Capitolo 13

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PUNTO DI VISTA LEYLA
Siamo in macchina, oggi fa molto caldo...
Lo osservo, ha una sigaretta in mano e il braccio sinistro poggiato sul finestrino... mentre con l'altra tiene il volante. Ad un certo punto, si ferma fuori a un bar fuori dal paese...<<Perché siamo qui?>> chiedo, <<Per la colazione.>> dice scendendo, dopo un po' di esitazione lo seguo. Prendiamo posto ad un tavolino fuori e prendiamo le nostre ordinazioni...<<Io non ho tempo, però...devo lavorare.>> dico <<No, devi mangiare qualcosa. Il cammino che faremo sarà lungo...>> dice, <<Cammino? >> chiedo...<<Esatto.>> dice per poi versarsi del succo, <<Ma...credevo che...>> dico, ma vengo interrotta dal cameriere che porta quello che abbiamo ordinato, anzi che ha ordinato!
<<Credevi male, devo andare nella città più vicina e tu mi farai compagnia ovviamente.>> dice,  <<Ma io non voglio...>> dico <<Verrai lo stesso. Devo ricordarti del latte?>> dice, così senza obbiettare inizio a mangiare. Wow!!! Questa ciambella ricoperta è squisita, per non parlare della torta di mele...mmmh, alzo lo sguardo e vedo Schneider guardarmi sorpreso.
<<Che c'è? Ho qualcosa sulla faccia?>> chiedo imbarazzata, <<Nono, è solo che...la maggior parte delle donne che ho conosciuto e che conosco, oltre un insalata non mangiano.>> dice divertito, <<Beh io sono diversa!>> dico, <<Appunto...>> sussurra reggendosi il mento con le dita.
<<Potrebbe smetterla di fissarmi signor Schneider?>> chiedo, il suo sguardo mette ansia e non riesco a finire questa bellissima Macedonia...<<Markus.>> dice mentre io alzo lo sguardo, <<Cosa?>> chiedo, <<Mi chiamo Markus!>> dice <<Ehmm Markus Schneider, carino.>> dico sorridendo alzando le spalle...<<Cosa stai bevendo?>> chiedo indicando ciò che ha nel bicchiere, <<Questa è una bevanda. Preferisco tenermi in forma quindi...>> dice, <<Posso?>> chiedo mentre lui annuisce con un sorriso...così prendo il bicchiere per poi bere un piccolo sorso.
Prendo un attimo per capire cosa c'è dentro...<<Mmh buono!>> dico mettendo il bicchiere apposto, <<C'è della frutta al suo interno?>> chiedo <<No, verdura.>> dice, <<Cooosa?? E pensare che non ho mai bevuto spremute di verdure perché pensavo facessero schifo!>> dico, <<Spremute di verdure?! >> chiede ridendo, <<Coraggio...è ora di andare!>> dice alzandosi, <<Ma come? Di già?>> chiedo, <<E tutto questo cibo?>> dico indicando il tavolo pieno, <<Beh...credo possano bastare 3 ciambelle, 2 cornetti, un gelato alla vaniglia, una torta di mele e una macedonia di frutta...>> dice ridendo, <<Ma così andrà sprecato.>> dico quasi piangendo, mentre mi alza per poi trascinarmi via. <<Tranquilla, al ritorno mangeremo qualcosa.>> dice, <<Beh...se la metti in questo modo!>> dico sorridendo e salendo in macchina, mentre lui ride scuotendo la testa.
Arriviamo fuori a una casa enorme...<<Cosa devi fare qui?>> chiedo seguendolo guardandomi in torno, <<Lavoro.>> dice, arriviamo alla porta e suona il campanello...che viene aperta da un uomo magro come uno stecchino, con un uniforme nera.
<<Desidera?>> chiede, <<Schneider.>> dice lui...<<Oh signor Schneider benvenuto!>> dice l'uomo facendoci entrare, <<Il signor Kennedy la sta aspettando.>> dice sparendo nel nulla, <<Resta sempre vicino a me.>> dice serio, mentre io annuisco...ma all'improvviso arriva da noi una spilungona alta 2 metri rifatta, bionda meshata che gli si butta addosso...giù le mani bambolina.
<<Amore mio!!!>> dice con le braccia attorno al suo collo, <<Ciao Rebecca.>> dice Markus con le mani sulla vita di lei, queste mani te le taglio comandante Schneider!
<<Mi sei mancato così tanto...>> dice lei, <<Uuh anche tu non sai quanto!>> dice lui togliendosela di dosso, per poi guardarmi...mentre io mi volto dall'altra parte <<Ma non eri a Parigi?>> le chiede lui, <<Ma no schiocchino, sono tornata da una settimana.>> dice lei...<<Avresti potuto stabilirti lì.>> sussurro scocciata, <<E tu saresti?>> dice squadrandomi da capo a piedi...<<Piacere, nessuno.>> dico, <<Ma che simpatica la tua amica...>> dice sorridendo falsamente, per fortuna arriva un uomo <<Markus...da quanto tempo!>> dice l'uomo in modo affettuoso, <<Prego...>> dice facendoci accomodare fuori una veranda, con del tè.
Giro e rigiro il mio cucchiaino nella tazzina annoiata a morte, non parlano d'altro che dei viaggi che ha fatto con la spilungona...che per tutto il tempo, non ha fatto altro che lanciare occhiatine a Markus.
<<Come vi conoscete?>> chiede l'uomo risvegliandomi dai miei pensieri, <<Io viv...>> cerco di dire, ma lui mi precede...<<Conoscenti.>> dice sorridendo, ma gli tiro una gomitata nello stomaco facendolo tossire dolorante...<<Stai bene tesoro?!>> chiede lei con una voce abbastanza fastidiosa, <<Divinamente.>> risponde Markus tossendo, <<Amore mio, ti ho comprato tanti regali...vieni a vedere? >> chiede Rebecca speranzosa, <<Non adesso.>> dice Markus facendole mettere il broncio. Un momento, non adesso???Quindi dopo si?!...<<Perché non vai ora? Cosa ti cambia? Non vorrai far diventare la str...ehm signorina triste.>> dico in modo innocente, <<Vedi?>> dice lei, tirandolo per la mano...così la segue non prima di lanciarmi uno sguardo.
Resto ferma a fissare di fronte a me...<<Quindi non c'è niente tra voi?>> chiede l'uomo, <<Cosa? Assolutamente no.>> dico, <<Sembravate molto...uniti. >> dice <<Apparenza...>> dico alzando le spalle.
Dopo un po' ritornano, lo guardo ed ha i primi 3 bottoni della camicia aperti, e il segno del rossetto sul colletto della camicia...gli lancio uno sguardo disgustata, <<Ora dobbiamo andare.>> dice, così dopo i saluti andiamo via.
In macchina c'è silenzio...<<Tutto bene?>> chiede, ma non rispondo. <<Annoiata, ma almeno uno dei due si è divertito.>> dico acida, <<Cosa? Non è successo niente...>> dice incredulo, <<Si certo. Ma comunque devi spiegarmi nulla.>> dico seria, <<Intanto sei gelosa.>> dice...<<Uffa, ancora con questa storia? Non sono gelosa.>> dico scocciata...<<Si certo, continua a ripeterlo magari ci credi.>> dice.
<<E comunque, per la cronaca, non è successo niente...lei ci ha provato non posso negarlo, ma non è accaduto ciò che pensi.>> dice, <<Perché?>> chiedo, <<Io...per la prima volta non ero a mio "agio". Anche a tavola, per la prima volta avrei voluto essere altrove.>> dice pensieroso... <<E...con chi sei a tuo agio? >> chiedo torturandomi le mani, alza lo sguardo fissandomi per poi accostare...<<Siamo arrivati.>> dice, <<Buonanotte...>> dico aprendo lo sportello, <<Notte...>> dice solamente, aspetta che apro la porta e poi va via.
Con la mente invasa dai tanti pensieri entro in casa, trovando mia madre che mi aspetta
<<Ancora sveglia?>> chiedo, <<Dobbiamo parlare.>> dice seria...<<Dimmi.>> dico sedendomi, <<C'è qualcosa tra te e quell'uomo?>> chiede seria, <<Coosa?! Mamma fai uso di qualcosa che non mi hai detto?>> dico ridendo, <<Leyla Elizabeth Andreani!>> dice facendomi zittire...se mi chiama con il mio come per intero schifoso tra l'altro, sono guai.
<<Beh no mamma, non c'è niente.>> dico, <<Lo sai vero che non è affidabile? Che è un assassino?>> dice, <<Intanto mi hai mandata con lui...>> dico ironica, <<Si...ma avere una storia con lui è diverso.>> dice, <<Mamma non ho una storia con lui, piantala.>> dico seria, <<Potrà anche non esserci. Ma io non sono cieca, e li vedo quegli sguardi.>> dice, <<Ma di che sguardi parli??? Mamma...>> dico alzamdomi, <<Tesoro, io voglio solo proteggerti.>> dice dolcemente...<<Mamma non c'è niente da cui proteggermi, lavoro per lui...non c'è nient'altro.>> dico, <<Va bene.>> dice... <<Se non ti dispiace adesso vado a letto...>> dico mentre lei annuisce, così dopo averle dato la buonanotte salgo di sopra.

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