Capitolo 20

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PUNTO DI VISTA LEYLA

Arriviamo in un posticino molto carino, distante da dove vivo, ci sediamo comodamente fuori e subito dopo veniamo raggiunti da un giovane cameriere...<<Buongiornoe benvenuti, menù?>> chiede con un sorriso, Markus mi fa segno di prenderlo e così faccio, ma quando lo apro quasi mi escono gli occhi dalle orbite...<<Ehm prenderò una succo grazie.>> dico a disagio, e l'unica cosa che posso prendere qui... <<Può scusarci un attimo?>> dice Markus, mentre il cameriere annuisce e va via <<Un succo?>> chiede ironico, alzando un sopracciglio mentre io alzo le spalle... <<Non ti ho portata qui solo per un succo.>> dice osservandomi serio, <<Markus questo posto è troppo costoso.>> dico, <<Un succo andrà benissimo...>> dico, ma lui si alza scomparendo all'interno del posto...per poi ritornare pochi secondi dopo soddisfatto.
<<Cos'hai fatto?>> chiedo ricevendo solo un alzata di spalle e veniamo raggiunti da un carrello pieno di cibo <<Ma...sei impazzito?>> dico spalancando la bocca, <<Buon appetito!>> mi dice gustando il suo frullato di verdure.
Abbiamo appena finito di mangiare, ed ora aspettiamo il conto per poi rialzarci e recarci alla macchina...<<Per favore lascia che paghi almeno la mia parte...>> dico aprendo la mia borsetta, ma vengo fermata da lui...<<Non pensarci neanche.>> mi dice guardandomi severamente, <<Almeno lascia che ti offra qualcosa...>> dico, <<La tua compagnia è più che sufficiente.>> dice osservandomi, per poi aprire lo sportello della macchina mentre sbuffo. <<Così mi fai sentire inutile...>> dico allacciandomi la cintura ed incrociando le braccia, mentre lui sorride... <<Credimi sei tutto, tranne che inutile.>> dice tornando serio e osservandomi, distolgo subito lo sguardo guardando davanti a me...e mi sento osservata fin quando non mette in moto e partiamo.
Mentre siamo per strada riceve una chiamata via radio, <<Comandante Schneider mi riceve?>> dice una voce, <<Forte e chiaro.>> dice serio, <<Abbiamo un problema signore, sarebbe meglio che ritorni qui.>> dice, Markus chiude gli occhi facendo un  lungo respiro per poi rispondere solo con un <<Arrivo.>>,  fa manovra cambiando direzione...<<Forse dovrei scendere.>> dico, <<Non ci metterò molto, poi ti riaccompagno.>> dice serio, <<O-ook.>> dico.
Arriviamo al comune per poi entrare, ci dirigiamo al piano superiore <<Torno subito dolcezza.>> dice, per poi allontanarsi con altri due uomini...mentre io resto fuori per poi sedermi su una delle sedie che ci sono lì.
Passano tantissime persone, alcune mi lanciano delle occhiate curiose, <<Il comandante Schneider mi ha ordinato di portarle questa...>> dice porgendomi una bibita, <<Oh grazie mille.>> dico, mi fa un cenno per poi andare via...mi gusto la mia bibita molto buona, per poi alzarmi e sgranchirmi le gambe.
Finché delle urla mi fanno saltare dallo spavento, e vedo un uomo che viene trascinato da due soldati mentre urla cose del tipo..."Sono innocente.", ho la bocca spalancata...e pian piano mi nascondo in un angolino, sperando che Schneider arrivi presto.
Dopo quelle che sembrano interminabili ore, finalmente esce da lì...dice alcune cose a delle persone e si avvicina a me <<Prego...>> dice indicandomi l'uscita, così ci avviamo alla macchina dove prendiamo posto e partiamo verso casa mia.
<<Tutto bene?>> chiedo notando il suo umore completamente diverso rispetto a prima, lui annuisce soltanto accennando un sorriso, quando sta per svoltare nella mia strada lo fermo... <<No.>> dico subito facendomi guardare stranito, <<Meglio se scendo qui...>> dico un tantino più calma, <<Ah, si... giusto.>> dice ironico guardando dal suo finestrino, <<Grazie per questa bella mattinata.>> dico osservandolo, mentre lui fissa davanti a sè in silenzio...per poi rispondere <<Di niente.>> accennando un sorriso leggerissimo, che persino io ho notato a stento...scendo dalla macchina, e dopo un altro saluto con la mano torno a casa.

Verso sera vado a comprare alcune cose che servono, così adesso mi ritrovo a camminare da sola sulla salita che conduce nel mio vicolo. Cammino facendo dondolare la mia busta della spesa, canticchiando una canzoncina...passa un signore, del quale non ricordo il nome... <<Buonasera.>> dico salutando gentilmente, ma vengo totalmente ignorata...l'educazione dove la trovano? Nelle patatine?
Per mia fortuna o sfortuna mi ritrovo a passare fuori ad un capanno, dove scorgo uno spiraglio di luce uscire...strano, credevo non ci vivesse più nessuno.
Presa dalla curiosità mi avvicino senza fare rumore, si lo so...la mia curiosità mi porterà guai primo o poi, mi avvicino ad una delle finestre coperte da delle travi di legno...ma posso benissimo guardare all'interno, e quello che  vedo mi fa gelare il sangue...provando sensazioni miste a stupore e disgusto.

Überquerte SchicksaleWhere stories live. Discover now