Capitolo 18

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Dopo la lezione mattutina di classico, inizio le lezioni con Timor, dove provo la coreografia aggiungendo i movimenti provato ieri. <<ok allora va bene, però ti voglio più fluida perché sei troppo rigida, prova a lasciarti andare>> mi fa segno di seguirlo e gradualmente faccio dei movimenti sempre più fluidi e aggiungiamo i passi. Mette la musica ed ecco che riesco a fare quello che voleva e lui ne rimane soddisfatto. <<brava, va bene come l'hai fatta. Adesso resta solo l'espressione, durante la coreografia mantieni la stessa espressione tutto il tempo e non va bene perché tu mi devi far vedere il significato della coreografia e non devi farlo solo con i movimenti ma anche con l'espressione della tua faccia>> mi fa allenare su questo anche se mi vergogno un po' perché si concentra sulla mia faccia fissandomi. Due ore dopo torno in sala relax e mi cambio, noto che mancano tutti i ballerini e Tali mi spiega che sono in sala per decidere un duetto e poi mi racconta la sua lezione dicendomi che cosa le sta succedendo. <<secondo me devi rilassarti un po' di più perché sei troppo agitata. Capisco che per te è nuova come esperienza e ti devi abituare però se la prendi così è peggio, fatti aiutare, i professori sono qua per questo e anche noi ci siamo.>> l'abbraccio e si sfoga un po' con mercato Fra. <<mi ha interrogato la Pettinelli>> corre verso di me Jacopo e mi abbraccia da dietro. <<eh..?>> lo guardo curiosa e mi sorride dicendomi che è andata bene. <<finalmente non ti sei fatto trovare impreparato>> alzo gli occhi al cielo e sorride. Mi racconta cosa hanno fatto e poi si accende lo schermo e ci sediamo tutti davanti. Fanno vedere le prove di Giuseppe della coreografia che la Celentano ha dato a lui e Javier e quest'ultimo esprime il suo parere su come la fa. Vengo chiamata da Veronica a lezione e vado in sala. Provo la coreografia e ci sono ancora delle cose da modificare perché in alcune parti mi perdo. Provo per un bel po' e poi dopo avermi spiegato su cosa devo lavorare mi lascia andare. Mi siedo a mangiare visto che gli altri hanno già mangiato e Jacopo si siede vicino a me facendomi compagnia. <<questa settimana sarà difficile>> intervengo e lui annuisce. Gli dico le assegnazioni che ho e soprattutto la coreografia della Celentano su cui ho più problemi e lui mi dice che sta provando la canzone in indonesiano e sembra capirci qualcosa. Mentre parliamo noto che è un po' strano, infatti gli chiedo se è successo qualcosa ma lui nega e poi va a lezione. Mi lascia un po' confusa, tanto che mentre provo la coreografia di classico la mia testa è solo su di lui. Una volta finita la lezione corro in sala ma lui non c'è. <<dov'è Jacopo?>> mi avvicino a Skioffi e mi dice che è in saletta a provare. Per oggi ho finito le lezioni così mi cambio. Entra Jacopo in sala e va direttamente in bagno senza guardarmi, così lo raggiungo e gli chiedo se è successo qualcosa e mi dice che appena usciamo mi deve parlare. Mi avvicino a Fra e Skioffi e chiedo loro se Jacopo gli ha detto qualcosa ma negano. Una volta usciti dagli studi ci incamminiamo verso l'hotel dopo aver salutato i ragazzi che ci sono fuori ad aspettarci. Mi avvicino a Jacopo e gli chiedo che cosa vuole dirmi. <<senti Carla io ci ho pensato in questi giorni a noi due e credo che stiamo correndo un po' troppo. È meglio se ci prendiamo una pausa, anche perché adesso voglio concentrarmi solo su questa esperienza senza avere alcuna distrazione. Mi dispiace troppo però è meglio così per tutti e due>> quello che dice mi perfora lo stomaco, più lo ascolto e più la mia tristezza e amarezza si impossessa di me. Lo guardo con gli occhi che luccicano e mi accarezza il viso con un sorriso consolatorio. <<hai ragione, non siamo fatti per stare insieme, all'inizio pensavo che fossi completamente un'altra persona però adesso ti sei dimostrato per quello che sei. Tranquillo non sarò più una distrazione>> mi allontano da lui e mi avvicino alle ragazze che vedendomi con le lacrime agli occhi mi chiedono subito che cosa succede e le racconto tutto. <<non ci posso credere che l'ha fatto veramente, sembrava così preso da te>> lo so, lo pensavo anche io ma a quanto pare sa fingere bene. Arriviamo in hotel e dopo essermi cambiata decido di coricarmi direttamente senza andare a mangiare perché non ho fame e poi non voglio vederlo perché mi farebbe stare troppo male. <<Carla vuoi che ti porto qualcosa da mangiare? Capisco che non vuoi vederlo però devi mangiare qualcosa>> cercano di convincermi le ragazze ma non cedo. Scendono a mangiare e rimango in camera da sola così chiamo Ale e le racconto ciò che è successo sfogandomi con lei. Speravo tanto di non ritrovarmi in questa situazione, speravo che questa volta fosse diverso, e invece no. Sicuramente mi ha lasciata perché sta con quella ragazza, con la quale lui  mi aveva detto che si era lasciato. Continuo a piangere e pensare a me e lui insieme e quanto stavamo bene. Già mi manca, mi mancano i suoi baci, i suoi abbracci, i suoi sorrisi, mi manca tutto. E non posso credere al fatto di non poterlo stringere tra le mie braccia perché ormai non c'è più un noi ma io e lui. Rientrano le ragazze in stanza seguire da Fra, Giulia, Javi e Fede. Mi chiedono come sto e mi consolano un po', poi entra anche Skioffi ed escono gli altri a parte Fra che rimane vicino a me. Skioffi mi abbraccia e ricambio. <<mi dispiace troppo per quello che ha fatto, non è da lui comportarsi così, magari è un momento di ansia che l'ha portato a fare questo, dagli tempo>> annuisco anche se non credo sia una cosa momentanea. Ad un certo punto Fra mi fa alzare e mi obbliga ad uscire con lui a prendere un po' di aria <<non puoi stare chiusa in camera a piangere perché non risolvi niente e lo sai benissimo. Adesso non devi pensare a lui, ma all'esperienza che ti trovi davanti. Hai la possibilità di studiare in una scuola in cui vorrebbero entrare milioni di persone, e sopratutto la possibilità di ballare con dei professionisti e confrontarti con loro, pertanto cerca di guardare avanti, quel che è successo è successo. Adesso ci sei tu, il tuo percorso e basta, concentrati su quello e lascia stare tutto il resto>> annuisco ma sa meglio di me che non è per niente facile perché non faccio altro che pensare a lui e sono sicura che appena lo rivedo starò ancora più male. Non dovevo creare nessuna relazione all'interno della scuola perché poi ecco come sarebbe andata a finire, io che piango e mi dispero per una persona che mi ha preso solo in giro. Torniamo dentro e mentre andiamo in stanza incrocio il suo sguardo, quello sguardo che mi ha fatto fidare di lui, mi passa vicino come se non ci fossi e va via. Io intanto rimango paralizzata li ancora a pensare al suo sguardo sul mio, fin quando Fra mi risveglia dai miei pensieri e dopo avergli dato la buonanotte entro in stanza e mi corico di nuovo. <<l'ho visto adesso, e come se niente fosse mi è passato affianco ed è andato via>> racconto alle ragazze che subito commentano il suo gesto come qualcosa di irrispettoso e presuntuoso. Ci corichiamo tutte e dopo aver pianto di nuovo, guardando le nostre foto, mi addormento.

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