Capitolo 11

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PUNTO DI VISTA LEYLA
<<Andiamocene.>> dico ad Amy la quale mi fissa confusa, facciamo per scappare via ma Schneider mi afferra un polso...<<Non così in fretta!!!>> dice. <<Lasciami subito!>> urlo per poi pestargli un piede, lui chiude gli occhi ma non mi lascia...<<Mi fa male!>> urlo, <<Smettila di darmi del "voi"!>> urla...<<Tu, sparisci.>> ordina ad Amy <<S-si... signore.>> dice, mi lancia un'occhiata mentre io la rassicuro con lo sguardo e va via.
<<Lasciami.>> dico, mentre lui mi stringe a se...<<Invece tu vieni con me.>> dice ma io gli mordo una mano, <<Ma cosa sei? Una carnivora?>> dice scuotendo la mano e tenendomi con l'altra...così tento l'ultima chance che mi è rimasta e 5 secondi dopo e qui che si lamenta dal dolore, <<Ma sei impazzita?!>> urla <<L'avevo avvisata.>> dico, per poi iniziare a correre...ma la fortuna non è dalla mia parte e infatti vengo sbattuta contro un albero <<Ahi...>> dico sentendo un dolore alla testa, <<Adesso sono arrabbiato.>> dice, <<Non era Schneider?>> dico ironica...per poi riscappare ma mi riprende subito, <<Ma chi diavolo sei Superman?!?!>> urlo massaggiandomi la testa sbattuta nuovamente. <<Non scappare da me...>> dice serio, <<Io non...>> dico piano <<Ammettilo che scappi perché hai paura di non riuscire più a staccarti da me.>> dice dolcemente, mentre io inizio ad agitarmi, <<Sai che l'ho notato?>> dice accarezzandomi la guancia con la sua grande mano, <<C-cosa..?>> chiedo piano e agitata nello stesso momento, <<Quando ti sono vicino diventi nervosa e inzi a tremare...>> dice chinandosi verso di me avvicinandosi man mano.
Sta calma Leyla, mi ripeto tra me e me...ma la mia ragione va a farsi fo@@ere quando mi bacia, per un attimo resto lì a godermi il momento... sento lo stomaco sotto sopra come una stoccafissa, mentre lui poggia una mano dietro la mia schiena avvicinandomi di più a lui...ed è qui che realizzo cosa sta succedendo e faccio la prima cosa che mi viene in mente <<Ahiò!!>> urla portandosi una mano alla bocca, <<Mi hai morso?>> dice notando un pochino di sangue sulle dita, ma io lo fisso per poi fare per andarmene...<<Perché scappi da me?>> dice afferrandomi, mi sembra di notare un velo di tristezza nei suoi occhi, ma forse mi sbaglio...<<Ti prego lasciami andare.>> dico mentre sto per scoppiare a piangere, noto che è confuso ma mi lascia...così scappo via lasciandolo lì.
Arrivo di corsa a casa, con il cuore che mi batte forte...<<Tesoro già di ritorno?>> chiede mio padre, ma poi cambia letteralmente espressione <<Che è successo?>> dice preoccupato...<<N-niente papà.>> dico, <<Cosa deve succedere?>> chiedo sorridendo falsamente...<<Ti hanno fatto qualcosa?>> chiede ancora, <<No papà, semplicemente mi annoiavo. Se non vi dispiace vado a letto...>> dico fingendomi calma, <<Ma certo piccola.>> dice dandomi un bacio sulla fronte così salgo di sopra.
Entro in camera mia, dopo aver chiuso la porta e mi chino lentamente per terra... e non so perché scoppio a piangere.
Respiro piano per calmarmi, sto per avere un attacco di panico e non mi capitava da quando avevo 8 anni...cosa vuole da me?! È già difficile togliermelo dalla testa, perché cerca di rendermi le cose più difficili? Che cosa gli ho fatto?...

È notte fonda ormai, ed io mi giro e mi rigiro nel mio letto...irrequieta, ho costantemente le immagini di questa mattina nella mia testa...
Stanca mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra, la apro e respiro subito un po' d'aria fresca...da qui posso vedere il paese, e il ricordo di questa mattina torna come un uragano nella mia mente, poggio le mani ai lati della mia testa...non ne posso più. Perché non mi lascia in pace?!? <<Lasciami in pace...>> sussurro con le lacrime che iniziano ad uscire dai miei occhi, mentre crollo addormentata.

La mattina mi sveglio con un dolore lancinante al collo, perché mi sono addormentata in questo modo? Uff.
Dopo essermi lavata, decido di indossare una gonna che mi arriva al ginocchio bianca, una camicetta blu con le maniche a tre quarti e un paio di bamboline nere. Sistemo i capelli ondulati sulle spalle, e scendo...<<Buongiorno!>> dice mia madre sorridendo, <<Buongiorno.>> saluto prendendo posto, versandomi il latte con i cereali...<<Hai dormito bene?>> chiede facendo le treccine a Lucy, <<Ho dormito meglio...>> dico facendo spallucce <<Ah, stamattina è venuto un certo Riley.>> dice, facendomi andare i cereali di traverso. Avrà scoperto della scenata di ieri?! Santo cielo...<<Cosa voleva?>> chiedo ansiosa, <<Ha detto che il comandate Schneider ha chiesto di te.>> dice tranquilla, mi si bloccano i cereali in gola facendomi tossire...mia madre mi versa subito del succo, <<Stai bene?>> chiede <<Perfettamente!>> dico alzandomi, <<È meglio che vada subito a vedere cosa vuole Schneider.>> dico, <<Va bene tesoro...ricorda le 3 ore.>> dice alzando un sopracciglio, <<Tranquilla mamma.>> dico esasperata...me lo ripete ogni volta, non sono mica stupida...le do un bacio sulla guancia per poi correre via.
E adesso dove vado? A casa o al comune...? Sono già le 9 quindi credo sia già al comune e mi incammino verso la mia destinazione. Una volta arrivata entro e chiedo di lui, subito mi portano davanti alla porta dell'altra volta e mi lasciano sola...che modi, faccio un respiro profondo e busso...udisco una voce dall'altra parte che mi dice di farmi avanti, così entro.
Vedo Schneider seduto dietro la scrivania e davanti a lui c'è un uomo, panciuto e con i baffi che mi guarda...<<Mi perdoni signore, non sapevo fosse occupato.>> dico facendo per chiudere la porta, <<Nono...vieni.>> dice facendo segno di avvicinarmi, titubante mi avvicino alla scrivania...<<Chi è questa bella fanciulla?>> chiede l'uomo, <<Lei...>> Schneider sta per rispondere ma io lo precedo, <<Leyla...piacere.>>dico stringendo la sua mano, <<Lei vive qui?>> chiede...ma prima che possa rispondere questa volta è Schneider a precedermi, <<Ma no, secondo te se fosse di questo paese mica starebbe qui?>> dice ridendo...mentre io resto confusa, <<Lei è venuta con me.>> dice...<<Giusto, infondo conosci le regole.>> dice serio l'uomo, mentre Schneider annuisce... <<Allora io vado, buona fortuna figliolo.>> dice stringendo la mano a Schneider, <<Arrivederci dolce ragazza.>> dice baciando lentamente la mia mano è andare via.
Mi volto verso Schneider confusa <<Ah...vedi, ho detto quella cosa perché non possiamo avere nessun tipo di rapporto con le persone dei paesi o delle città in cui veniamo mandati...>> dice, <<Non mi interessa.
Perché sono qui?>> chiedo...<<Perché te l'ho chiesto?>> dice, <<Okay...ho capito.>> dico avvicinandomi alla porta, ma lui mi piomba davanti impedendomi di passare...<<Si sposti.>> dico seria, <<No...>> dice girando la chiave nella serratura, <<Ma cosa fa?!>> chiedo...<<Voglio solo parlare.>> dice mettendosi la chiave nella tasca posteriore dei pantaloni...<<Se vuoi uscire devi prendere la chiave da sola, e non credo tu voglia farlo...>> dice con un sorrisetto.
<<C'è sempre un'altra opzione.>> dico, <<Quale?>> chiede...ma senza rispondere mi avvicino alla finestra.
<<Auguri!>> dice ridendo, mi affaccio e siamo al 3 piano...ca@@o.

Überquerte SchicksaleWhere stories live. Discover now