservai scattarsi selfie con quel gatto in mille pose diverse.
Ne restai incantata, ma poi fortunatamente scesi dal pianeta Minho e tornai coi piedi per terra.

"E comunque intendevo stanchezza psicologica"
"Wow, ti ci sono voluti ben cinque minuti per rispondere a un discorso di un quarto d'ora fa, la cosa ti preoccupa davvero"
Smise di farsi le foto con Soonie, la poggiò sui cuscini accanto a noi e fece un sorso del suo americano.

"È che non mi va giù"
Mi imbronciai poggiando il mento sul tavolino.
"Mettici lo zucchero scema"
Disse lanciandomi una bustina azzurra che mi finì dritta in fronte.
"Scemo tu, intendevo la scenata di Adam dell'altra sera"
Gli rilanciai la bustina, ma ovviamente lui fu in grado di schivarla.

"Io invece non capisco perché tu non voglia dirlo a Jisungie"
"È che... Mi sento in colpa... Lui si è divertito un sacco sabato, e non voglio dargli preoccupazioni inutili"

Presi la mia tazza di thè tra le mani e abbassai lo sguardo su di essa.
Minho mi mise una mano tra i capelli scompigliandomeli leggermente.
"Sei proprio tonta a volte Kat"
Bisbigliò sorridendomi dolcemente.
"Lui ti ama, tu lo ami, Adam è solo un ex, un coglione di ex!
Non regge affatto il confronto con Han.
Gli darai più preoccupazioni comportandoti così, e poi sinceramente non si merita di essere trattato in questo modo"
Si sedette al suo posto e incrociò le braccia.

Io sbuffai rumorosamente.
"D'accordo, d'accordo, ho capito.
Che palle quando hai ragione"
Tutto contento alzò e abbassò le sopracciglia, gongolando soddisfatto.
"Però non me la sento di dirglielo oggi, visto che stasera si deve vedere con Binnie e Chan per le nuove canzoni"
"Mmmh, va bene, ti do due giorni!
Detto questo..."
Si alzò lentamente, restando a fissare Soonie.
"Vado a chiedere se posso adottarla"

--

"Si può sapere perché mi hai incastrato anche a fare la spesa?"
Sbuffò, senza neanche troppa convinzione Minho, in piedi, di fronte alla zona frigo del minimarket.

"Si può sapere perché mi hai incastrato anche a fare la spesa?"Sbuffò, senza neanche troppa convinzione Minho, in piedi, di fronte alla zona frigo del minimarket

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"Perché eravamo già in giro, i miei non ci sono a cena e ti ho detto che potevi scegliere quello che volevi siccome offrivo io"
Lui schioccò la lingua.
"Yes"
"Volevi solo risentirtelo dire, non è così?"
Dissi guardandolo contrariata.
Ridendo, lui prese a spingere il carrello.
"Le tue amiche che mangiano?"
"Per noi una minestra di riso e soia, anche Lix ha detto che vuole stare leggero, tu invece hai scelto?"
"Pizza!"

Ovviamente.

"E come dolce, gelato alla fragola, grazie"
Alzai gli occhi al cielo, sorridendo.

Tipico di Lee Minho, gli dai un dito e si prende la mano, il braccio e anche la tua intera esistenza.

Pagammo e di corsa a andammo a casa mia.
La giornata con lui era davvero volata.

Dopo la colazione al cat cafè, andammo in un parco ad ascoltare la musica e pranzammo al chioschetto che c'era al centro del giardino.

Verso sera i miei mi dissero che si sarebbero fermati fuori per una cena di lavoro, mentre mio fratello erano giorni che dormiva dalla fidanzata, così ne approfittai per organizzare una cena con le ragazze.

Dato che Felix era sempre impegnato col lavoro, mi avrebbe fatto piacere vederlo, perciò decisi di invitare anche lui e siccome ero già in giro con Minho, gli chiesi il favore di accompagnarmi a far la spesa, favore che si trasformò subito in un patto: io l'avrei invitato cucinandogli ciò che avrebbe voluto se lui mi avesse aiutato con le borse.

Pensandoci ora, è più un ricatto che un accordo...

--

"Quindi hai intenzione di dirglielo domani?"
Chiese Lix, sorseggiando il brodo.
Gli avevamo raccontato tutto ciò che accadde sabato sera e anche lui era dell'idea di Minho.
"Sì, però devo cercare di buttargliela sul ridere, in fondo non è nulla di grave, no?"
Amy e Alex si scambiarono uno sguardo non troppo rassicurante.
"Lo sai tu come devi comportar-"

DING DONG.

"Sono già tornati i tuoi??"
Chiese Minho.
"Certo che no, sono le 22.30, le loro cene di lavoro terminano intorno all'una di notte"
Andai al videocitofono, cliccai il tasto della telecamera e sul mio viso comparve un sorriso a trentadue denti.
"È Han!"
Urlai, prima di indossare le scarpe e correre fuori.

In tutto il giorno ci eravamo scambiati soltanto qualche messaggio poiché io ero fuori con Minho e lui era impegnato con la scrittura.

Nella fretta lasciai la porta socchiusa e mi precipitai da lui.
Gli altri intanto, si erano radunati all'ingresso, cercando di spiare proprio attraverso quel piccolo spiraglio.

"Hanie! Ma non dovevi essere coi 3racha?"
Urlai cercando di baciarlo, ma inaspettatamente mi bloccò.
"Che c'è?"
"Dimmelo tu"
Mi rispose freddo.
"Non capisco, a cosa ti riferisci?"
"Ti sei divertita sabato, Kat?"

Merda.

"Certo, perché me lo chiedi?"
Gli poggiai le mani sul colletto del  giubbino nel tentativo di avvicinarlo a me, ma anche stavolta mi respinse.
"Proprio non ce la fai ad essere sincera eh?"
Si girò e tranquillamente si avviò al suo motorino parcheggiato al muretto di fronte per poi sparire nel buio della via.
Io restai immobile, impalata davanti al cancello.
Solo quando senti la mano di Felix toccarmi la schiena mi ripresi, mi voltai verso i miei amici e presi a ragionare ad alta voce.

"Voi due eravate qui con me, io e Minho siamo stati assieme tutto il giorno, e l'unico oltre a noi a sapere ciò che è successo è..."
Mi bloccai.
"Han doveva vedersi con lui stasera"
Dissi, rientrando in casa per prendere le chiavi dell'auto di mio fratello.

"Dove stai andando Kat?"
Chiese Alex preoccupata.
"Da Changbin"

•IL BRUTTO ANATROCCOLO• Han JisungWhere stories live. Discover now