Capitolo 2

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Fa i vari nomi e quando arriva al mio <<Carla, sei ammessa>> mi accascio a terra e prendo il respiro. Mi avvicino a Maria che mi consegna la maglia e si congratula e poi guardo in alto a destra e mando un bacio ad Ale che sta esultando per me. <<Maria scusa posso chiederti una cosa?>> interviene Veronica e io intanto prendo posto in un banco. <<si certo>> bevo un po' di acqua visto che sono disidratata al massimo, e mi metto la felpa. <<posso far ballare Carla da sola?>> Maria mi guarda e mi alzo. <<te la senti?>> annuisco e mi dice di prendere il microfono. Scendo e vado al centro del palco. <<se non riesci non c'è problema>> mi conforta il fatto che Maria sia così premurosa. <<cela faccio>> annuisco e mi sorride. <<ti chiedo di improvvisare su una musica. Hai le punte con te?>> annuisco e vado a prenderle. <<mettile qua davanti. Allora questo è l'oggetto che ti impongo>> le posizioni dove mi ha detto e mi rimetto al mio posto. <<va bene>> do il microfono al fonico e mi metto in posizione. Parte una musica e mi lascio andare completamente al suono e al ritmo. Appena finisco sento le urla del pubblico che mi gasano ancora di più. <<complimenti>> ringrazio Veronica riprendendo il fiato. <<sei una ballerina classica?!>> interviene Maria e annuisco. Mi passano il microfono e lo dico a voce. <<ti piace Alessandra?>> la Celentano la guarda sorridendo e non so se è un buon segno o meno. <<si molto. C'è un po' da lavorare ma vedremo>> la ringrazio e torno al posto. <<Carla qua ho la tua scheda, e devo dire che da come ti sei descritta mi hai sorpreso un po'>> sono un po' confusa <<qua dici che ti reputi una persona disastrosa e fin troppo timida>> annuisco e bevo un po' di acqua. <<beh disastrosa non direi visto come balli>> la ringrazio <<poi dici di essere molto critica con te stessa, e pessimista. Fammi capire>> prendo il microfono <<nel senso che mi autodistruggo così da non creare in me illusioni>> guardo i professori e la Celentano non è d'accordo. <<io credo che non c'è bisogno di autodistruggersi vista la tua bravura>> sorrido per le parole mi ha detto. <<grazie>> metto il microfono apposto e continua con gli altri ragazzi. <<Jacopo, canti Shallow>> ecco lui è il ragazzo che ho conosciuto dietro le quinte che non ha fatto altro che fissarmi tutto il tempo. Devo dire che è molto carino. E quando inizia a cantare, capisco che di carino non ha solo l'aspetto, ha una voce pazzesca. Anche lui entra nella scuola, e si siede vicino a me. <<Maria posso avere un po' di acqua?>> ha una sfacciataggine che vorrei avere anche io. <<si vieni qua intanto e consegna i libretti>> annuisce e prende sia l'acqua che i libretti. <<questo è tuo>> annuisco e lo ringrazio arrossendo un po' quando mi sorride. Mi incanto a guardare le due fossette comparse mentre sorride e poi mi risveglio grazie alla voce di Maria.
La puntata è finita, ho salutato Ale dicendole che ci saremo viste in hotel più tardi e andiamo tutti insieme in sala relax. Ci danno la roba della scuola e ci spiegano come saranno le giornate da oggi in poi. Noto che tutti si conoscono già, mentre io non conosco nessuno a parte Martina e gli altri ragazzi che ho conosciuto un po' dietro le quinte. <<cavolo Carla, sei veramente bravissima>> si avvicina Martina con Skioffi che annuisce e li ringrazio. Si avvicinano anche gli atri ragazzi e Gaia si preoccupa di presentarmeli tutti. <<da quanto balli?>> si siede vicino a me Giorgia. È una ballerina e mi piace molto come persona, è molto istintiva e sincera. <<da quando avevo sei anni>> Valentin si congratula con me. Lui è ballerino di latino americano e lo stimo tantissimo, perché è veramente molto bravo. <<ballo anche io latino americano, devi insegnarmi qualche passo>> mi guarda sognante e rido. <<wow ma quanto stili fai?! Vieni balliamo qualcosa>> mi alzo e i ragazzi si siedono tutti lasciandoci spazio. Michelangelo da un po' di ritmo e iniziamo a ballare. Mamma mia che velocità e che forza, riuscire a stargli dietro è molto difficile, e devo dire che in questo stile sono abbastanza brava. <<non sei niente male>> ci blocchiamo e riprendo un po' il respiro. <<braviiii ragazziiii>> urlano in coro gli altri e ridiamo in coro. <<ogni secondo che passa mi stupisci sempre di più>> mi siedo e si avvicina Jacopo, che precedentemente era seduto dietro, facendomi quasi spaventare. Gli sorrido e abbasso la testa cercando di mascherare il fatto che sono diventata bordeaux. Ah la mia timidezza..
<<ragazzi potete andare in hotel. Ci vediamo domani mattina alle sette e mezza sua puntuali>> annuiamo a dopo aver preso le nostre cose andiamo ognuno nel proprio hotel. Da domani vivremo tutti in un hotel, e faranno i vari gruppi. Mi auguro che mi mettano con Martina e Gaia. <<ci vediamo domani>> una volta uscita dagli studi vengo accolta dall'abbraccio di Ale, che pensavo fosse in hotel ad aspettarmi. <<vuoi venire a cena con noi?>> mi propone Stefano e gli faccio notare che con me c'è anche Alessia. <<può venire anche lei non c'è problema>> la guardo e annuisce felice, così ci uniamo a loro. Hanno deciso di andare a mangiare sushi e non possiamo che essere d'accordo con questa decisione. Ho una voglia di sushi allucinante. Arriviamo al ristorante e ci accomodiamo al tavolo. Io sono vicina a Martina e Ale e davanti ho Jacopo con vicino Michelangelo e Inico. Ho presentato a tutti Ale e devo dire che sta già facendo amicizia. <<per essere così magra mangi molto>> mi guarda Inico pieno. Rido e guardo il mio piatto che è quasi vuoto. Ho ordinato con Ale, ma dopo due ordinazioni mi ha lasciato tutto il resto a me, come fa sempre. <<beh devo avere le forze per ballare>> cerco una scusa che approva. Abbiamo passato una bella serata, dove ho avuto modo di conoscere meglio tutti, ed integrarmi nel gruppo. <<beh buonanotte a tutti>> si è fatto tardi e con Ale dobbiamo tornare in hotel visto che è parecchio distante dal ristorante. Salutiamo tutti e andiamo via. <<mi sono divertita veramente tanto>> mi prende il braccio e avvicina a lei. <<anche io>> sorrido e mi guarda un po' stupita. <<tu che ti sei divertita in un gruppo di persone che non conoscevi. Me la devo segnare>> alzo gli occhi al cielo spintonandola un po'. <<vedrai che sarà una bella esperienza e avrai modo di confrontarti con persone fantastiche>> ha ragione, ma la mia paura di non riuscire ad emergere e chiudermi nel mio mondo c'è sempre. Arriviamo in hotel e una volta in stanza le do una mano a fare le valige, visto che alle cinque deve prendere il taxi per andare in aeroporto. Preparo anche le mie visto che lascerò questo hotel per andare in un altro. Passiamo tutta la notte in bianco a parlare e ridere mentre sistemavamo la roba, e arrivate le cinque l'accompagno all'entrata. <<mi mancherai>> l'abbraccio forte e lei ricambia iniziando a piangere. Anche a me scende qualche lacrima ma cerco di asciugarla subito. <<mi raccomando per ogni cosa chiamami, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ti seguirò in televisione, e non farmi fare brutte figure>> annuisco e rido per ciò che ha detto. <<sei consapevole che ti tartasserò di chiamate vero?>> annuisce alzando gli occhi al cielo e sbuffando e le do un leggero colpetto al braccio. <<ascoltami bene, non stare attaccata al cellulare e non chiuderti in te stessa. So quanto vali, fallo vedere anche agli altri>> l'abbraccio per l'ultima volta e poi sale nel taxi. Torno in stanza e visto che si sono fatte le sette, prendo le valige e dopo aver fatto il check-out mi avvio agli studios.
Appena arrivo saluto tutti ed entriamo dentro.
Ci cambiamo e poi ci mettiamo in sala relax dove entrano Marcello e Lorella che ci avvisano che a breve inizieranno le lezioni. <<ansia?>> si avvicina Jacopo e annuisco appoggiandomi alla sua spalla. <<non preoccuparti tanto andrà male a prescindere>> gli do un colpo al braccio e rido seguita da lui. È proprio scemo. <<ringrazia che ci hanno chiamati>> mi alzo puntandoli un dito contro, ricevendo una sua risata. <<buona fortuna>> mi urla prima che esca <<cretino>> gli rispondo chiudendo la porta alle mie spalle. Entriamo in sala e al centro ci sono le sbarre, segno che ci sarà una lezione di classico. Arriva il collega della Celentano e inizia a spiegarci le varie posizioni. Per adesso va tutto bene anche Perché queste cose le so a memoria. Entra la Celentano e ci mettiamo tutti in posizione. <<allora come siamo messi?>> guarda il suo collega e poi noi. <<Carla perché non hai le punte?>> mi guarda e non pensavo dovessi metterle. <<mi scusi, ma pensavo non servissero adesso>> mi giustifico e si siede. <<mettile adesso>> vado verso la mia borsa ma dentro non ci sono, le avrò sicuramente lasciate in sala relax. <<prof non le ho qua, le ho lasciate in sala relax>> mi alzo e torno al mio posto. <<non va bene così, vai a prenderle. Ragazzi alle mie lezioni dovete avere il materiale, sempre. Che non capiti più>> annuisco e mi scuso di nuovo andando in sala relax. Appena entro corro verso gli spogliatoi e le prendo. Vado nei divanetti e mentre le metto..

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