Capitolo 5

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PUNTO DI VISTA LEYLA
Uscita fuori Incontro il soldato che mi rincorreva...<<Hey!!>> dice, <<Mi scusi per prima sol...>> dico, ma non mi lascia finire <<Riley.>> dice sorridendo, <<Riley!>> ripeto ricambiando.
<<Io sono Leyla!>> mi presento stringendogli la mano, <<Posso offrirti una tazza di thè?>> mi chiede, ma nel frattempo esce il comandante Schneider...per poi fermarsi a parlare con due soldati <<Meglio di no, non vorrei che ti linciassero anche solo per avermi offerto del thè..>> dico, facendo in modo che la bestia mi senta. Forse dovrei chiamarlo così...beh, non so quale sia il suo nome a parte Schneider...e il mio piano funziona, infatti vedo con piacere che mi guarda sott'occhio.
<<Va bene, come preferisci... Però uno di questi giorni, permettimi di portati a mangiare un gelato!>> dice sorridendo, ma prima che io possa rispondere una voce si intromette...<<Soldato Bakster!>> dice avvicinandosi, <<Il suo posto dovrebbe essere all'entrata.>> dice serio...<<Sbaglio o è il suo turno?>> chiede ironico, <<Si comandante, mi perdoni!>> dice rigido mentre con lo sguardo fissa un punto preciso difronte a lui.
<<Che non ricapiti più, lei è qui per fare il suo dovere e non per provarci con le ragazzette!>> dice fissandomi dall'alto, faccio un sorrisone falso...<<Accetto volentieri Riley.>> dico sorridendo per poi dargli bacio sulla guancia vedendolo sorridere, <<A presto!>> saluto per poi andare via.
Mentre vado a casa incontro Amy <<Heeey!!>> dice sorridendo, <<Ciao Amy...>> dico <<Va tutto bene? Ti vedo strana...>> dice, <<No Amy, va tutto bene. Sono solo stanca...se non ti dispiace vorrei andare a casa per riposare.>> dico mortificata, <<Va bene..>> dice comprensiva.
<<Domani non dimenticarti di venire per il compleanno di Lucy!>> dico, <<Tranquilla, a domani.>> dice...dopodichè le nostre strade si dividono.

Una volta arrivata a casa...mia sorella mi chiede di dipingere insieme a lei, così cerco di accontentarla.
Così, dopo aver cenato ed essermi preparata per la notte...esco sul balcone, mi siedo per terra e comincio a scrivere il mio adorato diario...
"CARO DIARIO,
QUESTI SONO DEI GIORNI UN PO' DIFFICILI PER COLPA DI QUELLO SCHNEIDER...MI PROVOCA UN ODIO INDESCRIVIBILE, MI VERREBBE DA PRENDERLO A CEFFONI QUANDO SFOGGIA QUEL SUO SORRISO DA STRAFO@@ENTE, NON SOPPORTO IL MODO IN CUI MI GUARDA CON QUELL'ESPRESSIONE DA "SO TUTTO IO", IL MODO IN CUI SI TOCCA IL MENTO CON LE DITA, IL MODO CON CUI MI PROVOCA...PERCHÉ SÌ, IO LO SO CHE MI PROVOCA È EVIDENTE.
È SE PRIMA MI TENEVO ADESSO NO...SE VUOLE LA GUERRA, GUERRA AVRÀ!
NON RIESCO ANCORA A CREDERE CHE UN UOMO COSÌ BELLO, POSSA ESSERE COSÌ CATTIVO E CRUDELE...FUORI SEMBRA UN ANGELO, MA DENTRO NON LO È AFFATTO."

Finito di scrivere mi colpisco la fronte con la mano, cosa ho appena scritto...sono pazza?! Bello?!?...
Per bacco, devo essermi drogata con la minestra...insomma non posso pensare questo di lui, assolutamente no.
Dopodiché rientro e dopo aver riposto il mio diario nel comodino, mi distendo sotto le coperte per cercare di addormentarmi.
Per fortuna ci riesco dopo un paio di minuti.

La mattina seguente mi sveglio di buon umore.
Faccio una bella doccia rinfrescante, per poi mettere un vestitino bianco con un paio di tacchi bassi e comodi ovviamente.
Scendo di sotto e ci sono tutti, <<Ma auguriiiii!!!!>> dico stringendo Lucy che ride e mi ringrazia, prendo posto e addento una ciambella...<<Mamma, il latte?>> chiedo, lei mi guarda mortificata e si avvicina al lavello....<<Il latte non c'è...>> dice Lucy triste, <<Ma come? Il signor Esposito non è passato?>> chiedo confusa, <<No, no figliola...non è passato.>> dice papà ripiegando il giornale e togliendo gli occhiali da lettura.
Schneider...penso, per poi alzarmi subito da tavola...<<Io vado.>> dico mettendo il mio cappello rotondo bianco e gli occhiali da sole, <<Dove vai?>> chiede mia madre...<<Aeehm, devo vedermi con Amy!>> mento, <<D'accordo, sta attenta.>> dice...così saluto ed esco.
Arrivo fuori al comune e noto subito Schneider entrare in una Jip, proprio la persona che stavo cercando.
Corro da lui, <<Comdandaaantee!!!!!>> urlo sventolando la mano correndo...<<Cosa vuole?>> chiede serio e imbronciato <<Ma buongiorno anche a lei!>> dico sorridendo, per poi sedermi sul sedile del passeggero...<<Ma cosa fa?! SCENDA!>> ordina, <<No, devo andare in fattoria a prendere il latte.>> dico sorridendo...<<Ed io cosa dovrei farci scusa?>> chiede, <<Mi accompagna ovvio!>> dico...<<Cosa?! Ma assolutamente no, io ho delle cose da fare. Forza scenda! >> dice.
<<No, lei ha vietato che mi venisse consegnato il latte a casa giusto?>> chiedo mentre lui mi fissa, <<La fattoria è distante quasi 2 ore dal paese, quindi lei per questo mi accompagnerà!>> dico ovvia...<<Scenda subito dalla mia macchina!>> dice minaccioso, <<No.>> ripeto...<<Signorina, non mi constringa ad usare le maniere forti!>> dice, <<Cosa vorrebbe fare? Uccidermi? Lo faccia pure, così la sua credibilità andrà in frantumi...quando dirà che mi ha uccisa solo perche le avevo chiesto gentilmente di accompagnarmi a prendere il latte!>> dico calma, <<Accidenti!>> dice, <<Scenda forza.>> dice afferrando il mio braccio, ma prendiamo la scossa <<Ahiii!!!!!>> dico massaggiandomi il braccio, <<Ma cos'è? Lei è elettrico?!>> dico, <<Signorina...è lei che si è dimenticata di togliere la spina dalla corrente prima di uscire!>> dice pungente mentre gli faccio la linguaccia, <<Andiamo dai su, scenda!>> insiste...<<No, resteremo qui tutta la notte se non parte.>> dico mettendo la cintura di sicurezza...ma dopo aver sbuffato mette in moto e parte.

Überquerte SchicksaleWhere stories live. Discover now