Capitolo 16

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PUNTO DI VISTA LEYLA
Arrivata a casa noto che non c'è nessuno, così entro e tolgo le scarpe arrabbiata.
Chi si crede di essere?! Quel...grrr mi fa tantissima rabbia, avrei dovuto tirargli uno schiaffone più forte altro ché baciarlo.
Me ne vado in camera mia per mettermi comoda, mi sdraio sul letto e prendo il mio diario...lo apro ma mentre sto per scrivere Markus fa irruzione in camera mia facendomi balzare impiedi...<<Cosa cavolo ci fai qui?! Come hai fatto ad entrare?!?>> urlo posizionandomi davanti a lui, <<Come ti sei permessa di non solo avermi mancato di rispetto, ma anche di avermi dato uno schiaffo?!>> urla, <<Dimmi come!!! Tu devi portarmi rispetto ragazzina!>> dice afferrando il mio gomito, <<Mi stai facendo male, sei un orco!>> urlo cercando di svincolarmi dalla sua presa, <<Se non sbaglio volevi qualcosa di più da quest'orco...o no? >> dice continuando a stringere, mi rimarrà di sicuro un livido... <<Ascolta bene ciò che ti dico, tu farai quello che dico hai capito?! Mocciosa.>> dice minaccioso... <<Ricorda che questa "mocciosa" come la chiami tu, te la sei anche baciata.>> dico sfindandolo, se crede di farmi paura si sbaglia di grosso...<<Sta zitta!>> urla, <<Tu sei solo spaventato, perché io riesco a leggerti dentro. E sai cosa vedo?! Vedo un uomo che ha sofferto tanto, un uomo pieno di  sofferenza... Non hai mai ricevuto amore, ecco perché adesso ti ostini a non accettarlo, hai soltando paura di aprire il tuo cuore!!!!>> urlo, <<Zitta!>> urla lui <<Tu non sai niente, NIENTE.
E non ti permetto di intrometterti in cose che non ti riguardano, la mia vita non ti deve interessare...e sai una cosa?!>> urla, mentre avanza facendomi indietreggiare <<Ti odio!>> dice, mentre io lo guardo stranita...<<Si, hai capito bene. Ti odio, perché mi hai rovinato la vita!>> continua, ma quando provo a indietreggiare perdo l'equilibrio e cado all'indietro facendolo cadere su di me, ci fissiamo...lui è agitato, arrabbiato.. Tutta la mia sicurezza invece è andata via, ci fissiamo per qualche secondo...ma ad un certo punto <<Che cosa succede qui?!>> urla una voce, ci voltiamo e vediamo mia madre alla porta arrabbiata.
Continua a fissarci, Markus si alza di scatto e lo stesso faccio io, <<Le dò un consiglio signora, dia un po' di educazione a sua figlia...perché ne ha bisogno!>> dice serio e acido, intento a sistemarsi la camicia e i capelli, per poi andare via.
Mia madre posa lo sguardo su di me, <<Ti chiederò solo una cosa, ed esigo una risposta.>> dice seria mentre io la guardo mortificata... <<Cosa è successo tra te e il comandante Schneider?>> chiede seria, <<Assolutamente niente mamma, te lo giuro...>> dico, <<E allora spiegami perché ho visto cio che ho visto!>> dice alterandosi...<<È stato un malinteso mamma, davvero. Io e il signor Schneider stavamo soltanto parlando, poi sono caduta e per cercare di aggrapparmi l'ho trascinato verso di me...>> le dico.
<<Bene, sei mia figlia quindi ti credo...>> dice osservandomi, per poi andare in cucina...mentre io prendo un respiro profondo.
È sera, decido di scendere per prendere un bicchiere d'acqua...ma al mio arrivo trovo i miei genitori abbastanza seri, il ché non promette niente di buono...<<Siediti Leyla.>> dice mio padre, <<È successo qualcosa?>> chiedo prendendo posto difronte a loro...<<Tua madre mi ha detto del piccolo incidente di questa mattina...>> dice, <<Papà...non è successo assolutamente niente te lo giuro, noi stavamo litigan...>> dico ma mi ferma poco prima che io possa spiegare...<<Tu andrai via da qui.>> dice, mentre io resto senza parole...<<Cosa?!>> chiedo, <<Perché?!>> chiedo ancora, <<È la cosa migliore. Non voglio che mia figlia sia vittima di uno scandalo, con chi poi?! Con quel comandante!>> dice, <<Papà ma di quale scandalo parli?! Io e Mar... Schneider ci odiamo!>> dico agitata, <<Leyla...ormai ho deciso, hai tutta la giornata di domani. Preparerai le tue cose e farai il passaporto...andrai per un po' in Georgia da tuo zio Frank.>> dice alzandosi, <<Papà non puoi farmi questo!!!!>> urlo, <<Mamma ti prego, dì qualcosa! Tu sai bene come sono andate le cose, ne abbiamo parlato!>> chiedo aiuto a mia madre, ma lei abbassa lo sguardo...<<State commettendo uno sbaglio.>> dico, <<Vedremo...>> dice mio padre andando via con mia madre, mentre io cado sulla sedia sconfortata.
Questa mattina mi sono alzata presto, anche perché non riuscivo a dormire...dopo aver fatto colazione ed essermi preparata, decido di andare da Amy e darle la notizia...ma so per certo che non la prenderà bene, ne sono sicura.
Arrivo a casa sua e sua madre mi apre la porta sempre allegra e pimpante...<<Buongiorno tesoruccio!>> dice dandomi un bacio a destra e a sinistra, <<Buongiorno a te zia Molly...>> dico, la chiamo zia da tantissimo tempo perché per me è come se lo fosse davvero...<<Se cerchi Amy, è in camera sua.>> dice, così annuisco...ma prima di lasciarmi andare mi guarda seria <<Stai bene?>> chiede in modo sospetto, <<Domani andrò in Georgia...>> dico accennando un sorriso per cercare di trattenere le lacrime...<<Oh tesoro..>> dice triste abbracciandomi, <<Immagino tu sia venuta qui per dirlo ad Amy...>> continua, e mentre io annuisco mi dà una carezza sul viso per poi sparire in cucina.
Così vado da Amy al piano di sopra, dove la trovo in camera sua intenta ad allacciarsi il vestito...<<Hey, straniera!>> dico, <<Straniera un cavolo! Leyla...sono stata in pensiero tutta la serata.>> dice, <<Scusa mi dispiace...>> dico iniziando a piangere, <<Hey...>> dice sedendosi accanto a me prendendomi la mano, <<Cosa succede?>> chiede, <<D-d-domani andrò in Georgia...>> dico piangendo, mentre cerco di asciugare il viso con le mani <<Cosa? Perché?>> chiede lei sconvolta e agitata, <<Per dirti questo, devo raccontarti tutto dal principio...>> dico, continuando ad asciugare le lacrime che mi rigano il viso...per poi iniziare a raccontare.
Siamo accanto alla finestra, mentre prendiamo una tazza di tè...<<E così, mia madre è entrata...puoi immaginare.>> dico finendo il racconto, <<Cavolo amica, sei incasinata forte...ma perché proprio con quel tipo? Cioè non nego che sia la fine del mondo, ma andiamo...stiamo parlando di
Schneider.>> dice, <<Lo so, sono stata una stupida...e adesso ne pagherò le conseguenze.>> dico, <<Amica mia...perché non me lo hai detto subito? Magari avrei potuto farti ragionare...>> dice, <<Proprio per questo, mi avresti solo giudicata!>> dico seria, <<No, non ti sto giudicando...sto dicendo la verità.>> dice incrociando le braccia, <<Comunque sia, è tutto finito ancor prima di iniziare.>> dico, mentre lei mi guarda pensierosa.
Scendiamo perché per me è arrivata l'ora di andare via, devo passare al comune per ritirare il passaporto...inoltre, vorrei vedere la piazza per l'ultima volta...
Chissà quando ritornerò...<<Ti prego non andartene!>> dice Amy con le lacrime agli occhi, mentre sua madre mi guarda triste... <<Devo, ma tornerò presto vedrai...>> dico abbracciandola forte, <<Abbi cura di te piccola Leyla...>> dice sua madre abbracciandomi anche lei,  <<Domani magari...>> dice Amy, ma la fermo...<<No Amy, lo sai. Odio gli addii...>> dico vedendola annuire.
<<Questo non è un addio, è un arrivederci...>> dice sicura, mentre io sorrido per poi stringerla ancora.
Arrivo al comune, e se inventassi che i passaporti non erano disponibili? Nah...meglio di no, mi spedirebbero in Alaska altrimenti...mi avvicino allo sportello, aspettando il tizio che c'è prima di me, fin quando non arriva il mio turno.
Finalmente, ci ha messo un ora....<<Salve, mi dica.>> dice in modo gentile  il tipo lì dietro...<<Dovrei ritirare un passaporto.>> dico, <<Nome prego?>> chiede, <<Leyla, Leyla Andreani.>> dico...<<Un attimo solo.>> dice andando via, <<Cosa ci fai qui?>> chiede una voce alle mie spalle, non ho bisogno di voltarmi per capire chi è...<<Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro.>> dice ancora, <<Non sono qui per te!>> rispondo acıda, <<Smettila di pensarti al centro del mondo!>> continuo, <<E allora perché sei qui?>> chiede ironico, e nel frattempo il tizio di prima torna passandomi il passaporto.
Lascio una firma, <<Per questo.>> dico mostrandogli il passaporto voltandomi nella sua direzione, sembra quasi senza parole...metto una copia del documento nella mia borsa e subito mi tira in disparte... <<Che significa?>> chiede, prendendo il mio passaporto... <<Cosa ti importa? E poi, cos'è...sei cieco? È un passaporto, un P-a-s-s-a-p-o-r-t-o>> dico scannendo bene la parola in modo ironico...<<Che cosa significa?>> chiede venendomi dietro, <<Che da domani in poi non mi vedrai più, non era quello che volevi?>> chiedo camminando, mentre mi viene dietro...nonostante le occhiate curiose della gente e dei soldati.
<<Puoi fermati? Maledizione!>> urla afferrando un mio braccio e voltandomi verso di lui, <<Cosa vuoi ancora?!>> urlo altrettanto, strattonandomi dalla sua presa... <<Merito delle spiegazioni.>> dice, <<Ah si? E Cosa ti importa della vita di una bambina capricciosa e viziata?>> chiedo,
<<Stai rigirando le mie parole a tuo favore non è così?>> dice, mentre io lo ingnoro ricominciando a camminare...<<Certo che però non riesci a stare ferma un minuto!>> urla piazzandosi difronte a me, mentre gli finisco addosso facendomi male al naso...<<Ma ti sei bevuto il cervello?!>> urlo, massaggiandolo <<Dove vai?>> chiede, per poi notare un gruppo di pettegole...<<E voi che avete da guardare?!>> urla minaccioso, facendole scappare... <<Comandante Schneider, sono cose che non la riguardano.>> dico facendo per andarmene, <<Voglio una spiegazione!>> dice serio stringendomi un polso, <<Mi stai facendo male...>> dico calma, <<Dammi una risposta, se non vuoi che faccia anche peggio.>> dice, <<Vuoi una risposta? Bene ti darò una risposta. Vado a trovare mia cugina che ha appena avuto una bambina.>> dico in fretta, per poi ricominciare a camminare...<<Ti sembro così stupido?>> Dice affiancandomi, <<Ascolta, chiedevi una risposta, io te lo data. Fine della questione!>> dico, sta per ribattere ma per fortuna arriva Riley...<<Comandante!>> dice, avvicinandosi <<Cosa c'è?>> chiede quest'ultimo scocciato, <<Il capitano Ross vuole vederla.>> dice Riley...<<Bene!>> dice per poi voltarsi di spalle, <<Poi faremo i conti...>> mi sussurra nervoso, mentre gli faccio una linguaccia e lui mi fissa stizzito.... <<Che succede?>> mi chiede Riley confuso, <<Niente, sono andata a prendere il passaporto.>> dico, camminando affiancata da lui <<Te ne vai?! Perché???>> chiede triste, <<Devo andare da alcuni parenti, niente di grave...> dico mentendo, <<Tornerai?>> chiede, <<Ma certo.>> gli dico...<<Quando?>> chiede ancora, <<Non lo so Riley... >> continuo, <<Adesso devo andare...>> dico dandogli un bacio sulla guancia, per poi andare via.
Torno a casa e getto il passaporto sul tavolo <<Leyla, è per il tuo bene...>> dice mio padre, controllando che tutto sia apposto...<<Si, certo, perché questo per te è molto più facile del fidarti di tua figlia no?>> dico arrabbiata, <<Sai cosa è successo l'ultima volta che mi hai detto la stessa cosa vero?>> chiede, <<Papà ero una ragazzina...>> dico incrociando le braccia, <<Ora è diverso...e poi, non mi metterei mai nei guai per colpa di un tipo di genere. Ti prego, non puoi mandarmi via per uno sbaglio...lascerei qui i miei amici, lascerei voi.>> dico vedendolo sospirare, <<D'accordo.>> dice mentre alzo lo sguardo felice, <<Ma non voglio più vederti vicino a quell'uomo, intesi? Altrimenti andrai molto più lontano della Georgia.>> dice serio, <<Tranquillo papà, grazie!!!>> dico abbracciandolo forte, <<Si, si. Ma ora che aspetti? Va da Amy.>> dice incoraggiandomi, poggiando una mano sulla mia spalla, poi corro via.


Scusate il ritardo.🙏🏻🙏🏻🙏🏻

Überquerte SchicksaleWhere stories live. Discover now