Capitolo 23

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PUNTO DI VISTA LEYLA

Cammino spedita verso casa, cercando di essere più calma possibile per non attirare l'attenzione... ma un dolore indescrivibile al petto mi obbliga a nascondermi. Dopodiché, senza alcun controllo inizio a piangere...mi sento debole, come se avessi perso tutte le forze, ed il coraggio.
Mi guardo intorno dopo aver asciugato i miei occhi e, dopo aver fatto un respiro profondo inizio a correre (letteralmente) verso casa.

Sono nel nostro soggiorno, con la testa poggiata alla finestra... mentre i miei si preparano per andare a cena da amici, e così strano...il tempo stamani era meraviglioso ma adesso sembra la tipica giornata di Dicembre, osservo fuori piccole goccioline d'acqua che scendono dal cielo...
<<Sei proprio sicura di non voler venire?>> chiede mia madre, <<Si mamma.>> dico alzandomi e andando verso di lei, <<Starò bene...>> dico sorridendo leggermente prendendole le mani, <<Suvvia tesoro!>> dice mio padre, <<È una ragazza grande ormai...>> dice stringendomi a lui.
<<Va bene.>> dice lei indecisa, <<Metti il cappotto.>> dice poi a mia sorella facendola sbuffare, <<Mi raccomando...>> dice per l'ennesima volta, <<Mamma, ho capito tranquilla. Chiudo la porta, non apro agli sconosciuti...ma soprattutto occhi e orecchie aperte.>> dico, <<Bravissima!>> dice stringendomi e dandomi un bacio su entrambe le guancie.
Passo tutto il pomeriggio a leggere un libro, finché lo stomaco inizia a farsi sentire...così mi alzo, ma prima di andare in cucina mi avvicino alla finestra e c'è tantissima nebbia...piove molto forte, mi avvolgo nella mia coperta e vado a preparare del pollo con le verdure.
Inizio a tagliarle in piccoli pezzi, ma bussano alla porta e mi costringono a rimandare...così mi avvicino per poi aprire, ritrovandomi Markus difronte delle pizze.
Lo guardo incredula e non credo a ciò che i miei occhi vedono, non indossa la solita divisa...ma indossa un pantalone nero con una camicia bianca, che a mio parere gli sta alla perfezione.
Sembra gli sia stata cucita addosso, per non parlare dei suoi addominali scolpiti...ma per fortuna questo non mi distrae dal fatto che sia uno stronzo e che sono furiosa con lui, lo osservo seria ma poi faccio per chiudere la porta che lui prontamente blocca con un piede...<<Per favore Leyla...dammi una possibilità.>> dice triste, alzo gli occhi al cielo ed apro la porta...per poi guidarlo in cucina, mi volto verso di lui e incrocio le braccia...poggia le pizze sul tavolo e mi si avvicina, <<Distanza.>> dico portando una mano avanti...sospira, per poi iniziare a parlare.
<<Non so cosa mi sia preso stamattina, non mi era mai successo...e sono consapevole di aver esagerato, ma avevo gia ricevuto delle brutte notizie. Inoltre, ho visto voi e...ti chiedo scusa.>> dice, <<Quante volte hai ripetuto queste parole davanti allo specchio?>> chiedo, <<Forse una trentina...>> dice accennando un sorriso, <<Allora?>> chiede speranzoso...<<Markus...>> dico tesa, una parte di me vorrebbe farlo, ma l'altra vuole proteggersi da lui...<<Non lo so.>> dico, <<Lo capisco...>> dice annuendo serio, <<Non voglio costringerti in alcun modo, ma voglio solo che tu sappia che sei l'unica persona alla quale io abbia mai chiesto scusa...e credimi, non è facile farmi ammettere di aver sbagliato.>> dice, per poi fare per allontanarsi. <<Aspetta.>> dico facendolo fermare, <<Va bene.>> dico sorridendo leggermente...e prima che me ne renda conto mi ritrovo stretta da lui in un abbraccio...spalanco gli occhi sorpresa, ma poi mi rilasso dopo che mi lascia andare...e torno dalle mie verdure.
<<Ho portato la tua pizza preferita...>> dice, mentre io metto tutto in frigo... <<Come sai qual è la mia pizza preferita?>> chiedo osservandolo, <<Sono un indovino.>> dice...<<Si, certo.>> dico per poi prendere due bicchieri e raggiungerlo.
Dopodiché prendiamo le pizze, <<Che buon profumooo!>> dico sedendomi con le gambe incrociate sul divano con il cartone sulle gambe, lui si siede accanto a me poggiando il cartone sul tavolino difronte e iniziamo a mangiare.
Sono sul divano mentre mi tengo la pancia dalle risate, non pensavo di dirlo...ma Markus sa essere molto divertente, dopo aver riso mi guardo le mani...indecisa se fargli o meno la domanda che mi ronza nella testa...<<Ehmm...come sta Rebecca?>> chiedo osservandomi le unghie, mentre lui beve un sorso d'acqua per poi sorridere...<<Bene.>> dice semplicemente, <<Menomale...>> dico,  <<Non vorrei che le succedesse qualcosa.>> continuo...ma relizzo subito la cavolata detta, <<Cioè nel senso che beh...mi fa piacere, molto.>> dico agitata deglutendo nervosamente...<<Vi vedete spesso?>> chiedo indecisa, <<Quando ci va.>> dice guardandomi, <<Vuoi dire quando ti va...>> ribadisco alzando un sopracciglio, facendolo ridere e annuire...facendomi sorridere imbarazzata.
Ad un certo punto diventa serio, <<E tu?>> chiede <<Quel tizio si è già dichiarato?>> chiede ironico, <<Chi? Riley?! Ma chè...>> dico ridendo, <<Lui è solo un buon amico.>> dico sicura, bevendo dell'acqua...<<Leyla, credimi...lui vuole tutto tranne esserti amico.>> dice serio, alzandosi...mentre io mi limito ad osservarlo stranita, Riley si è sempre comportato da amico...non ho mai avuto dubbi sulla sua amicizia, <<Ti sbagli Markus...>> dico seria, per poi alzarmi e recuperare i bicchieri da portare in cucina...<<No Leyla.>> dice raggiungendomi e mettendosi davanti a me, poggiando le braccia verso di me...rinchiudendomi tra lui e il lavandino.
<<E cosa ti fa essere così sicuro?>> chiedo scettica e ironica, <<Perché ti guarda nello stesso identico modo...in cui ti guardo io.>> dice serio a pochi centimetri dal mio viso, lo guardo imbambolata...sento le farfalle che fanno una mega festa nel mio stomaco, deglutisco senza mai togliere il mio sguardo dal suo.

COSA SUCCEDERÀ?

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